PD: Cremaschi/Da Giau: avviato percorso per istituzione Garanti
(ACON) Trieste, 20 gen - COM/MPB - Dopo l'annuncio da parte del
presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, si apre il
percorso che porterà al definitivo ripristino, come previsto
dalla legge, delle figure dei garanti.
Nella sede della Regione di via Sabbadini a Udine, consiglieri
regionali e esperti del settore hanno affrontato la questione per
capire quali potrebbero essere le linee nel nuovo testo di legge
che entro marzo dovrebbe arrivare al voto del Consiglio
regionale. All'incontro, oltre al presidente Iacop, hanno
partecipato i consiglieri del Partito Democratico, Chiara Da
Giau, Silvana Cremaschi, Renata Bagatin, Diego Moretti e Armando
Zecchinon, e quello dei Cittadini, Gino Gregoris. Ma anche
esperti come Paolo De Stefani, docente e membro del Comitato
diritti umani dell'Università di Padova; Aurea Dissegna, Pubblico
tutore dei minori della Regione Veneto; l'avvocato Riccardo
Cattarini, presidente della Camera penale di Gorizia; Fabia
Mellina Bares, docente di legislazione minorile all'Università di
Trieste e giudice onorario del Tribunale dei minori e Augusto
Viola, segretario generale del Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia. A illustrare le bozze delle proposte di legge
regionali per l'istituzione dei garanti sono state le consigliere
del PD Cremaschi e Da Giau.
"Obiettivo della nuova normativa - hanno spiegato Cremaschi e Da
Giau - è di inquadrare e definire in modo condiviso la
riorganizzazione dell'Ufficio delle Garanzie e l'istituzione
delle figure del Garante per l'infanzia e l'adolescenza, Garante
delle persone private delle libertà personali, Difensore civico
nel contesto legislativo europeo e nazionale odierno e nello
specifico della realtà e delle esigenze regionali.
"A febbraio, fanno sapere le due esponenti del gruppo del PD, le
proposte di legge saranno portate in V Commissione per essere
esaminate e giungere all'approvazione in Consiglio, così da poter
finalmente mettere anche il Friuli Venezia Giulia in linea con
quanto Unione europea e legislazione nazionale chiedono".