SEL: Lauri, Electrolux e Ferriera, non possono pagare i lavoratori
(ACON) Trieste, 25 gen - COM/AB - "Per affrontare la crisi
servono nuove politiche industriali, non è rincorrendo il valore
dei salari lì dove sono più bassi che si salvano i posti di
lavoro. Serve un indirizzo pubblico che dia un orientamento nella
scelta su cosa produrre e per quale mercato farlo, e bisogna
accompagnare questa scelta fornendo servizi, infrastrutture
materiali e immateriali, investimenti pubblici, politiche
fiscali."
Lo dichiara Giulio Lauri, capogruppo consiliare regionale di
Sinistra Ecologia Libertà, dopo una giornata importante per il
futuro dell'industria regionale e per le crisi dell'Elettrolux di
Pordenone e della Ferriera di Servola.
"Se si comincia a inseguire il costo del lavoro della Polonia o
della Cina non ci si ferma più, perché ci sarà sempre un altro
Paese dove il costo del lavoro è più basso. E soprattutto bisogna
dire chi si fa carico della differenza rispetto a quanto
stabilito nei contratti: a meno che non si pensi che, tagliando
del 20% i salari, il prezzo della crisi vada fatto pagare
unicamente ai lavoratori, che non solo non l'hanno creata, ma ne
pagano già da diversi anni tutte le conseguenze, e questo sarebbe
francamente inaccettabile", conclude Lauri.