II Comm: audizione assessore Bolzonello su Latterie Friulane
(ACON) Trieste, 21 gen - ET - Un documento congiunto della II
Commissione consiliare regionale - presidente Alessio Gratton
(SEL), dell'assessore alle attività produttive e agricoltura
Sergio Bolzonello, e delle rappresentanze sindacali di Latterie
Friulane indirizzato ai vertici dell'azienda. Oggetto della
missiva: una forte richiesta a prendere in considerazione la
manifestazione d'interesse del Consorzio Agrario, fornire i
necessari dati perché questo possa redigere un piano industriale
e prendere in considerare seriamente la possibilità di rinviare
l'assemblea dei soci di sabato, per dare il tempo al Consorzio di
presentare la propria proposta strutturata.
È questo il risultato dell'audizione dell'assessore Bolzonello,
chiesta da tutte le forze politiche, per conoscere lo stato
dell'arte dell'azienda, interessata da una crisi e in trattative
per essere ceduta alla Granarolo. Alla riunione hanno partecipato
i sindacati dei lavoratori, con la presenza anche del presidente
del Consiglio regionale, Franco Iacop.
L'audizione ha preso il via con le dichiarazioni dei sindacati.
CGIL, UILA-UIL e FAI CISL hanno a più voci manifestato la
preoccupazione sia per i possibili esuberi di Latterie Friulane e
la conseguente perdita di posti di lavoro (circa 100 unità), come
anche per le sorti del settore lattiero-caseario della regione.
Mancanza di progettualità, di visione d'insieme hanno portato
l'azienda nella situazione attuale. Il timore delle
rappresentanze è che Latterie Friulane sia solo il primo tassello
di una crisi che, con effetto domino, potrebbe portare al
tracollo il settore produttivo lattiero-caseario regionale, vista
anche la prossima scomparsa delle quote latte e successiva
disponibilità di ingenti quantità di latte a prezzi molto
contenuti e di varie provenienze.
Al termine degli interventi sindacali, Sergio Bolzonello ha fatto
il punto della situazione della filiera lattiero-casearia,
concentrandosi poi sul caso specifico. Bolzonello ha elencato i
problemi di natura industriale di Latterie Friulane, un deficit
significativo, una fragilità industriale elevata e un forte calo
generalizzato del consumo dei prodotti del latte. Calo che, se a
livello nazionale per alcuni prodotti si attesta attorno al 4%,
per Latterie sfiora l'8%. Parte del problema sono anche i costi
che sostengono i produttori di latte. I soci che lo conferiscono
a Latterie ne ricaverebbero troppo poco: 38 centesimi al litro,
quando in Veneto si arriva anche a 50 centesimi.
L'assessore ha spiegato come sin dall'insediamento abbia tentato
di assumere un ruolo di regia della questione e di come si sia
trovato davanti a forti problemi di incomunicabilità tra gli
attori del settore.
"È importante sottolineare - ha detto Bolzonello - che Latterie
Friulane ha intrapreso autonomamente il dialogo con Granarolo,
accompagnata da Confcooperative, senza nulla chiedere
all'Amministrazione regionale".
L'assessore, comunicando di aver verificato in prima persona che
Granarolo ha già presentato ai vertici di Latterie un piano
industriale, ha messo sul tavolo la propria di proposta: una
forte pressione, congiunta e pubblica, da parte del mondo della
politica, della Regione e delle rappresentanze sindacali, perché
il CdA dell'azienda friulana dia il tempo e i dati necessari al
Consorzio Agrario per sviluppare un piano industriale da
confrontare con quello di Granarolo. "Il Consorzio ha
formalizzato la propria manifestazione d'interesse il 16 gennaio
- ha spiegato l'assessore - e io ho chiesto a Latterie Friulane,
e in presenza di Granarolo, di prenderla seriamente in
considerazione".
"Alle volte bisogna battere il pungo sul tavolo. Rendiamo ben
chiare le conseguenze di determinate decisioni". Questa la
sintesi degli interventi dei consiglieri, senza distinzione.
Nel dettaglio, per Enzo Marsilio (PD) la situazione è
preoccupante perché è la prima evidenza locale degli effetti
dello scontro tra Coldiretti e Confcooperative a livello
nazionale; per Alessandro Colautti (Pdl) non consentire la
redazione e il successivo confronto di due piani industriali
disponibili sarebbe sintomo di scarso buon senso; per Renata
Bagatin (PD) è importante far rilevare ai vertici di Latterie che
alle loro decisioni seguiranno chiare conseguenze. D'accordo
anche Riccardo Riccardi (Pdl), che ha sottolineato come il
sostegno della Regione sia condizionato da paletti che in questo
caso vanno ben esplicitati alla dirigenza. Anche Cristian Sergo
(M5S), ha dato il proprio sostegno, sottolineando le opportunità
offerte dalla marcata tipicità di una produzione agroalimentare,
mentre Claudio Violino (LN) ha puntato il dito contro situazioni
ben definite, delineando un mappa di conflitti e resistenze
personali e aziendali molto precisa. Per garantirci un futuro
puntiamo sulla qualità, certifichiamola e creiamoci un mercato di
nicchia, ha concluso. Vittorino Boem (PD) ha infine evidenziato
che il mondo agricolo regionale sconta un annoso deficit di
capacità di governo e di sviluppare una strategia industriale.
La richiesta dell'assessore è stata dunque accolta e al termine
della riunione è stato redatto un documento congiunto che verrà
trasmesso ai vertici di Latterie Friulane.
(immagini tv)