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SEL: Lauri, Electrolux e Ferriera, non possono pagare i lavoratori

25.01.2014
09:59
(ACON) Trieste, 25 gen - COM/AB - "Per affrontare la crisi servono nuove politiche industriali, non è rincorrendo il valore dei salari lì dove sono più bassi che si salvano i posti di lavoro. Serve un indirizzo pubblico che dia un orientamento nella scelta su cosa produrre e per quale mercato farlo, e bisogna accompagnare questa scelta fornendo servizi, infrastrutture materiali e immateriali, investimenti pubblici, politiche fiscali."

Lo dichiara Giulio Lauri, capogruppo consiliare regionale di Sinistra Ecologia Libertà, dopo una giornata importante per il futuro dell'industria regionale e per le crisi dell'Elettrolux di Pordenone e della Ferriera di Servola.

"Se si comincia a inseguire il costo del lavoro della Polonia o della Cina non ci si ferma più, perché ci sarà sempre un altro Paese dove il costo del lavoro è più basso. E soprattutto bisogna dire chi si fa carico della differenza rispetto a quanto stabilito nei contratti: a meno che non si pensi che, tagliando del 20% i salari, il prezzo della crisi vada fatto pagare unicamente ai lavoratori, che non solo non l'hanno creata, ma ne pagano già da diversi anni tutte le conseguenze, e questo sarebbe francamente inaccettabile", conclude Lauri.