III Comm: audizione organo indirizzo Azienda osped-univ. Udine
(ACON) Trieste, 14 gen - ET - La III Commissione consiliare
regionale, presieduta da Franco Rotelli (PD), ha sentito l'organo
di indirizzo dell'Azienda ospedaliero-universitaria "S. Maria
della Misericordia" di Udine in merito al rinnovo della
convenzione relativa al Protocollo di intesa Regione-Università
degli studi di Udine e alle principali problematiche inerenti
all'Azienda ospedaliero-universitaria di Udine.
Le posizioni espresse dai componenti dell'organo di indirizzo si
sono distinte per diverse competenze, con un comune denominatore:
un forte invito a fare sistema a tutti i livelli per fronteggiare
le molte sfide che il costante taglio di risorse, sia a livello
nazionale, che regionale pone.
Se per il presidente dell'organo, Attilio Maseri, i problemi sono
molto sfaccettati e per Francesco Curcio bisogna riflettere sulle
conseguenze che i tagli potrebbero avere sull'Azienda
ospedaliero-universitaria, Carlo Tasso ha chiesto maggiore osmosi
tra il mondo ospedaliero e universitario e una maggiore apertura
e interoperabilità anche dei dati, sempre nel rispetto della
privacy: ciò faciliterebbe le sinergie e aumenterebbe la qualità
del servizio. Per Giuseppe Toffoli parte della soluzione potrebbe
essere data da una forte azione di riorganizzazione e dalla
gestione delle risorse in un'ottica più imprenditoriale. Gastone
Collini ha presentato una lista di timori molto circostanziata.
La scarsa produzione di specializzandi, dovuta ai tagli a livello
nazionale, potrebbe portarci a importare specialisti dall'estero,
personale molto probabilmente scartato da altre realtà nazionali
più attrattive, quali ad esempio gli Stati Uniti. L'AOU è
storicamente sottofinanziata, dato che il 62% delle prestazioni
erogate non coprono i costi e portano l'azienda in perdita. Per
sopperire alla crescente scarsità di risorse, i direttori
potrebbero dover tagliare prestazioni costose e qualificanti,
incorrendo di fatto nel rischio che l'ospedale di Udine, da
centro di alto livello diventi ospedale di rete. Per Collini
parte della soluzione sta nella rapida ultimazione dell'ospedale
nuovo, con i minori costi di gestione che ciò comporta e nella
più economica gestione delle infrastrutture esistenti. "Le
risorse dell'ospedale sono il personale, non i muri. Quelli che
non servono vendiamoli, così potremo somministrare medicinali di
ultima generazione", ha chiosato.
È stato il presidente Rotelli a dare il via alla tornata di
domande dei consiglieri, informandosi sui rapporti con Trieste e
con le aziende territoriali, oltre ai numeri del fabbisogno
formativo.
La politica deve esprimere coraggio e determinazione. È quanto
hanno chiesto Stefano Pustetto (SEL) e Mauro Travanut (PD) che
hanno sottolineato come sia proprio la politica a doversi far
carico delle decisioni che mettano il sistema in sicurezza, anche
a costo di dover compiere scelte impopolari. Roberto Novelli
(Pdl) si è domandato come intervenire efficacemente senza ridurre
i servizi, come gestire le risorse in modo imprenditoriale, in un
campo così delicato quale è la sanità. Giovanni Barillari (UDC),
dopo aver rilevato che i tagli sui medicinali, che incidono solo
per un 13% della spesa sanitaria, non sono la più efficace
strategia di risparmio, si è unito alle lamentele sul servizio
offerto da Insiel. Infine ha chiesto delucidazioni sulla sede di
specializzazione, sulle competenze degli specializzandi e
sull'interazione tra i due atenei regionali. Per Alessandro
Colautti (Pdl) il timore di declassamento dell'ospedale di Udine
dovrebbe spronare tutti ad un'azione molto più incisiva, mentre
Riccardo Riccardi (Pdl) ha chiesto al sistema ospedaliero di
ispirare la soluzione. Silvana Cremaschi (PD) si è poi unita alla
richiesta di affrontare con decisione il problema dei doppioni.
Renata Bagatin (PD), infine, si è domandata come rimettere
insieme un sistema che dia prospettiva, che sia attrattivo e non
porti la gente a cercare altrove le soluzioni.
L'importanza del tema ha fatto decidere alla Commissione di
proseguire l'approfondimento con le stesse persone mercoledì
prossimo, 22 gennaio.
(immagini tv)