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III Comm: rinviato esame pdl contrasto dipendenza gioco

27.01.2014
19:54
(ACON) Trieste, 27 gen - ET - La III Commissione consiliare regionale, presidente Franco Rotelli (PD), ha esaminato la proposta di legge sul contrasto della dipendenza da gioco d'azzardo, prima firmataria Silvana Cremaschi (PD). Durante l'esame dell'articolato sono emerse diverse perplessità - in particolare sulla portata dei divieti, le sanzioni e l'entrata in vigore di questi - tali da far stabilire alla Commissione di rinviare l'esame degli ultimi 3 articoli a mercoledì prossimo, 29 gennaio, terminati i lavori dell'Aula.

Il dibattito che ha preceduto l'esame si è incentrato prevalentemente sulla limitatezza di competenze della Regione in materia e sul comportamento dicotomico dello Stato che, da un lato incentiva il gioco d'azzardo per introitare risorse, dall'altro spende per curare le persone dipendenti.

Se Franco Codega (PD) ha ribadito l'opportunità della proposta, Gino Gregoris (Citt) per primo ha espresso il timore per i limiti della norma, così come Stefano Pustetto (SEL), che ha lamentato l'ipocrisia dello Stato. Anche Roberto Novelli (Pdl) si è aggiunto al coro di preoccupati dai limiti del provvedimento, segnalando anche alcune criticità del provvedimento legate alla possibilità di svalutazione nella quale possono incorrere locali con apparecchi per il gioco d'azzardo, che sussistono entro i 500 metri di limite dai luoghi indicati dalla legge (scuole, luoghi di culto, ospedali), nel caso questi venissero ceduti e la licenza venisse meno; simile il timore anche di Valter Santarossa (AR). Andrea Ussai (M5S) si è detto preoccupato, specie per la scarsità delle risorse del sistema sanitario. Renata Bagatin (PD) ha rilevato che un minimo di regolamentazione è meglio di niente, mentre Mauro Travanut (PD) ha esortato la Commissione a osare per il bene della comunità. Silvana Cremaschi ha segnalato le pesanti contraddizioni ai vertici dei poteri che si interessano alla materia, facendo poi un'analisi profonda dei motivi che stanno alla base della dipendenza patologica. Franco Rotelli ha rilevato che nella legge sussiste un accenno di proibizionismo, che forse in questo caso può essere necessario.

Diversi gli emendamenti approvati fino all'articolo 9, soprattutto di natura tecnica e migliorativa delle definizioni già previste, tutti a firma della Cremaschi e molti risultato delle audizioni svolte nei giorni scorsi.

Durante l'esame dell'articolo 10, disposizioni finali, sono emerse più volte richieste di maggiori approfondimenti e anche di un Comitato ristretto, specie da Novelli e Dal Zovo (M5S), che hanno lamentato scarsa consapevolezza della portata delle previsioni contenute nella proposta, altrimenti ampiamente condivisibile.

(immagini tv)