III Comm: rinviato esame pdl contrasto dipendenza gioco
(ACON) Trieste, 27 gen - ET - La III Commissione consiliare
regionale, presidente Franco Rotelli (PD), ha esaminato la
proposta di legge sul contrasto della dipendenza da gioco
d'azzardo, prima firmataria Silvana Cremaschi (PD). Durante
l'esame dell'articolato sono emerse diverse perplessità - in
particolare sulla portata dei divieti, le sanzioni e l'entrata in
vigore di questi - tali da far stabilire alla Commissione di
rinviare l'esame degli ultimi 3 articoli a mercoledì prossimo, 29
gennaio, terminati i lavori dell'Aula.
Il dibattito che ha preceduto l'esame si è incentrato
prevalentemente sulla limitatezza di competenze della Regione in
materia e sul comportamento dicotomico dello Stato che, da un
lato incentiva il gioco d'azzardo per introitare risorse,
dall'altro spende per curare le persone dipendenti.
Se Franco Codega (PD) ha ribadito l'opportunità della proposta,
Gino Gregoris (Citt) per primo ha espresso il timore per i limiti
della norma, così come Stefano Pustetto (SEL), che ha lamentato
l'ipocrisia dello Stato. Anche Roberto Novelli (Pdl) si è
aggiunto al coro di preoccupati dai limiti del provvedimento,
segnalando anche alcune criticità del provvedimento legate alla
possibilità di svalutazione nella quale possono incorrere locali
con apparecchi per il gioco d'azzardo, che sussistono entro i 500
metri di limite dai luoghi indicati dalla legge (scuole, luoghi
di culto, ospedali), nel caso questi venissero ceduti e la
licenza venisse meno; simile il timore anche di Valter Santarossa
(AR). Andrea Ussai (M5S) si è detto preoccupato, specie per la
scarsità delle risorse del sistema sanitario. Renata Bagatin (PD)
ha rilevato che un minimo di regolamentazione è meglio di niente,
mentre Mauro Travanut (PD) ha esortato la Commissione a osare per
il bene della comunità. Silvana Cremaschi ha segnalato le pesanti
contraddizioni ai vertici dei poteri che si interessano alla
materia, facendo poi un'analisi profonda dei motivi che stanno
alla base della dipendenza patologica. Franco Rotelli ha rilevato
che nella legge sussiste un accenno di proibizionismo, che forse
in questo caso può essere necessario.
Diversi gli emendamenti approvati fino all'articolo 9,
soprattutto di natura tecnica e migliorativa delle definizioni
già previste, tutti a firma della Cremaschi e molti risultato
delle audizioni svolte nei giorni scorsi.
Durante l'esame dell'articolo 10, disposizioni finali, sono
emerse più volte richieste di maggiori approfondimenti e anche di
un Comitato ristretto, specie da Novelli e Dal Zovo (M5S), che
hanno lamentato scarsa consapevolezza della portata delle
previsioni contenute nella proposta, altrimenti ampiamente
condivisibile.
(immagini tv)