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VI Comm: audizione assessori provinciali su rete scolastica

16.01.2014
14:44
(ACON) Trieste, 16 gen - ET - La VI Commissione consiliare regionale, presieduta da Franco Codega (PD), ha svolto una serie di audizioni con assessori provinciali all'istruzione sul dimensionamento della rete scolastica regionale.

Le problematiche illustrate dai rappresentanti dei quattro esecutivi provinciali sono spesso comuni. Si tratta di problemi derivanti dalle tempistiche previste per il dimensionamento, che non consentono un'adeguata azione di informazione e orientamento; la precarietà o scarsità di dirigenti sul territorio; le incertezze riguardanti l'Ufficio scolastico regionale e le sue rappresentanze provinciali; i vincoli posti dal patto di stabilità all'edilizia scolastica e le pressanti necessità di rendere gli edifici sostenibili da un punto di vista energetico, di sicurezza e antisismico. Da più parti è arrivata anche la richiesta che la Regione richiami a sé la competenza sull'educazione.

L'assessore della Provincia di Udine, Beppino Govetto, ha segnalato forti criticità nelle zone di montagna, data la perdurante precarietà di docenti e dirigenti assegnati, fatto che mette in pericolo la continuità didattica. Sempre in montagna, sarebbe opportuno abbassare il limite inferiore di allievi per le scuole d'infanzia, per non depauperare il territorio. L'assessore ha anche chiesto di consentire alle realtà che hanno modificato i propri indirizzi di vedere assestarsi l'offerta proposta, prima di doverne produrre una nuova.

Ilaria Cecot, della Provincia di Gorizia, dopo aver affrontato il problemi generali è scesa nel dettaglio sulle azioni di dimensionamento nella provincia di competenza. Alla ricerca, non tanto di accorpamenti, ma piuttosto per riordinare degli indirizzi potenziandoli e per dare omogeneità e non concorrenza tra gli stessi, è stata proposta la creazione di due poli, poi fortemente avversata. Ora avrà inizio una fase di concertazione con il territorio sul tema. La collega di Giunta, assessore all'edilizia scolastica, Donatella Gironcoli, toccando il tema dei fondi indisponibili, ha evidenziato come le verifiche antisismiche fatte sugli edifici di competenza abbiano dato esiti tutt'altro che confortanti.

L'assessore Adele Pino di Trieste, ha denunciato come le azioni di orientamento si stiano trasformando mano mano in vere e proprie operazioni di marketing. Si tratterebbe di una competizione tra istituti, che trascura le potenzialità dei ragazzi, le loro attitudini, le prospettive. Per l'assessore è invece importante lavorare con le famiglie, magari partendo già dal secondo quadrimestre nella seconda media, sulle orme di un esperimento simile fatto nella provincia di Udine lo scorso anno, portato avanti con la Regione. Sempre in materia di fondi, la Pino ha sottolineato le previsioni nazionali che tagliano progressivamente le disponibilità per gli arredi scolastici.

Nicola Callegari, assessore della Provincia di Pordenone, ha richiamato le richieste riguardanti la montagna già evidenziate dalla Provincia di Udine, scendendo poi nello specifico delle particolari problematiche presenti sul territorio di competenza e condividendo le principali questioni già sollevate dai colleghi. Un problema specifico, che però riguarda anche altre realtà, è quello dei plessi molto numerosi e la loro gestione.

Il presidente Codega ha concluso l'audizione evidenziando come con l'interlocuzione in corso a livello nazionale potrebbe prospettarsi una soluzione soddisfacente per il numero di autonomie scolastiche che si potrebbero avere in regione e il conseguente numero di dirigenti assegnati. Infine, la promessa di sottoporre le istanze esposte a chi di dovere, specie in materia di orientamento.

(immagini tv)