Pdl: Novelli, proposta di legge sicurezza lavori in edilizia
(ACON) Trieste, 28 gen - COM/AB - "Garantire maggiore
protezione e standard di sicurezza per i lavoratori impiegati in
attività edilizie nel caso di cadute dall'alto, che costituiscono
uno dei principali fattori di rischio per chi è impiegato in
opere di controllo e manutenzione di immobili".
È questo l'obiettivo della proposta di legge che contiene norme
per la sicurezza dei lavori in quota e per la prevenzione di
infortuni conseguenti al rischio di cadute dell'alto presentata
dal consigliere regionale di centrodestra Roberto Novelli (primo
firmatario), illustrata alla IV Commissione.
"In Friuli Venezia Giulia - ha rilevato Novelli - ogni anno si
verifica un numero considerevole di infortuni sul lavoro per
cadute dall'alto, le cui conseguenze sono spesso mortali, o danno
origine a gravissime inabilità permanenti. Secondo i dati del
Progetto Nazionale Infortuni INAIL-ISPELS, nella nostra regione
il 49% degli infortuni mortali ha come causa proprio la caduta
dall'alto. In Italia i casi di morte per settore economico (dati
ricavati da un rapporto dell'ASS n.3) nelle costruzioni si
attestano al 25,2%".
"Molte di queste cadute si verificano durante lavori svolti sulle
coperture, in fase di costruzione, o durante le successive
manutenzioni o installazioni di impianti (antenne, impianti di
climatizzazione, pannelli solari). Lavorare sui tetti può essere,
quindi, molto pericoloso, ed i rischi principali sono dovuti a:
cadute nel raggiungere la copertura (es. dalle scale a mano) o
sulla copertura stessa; cadute dall'alto oltre il bordo della
copertura; sfondamenti del piano di calpestio della copertura (in
particolare nel caso di coperture in cemento amianto-Eternit)".
"Per evitare questi pericoli e garantire la migliore sicurezza
contro le cadute dall'alto - ha proseguito Novelli - si intende
introdurre anche in regione una disciplina che definisca le
misure preventive e protettive da adottare nella progettazione e
realizzazione di interventi edilizi, riferiti a nuove costruzioni
o a edifici esistenti, responsabilizzando i committenti, i datori
di lavoro ed i progettisti. Obiettivo: realizzare nuovi edifici,
o adeguare gli esistenti nel caso si prevedano lavori, con
sistemi permanenti e sicuri di accesso e di trattenuta (linee
vita, ganci) per poter così eseguire in sicurezza le opere di
manutenzione edile, o di installazione impiantistica sulla
copertura. Il tutto accompagnato da una puntuale campagna di
informazione".
"L'auspicio - ha concluso Novelli - è che questa nuova proposta
di legge, già adottata da altre nove Regioni e Province Autonome,
aggiunga un sicuro valore ai contenuti del DL 81/2008 che copre
(poco e in maniera insoddisfacente) gli aspetti antinfortunistici
e possa prevenire e ridurre quanto più possibile le cadute
dall'alto e consentire così agli operatori dell'edilizia di poter
lavorare in tutta sicurezza, senza superflui aggravi burocratici".