VI Comm: audizione assessori provinciali su rete scolastica
(ACON) Trieste, 16 gen - ET - La VI Commissione consiliare
regionale, presieduta da Franco Codega (PD), ha svolto una serie
di audizioni con assessori provinciali all'istruzione sul
dimensionamento della rete scolastica regionale.
Le problematiche illustrate dai rappresentanti dei quattro
esecutivi provinciali sono spesso comuni. Si tratta di problemi
derivanti dalle tempistiche previste per il dimensionamento, che
non consentono un'adeguata azione di informazione e orientamento;
la precarietà o scarsità di dirigenti sul territorio; le
incertezze riguardanti l'Ufficio scolastico regionale e le sue
rappresentanze provinciali; i vincoli posti dal patto di
stabilità all'edilizia scolastica e le pressanti necessità di
rendere gli edifici sostenibili da un punto di vista energetico,
di sicurezza e antisismico. Da più parti è arrivata anche la
richiesta che la Regione richiami a sé la competenza
sull'educazione.
L'assessore della Provincia di Udine, Beppino Govetto, ha
segnalato forti criticità nelle zone di montagna, data la
perdurante precarietà di docenti e dirigenti assegnati, fatto che
mette in pericolo la continuità didattica. Sempre in montagna,
sarebbe opportuno abbassare il limite inferiore di allievi per le
scuole d'infanzia, per non depauperare il territorio. L'assessore
ha anche chiesto di consentire alle realtà che hanno modificato i
propri indirizzi di vedere assestarsi l'offerta proposta, prima
di doverne produrre una nuova.
Ilaria Cecot, della Provincia di Gorizia, dopo aver affrontato il
problemi generali è scesa nel dettaglio sulle azioni di
dimensionamento nella provincia di competenza. Alla ricerca, non
tanto di accorpamenti, ma piuttosto per riordinare degli
indirizzi potenziandoli e per dare omogeneità e non concorrenza
tra gli stessi, è stata proposta la creazione di due poli, poi
fortemente avversata. Ora avrà inizio una fase di concertazione
con il territorio sul tema. La collega di Giunta, assessore
all'edilizia scolastica, Donatella Gironcoli, toccando il tema
dei fondi indisponibili, ha evidenziato come le verifiche
antisismiche fatte sugli edifici di competenza abbiano dato esiti
tutt'altro che confortanti.
L'assessore Adele Pino di Trieste, ha denunciato come le azioni
di orientamento si stiano trasformando mano mano in vere e
proprie operazioni di marketing. Si tratterebbe di una
competizione tra istituti, che trascura le potenzialità dei
ragazzi, le loro attitudini, le prospettive. Per l'assessore è
invece importante lavorare con le famiglie, magari partendo già
dal secondo quadrimestre nella seconda media, sulle orme di un
esperimento simile fatto nella provincia di Udine lo scorso anno,
portato avanti con la Regione. Sempre in materia di fondi, la
Pino ha sottolineato le previsioni nazionali che tagliano
progressivamente le disponibilità per gli arredi scolastici.
Nicola Callegari, assessore della Provincia di Pordenone, ha
richiamato le richieste riguardanti la montagna già evidenziate
dalla Provincia di Udine, scendendo poi nello specifico delle
particolari problematiche presenti sul territorio di competenza e
condividendo le principali questioni già sollevate dai colleghi.
Un problema specifico, che però riguarda anche altre realtà, è
quello dei plessi molto numerosi e la loro gestione.
Il presidente Codega ha concluso l'audizione evidenziando come
con l'interlocuzione in corso a livello nazionale potrebbe
prospettarsi una soluzione soddisfacente per il numero di
autonomie scolastiche che si potrebbero avere in regione e il
conseguente numero di dirigenti assegnati. Infine, la promessa di
sottoporre le istanze esposte a chi di dovere, specie in materia
di orientamento.
(immagini tv)