Citt: riforma delle Province, Cittadini protagonisti
(ACON) Trieste, 10 gen - COM/ET - "L'intero progetto si pone
l'obiettivo di razionalizzare e semplificare i livelli di governo
locale in considerazione anche del processo di riforma
costituzionale già avviato in questo senso dal Governo. Il
superamento delle Province, che l'opinione pubblica sembra aver
ormai maturato, era un impegno che l'intero centrosinistra aveva
preso con gli elettori e che noi Cittadini abbiamo sempre
considerato prioritario per un modello di un'organizzazione
amministrativa basato essenzialmente su Regioni e Comuni".
Pietro Paviotti, capogruppo dei Cittadini in Consiglio regionale,
interviene a margine della giornata che ha visto la presentazione
da parte dell'assessore competente, Paolo Panontin, alla V
Commissione consiliare di due provvedimenti in materia.
"Con la modifica dello Statuto regionale - continua Paviotti -
saranno dunque eliminate le Province, ma va ricordato che questa
legge potrà entrare in vigore soltanto dopo l'approvazione del
Parlamento italiano. Quanto tempo ci vorrà è difficile da
ipotizzare, ma nel frattempo l'Amministrazione regionale ha
ritenuto di evitare di andare al voto con il sistema attuale,
adottando l'elezione degli organi provinciali (Consiglio, Giunta
e Presidente) in forma indiretta.
"In sostanza - spiega il capogruppo - la Provincia sarà governata
da amministratori locali, aspetto che riteniamo utile perché
permetterà di arrivare con gradualità a definire quali servizi
provinciali dovranno essere in futuro svolti dalla Regione e
quali invece dai Comuni, evitando il "trauma" di uno smembramento
repentino che potrebbe creare disservizi.
"Il disegno di legge - ha sottolineato Paviotti - prevede la
ripartizione del territorio di ciascuna provincia in collegi
elettorali in numero inferiore rispetto a quelli attuali (così
come diminuiranno il numero degli assessori) e costituiti da aree
territoriali più vaste, sul modello dei distretti sanitari. I
nuovi collegi, per diversi aspetti, possono essere considerati
un'anticipazione degli ambiti territoriali ottimali che la legge
regionale di riforma delle autonomie locali dovrà determinare per
individuare le aggregazioni territoriali dei Comuni incaricate a
svolgere le funzioni amministrative di area vasta.
"La modifica dello Statuto regionale e il disegno di legge sulla
nuova disciplina delle elezioni provinciali - ha concluso
Paviotti - sono un'importante passo avanti verso quel processo di
riforma della nostra Regione che il centrosinistra, e in
particolare i Cittadini, considera indispensabile e non più
rinviabile".