Presidente Iacop ad apertura anno giudiziario 2014 a Trieste
(ACON) Trieste, 25 gen - AB - Il presidente del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, a margine
dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2014 al Tribunale di
Trieste, ha osservato come la giustizia in Italia si trovi a un
bivio e che bisogna assolutamente imboccare la giusta direzione
per metter mano a una serie di provvedimenti indispensabili per
evitare la paralisi da una parte e le sanzioni a livello europeo
dall'altra.
Il sovraffollamento carcerario - anche in Friuli Venezia Giulia -
e le misure per arginarlo, il ricorso alla custodia cautelare in
carcere sono temi che non sono più rinviabili, così come non è
più accettabile che la prescrizione possa cancellare migliaia di
processi, soprattutto quelli per i reati di corruzione. Il
presidente Iacop ha però tenuto a mettere in evidenza come quello
della prescrizione sia un problema che tocchi solo marginalmente
Trieste, dove il dato percentuale è di un quarto (4,7%) rispetto
a quello nazionale (19,9%), sintomo di efficienza del sistema.
Efficienza confermata anche da altri indicatori come, ad esempio,
la riduzione delle pendenze dei processi penali e il rispetto dei
tempi dei procedimenti, che la legge fissa in un massimo di due
anni, ma anche il costante e significativo smaltimento
dell'arretrato.
Non dobbiamo però dimenticare, ha aggiunto Iacop, che entro
maggio l'Italia dovrà adottare misure strutturali per garantire
una carcerazione che rispetti da una parte la dignità dei
detenuti e dall'altra il principio rieducativo della pena. In
caso contrario, la Corte di Strasburgo, che ci ha già condannato
per violazione dei diritti umani, farà scattare una serie di
misure che vedranno il riconoscimento dei risarcimenti chiesti da
un gran numero di detenuti. Un danno economico al quale si
sommerebbe quello d'immagine di un Paese incapace di garantire
una serie di diritti fondamentali.
Per tutte queste ragioni, ha concluso Iacop, il mio auspicio è
che il Parlamento possa trovare quanto prima una sintesi dei
provvedimenti che sono alla sua attenzione, così da fornire una
risposta reale a questi importanti argomenti. Dal canto suo, il
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha già indicato,
tra le priorità del mese di febbraio, l'istituzione del Garante
per il rispetto dei diritti delle persone sottoposte a misure
restrittive della libertà personale, una figura di cui si sentiva
la necessità e che finalmente in questa legislatura troverà
attuazione.