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Citt: riforma delle Province, Cittadini protagonisti

10.01.2014
17:05
(ACON) Trieste, 10 gen - COM/ET - "L'intero progetto si pone l'obiettivo di razionalizzare e semplificare i livelli di governo locale in considerazione anche del processo di riforma costituzionale già avviato in questo senso dal Governo. Il superamento delle Province, che l'opinione pubblica sembra aver ormai maturato, era un impegno che l'intero centrosinistra aveva preso con gli elettori e che noi Cittadini abbiamo sempre considerato prioritario per un modello di un'organizzazione amministrativa basato essenzialmente su Regioni e Comuni".

Pietro Paviotti, capogruppo dei Cittadini in Consiglio regionale, interviene a margine della giornata che ha visto la presentazione da parte dell'assessore competente, Paolo Panontin, alla V Commissione consiliare di due provvedimenti in materia.

"Con la modifica dello Statuto regionale - continua Paviotti - saranno dunque eliminate le Province, ma va ricordato che questa legge potrà entrare in vigore soltanto dopo l'approvazione del Parlamento italiano. Quanto tempo ci vorrà è difficile da ipotizzare, ma nel frattempo l'Amministrazione regionale ha ritenuto di evitare di andare al voto con il sistema attuale, adottando l'elezione degli organi provinciali (Consiglio, Giunta e Presidente) in forma indiretta.

"In sostanza - spiega il capogruppo - la Provincia sarà governata da amministratori locali, aspetto che riteniamo utile perché permetterà di arrivare con gradualità a definire quali servizi provinciali dovranno essere in futuro svolti dalla Regione e quali invece dai Comuni, evitando il "trauma" di uno smembramento repentino che potrebbe creare disservizi.

"Il disegno di legge - ha sottolineato Paviotti - prevede la ripartizione del territorio di ciascuna provincia in collegi elettorali in numero inferiore rispetto a quelli attuali (così come diminuiranno il numero degli assessori) e costituiti da aree territoriali più vaste, sul modello dei distretti sanitari. I nuovi collegi, per diversi aspetti, possono essere considerati un'anticipazione degli ambiti territoriali ottimali che la legge regionale di riforma delle autonomie locali dovrà determinare per individuare le aggregazioni territoriali dei Comuni incaricate a svolgere le funzioni amministrative di area vasta.

"La modifica dello Statuto regionale e il disegno di legge sulla nuova disciplina delle elezioni provinciali - ha concluso Paviotti - sono un'importante passo avanti verso quel processo di riforma della nostra Regione che il centrosinistra, e in particolare i Cittadini, considera indispensabile e non più rinviabile".