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II Comm: audizione assessore Bolzonello su Latterie Friulane

21.01.2014
15:41
(ACON) Trieste, 21 gen - ET - Un documento congiunto della II Commissione consiliare regionale - presidente Alessio Gratton (SEL), dell'assessore alle attività produttive e agricoltura Sergio Bolzonello, e delle rappresentanze sindacali di Latterie Friulane indirizzato ai vertici dell'azienda. Oggetto della missiva: una forte richiesta a prendere in considerazione la manifestazione d'interesse del Consorzio Agrario, fornire i necessari dati perché questo possa redigere un piano industriale e prendere in considerare seriamente la possibilità di rinviare l'assemblea dei soci di sabato, per dare il tempo al Consorzio di presentare la propria proposta strutturata.

È questo il risultato dell'audizione dell'assessore Bolzonello, chiesta da tutte le forze politiche, per conoscere lo stato dell'arte dell'azienda, interessata da una crisi e in trattative per essere ceduta alla Granarolo. Alla riunione hanno partecipato i sindacati dei lavoratori, con la presenza anche del presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop.

L'audizione ha preso il via con le dichiarazioni dei sindacati. CGIL, UILA-UIL e FAI CISL hanno a più voci manifestato la preoccupazione sia per i possibili esuberi di Latterie Friulane e la conseguente perdita di posti di lavoro (circa 100 unità), come anche per le sorti del settore lattiero-caseario della regione. Mancanza di progettualità, di visione d'insieme hanno portato l'azienda nella situazione attuale. Il timore delle rappresentanze è che Latterie Friulane sia solo il primo tassello di una crisi che, con effetto domino, potrebbe portare al tracollo il settore produttivo lattiero-caseario regionale, vista anche la prossima scomparsa delle quote latte e successiva disponibilità di ingenti quantità di latte a prezzi molto contenuti e di varie provenienze.

Al termine degli interventi sindacali, Sergio Bolzonello ha fatto il punto della situazione della filiera lattiero-casearia, concentrandosi poi sul caso specifico. Bolzonello ha elencato i problemi di natura industriale di Latterie Friulane, un deficit significativo, una fragilità industriale elevata e un forte calo generalizzato del consumo dei prodotti del latte. Calo che, se a livello nazionale per alcuni prodotti si attesta attorno al 4%, per Latterie sfiora l'8%. Parte del problema sono anche i costi che sostengono i produttori di latte. I soci che lo conferiscono a Latterie ne ricaverebbero troppo poco: 38 centesimi al litro, quando in Veneto si arriva anche a 50 centesimi.

L'assessore ha spiegato come sin dall'insediamento abbia tentato di assumere un ruolo di regia della questione e di come si sia trovato davanti a forti problemi di incomunicabilità tra gli attori del settore.

"È importante sottolineare - ha detto Bolzonello - che Latterie Friulane ha intrapreso autonomamente il dialogo con Granarolo, accompagnata da Confcooperative, senza nulla chiedere all'Amministrazione regionale".

L'assessore, comunicando di aver verificato in prima persona che Granarolo ha già presentato ai vertici di Latterie un piano industriale, ha messo sul tavolo la propria di proposta: una forte pressione, congiunta e pubblica, da parte del mondo della politica, della Regione e delle rappresentanze sindacali, perché il CdA dell'azienda friulana dia il tempo e i dati necessari al Consorzio Agrario per sviluppare un piano industriale da confrontare con quello di Granarolo. "Il Consorzio ha formalizzato la propria manifestazione d'interesse il 16 gennaio - ha spiegato l'assessore - e io ho chiesto a Latterie Friulane, e in presenza di Granarolo, di prenderla seriamente in considerazione".

"Alle volte bisogna battere il pungo sul tavolo. Rendiamo ben chiare le conseguenze di determinate decisioni". Questa la sintesi degli interventi dei consiglieri, senza distinzione.

Nel dettaglio, per Enzo Marsilio (PD) la situazione è preoccupante perché è la prima evidenza locale degli effetti dello scontro tra Coldiretti e Confcooperative a livello nazionale; per Alessandro Colautti (Pdl) non consentire la redazione e il successivo confronto di due piani industriali disponibili sarebbe sintomo di scarso buon senso; per Renata Bagatin (PD) è importante far rilevare ai vertici di Latterie che alle loro decisioni seguiranno chiare conseguenze. D'accordo anche Riccardo Riccardi (Pdl), che ha sottolineato come il sostegno della Regione sia condizionato da paletti che in questo caso vanno ben esplicitati alla dirigenza. Anche Cristian Sergo (M5S), ha dato il proprio sostegno, sottolineando le opportunità offerte dalla marcata tipicità di una produzione agroalimentare, mentre Claudio Violino (LN) ha puntato il dito contro situazioni ben definite, delineando un mappa di conflitti e resistenze personali e aziendali molto precisa. Per garantirci un futuro puntiamo sulla qualità, certifichiamola e creiamoci un mercato di nicchia, ha concluso. Vittorino Boem (PD) ha infine evidenziato che il mondo agricolo regionale sconta un annoso deficit di capacità di governo e di sviluppare una strategia industriale.

La richiesta dell'assessore è stata dunque accolta e al termine della riunione è stato redatto un documento congiunto che verrà trasmesso ai vertici di Latterie Friulane.

(immagini tv)