IV Comm: illustrata proposta legge sicurezza lavori in edilizia
(ACON) Trieste, 28 gen - MPB - Illustrata in IV Commissione
consiliare regionale, presidente Vittorino Boem (PD), la proposta
di legge sulle norme per la sicurezza dei lavori in quota e per
la prevenzione di infortuni conseguenti a cadute dall'alto,
presentata da Roberto Novelli, primo firmatatario, assieme ai
colleghi di centrodestra Ziberna, Cargnelutti e Riccardi, Marini
e De Anna (GM/FI), nonché Revelant, Santarossa e Sibau di
Autonomia Responsabile e Barillari dell'UDC.
Un testo, ha spiegato Novelli, con il quale si vuole legiferare
nel campo della sicurezza dei lavoratori impiegati in attività
edilizie e accessorie (opere di costruzione e ristrutturazione di
immobili residenziali e non) garantendo maggiore protezione e
standard di sicurezza nel caso di cadute dall'alto che
costituiscono uno dei principali fattori di rischio nel lavoro.
Le cadute dall'alto sono la causa del 49% degli infortuni mortali
e in Friuli Venezia Giulia, ha ricordato Novelli, e ogni anno si
verifica un numero considerevole di infortuni sul lavoro di
questo tipo che, quando non hanno conseguenze mortali, danno
spesso origine a gravissime inabilità permanenti. Molte di queste
cadute succedono durante lavori svolti sulle coperture, in fase
di costruzione o durante le manutenzioni o installazioni di
impianti.
Gli infortuni sul lavoro sono anche un rilevante danno all'intero
Sistema Paese. Si stima infatti che una diminuzione del numero di
infortuni sul lavoro dell'1% genererebbe un risparmio economico
di 438 milioni di euro, che salirebbe a 2,2 miliardi di euro con
una diminuzione del 5% e di ben 4,4 miliardi se la riduzione
fosse del 10%.
Per favorire l'adozione di idonee misure di prevenzione contro le
cadute dall'alto, diverse Regioni (tra cui Veneto, Toscana,
Liguria) hanno adottato provvedimenti regolamentari che
forniscono precise indicazioni circa le misure da predisporre
negli edifici per l'accesso, il transito e l'esecuzione dei
lavori in quota in condizioni di sicurezza.
Con questo provvedimento si punta a introdurre anche in Friuli
Venezia Giulia una disciplina che definisca le misure preventive
e protettive da adottare nella progettazione e realizzazione di
interventi edilizi, riferiti a nuove costruzioni o a edifici
esistenti, per garantire la migliore sicurezza contro le cadute
dall'alto nei successivi lavori di manutenzione sulla copertura.
Obiettivo generale è di realizzare nuovi edifici, o adeguare gli
esistenti nel caso si prevedano lavori, con sistemi permanenti e
sicuri di accesso e di trattenuta, per poter eseguire in
sicurezza opere di manutenzione edile, di installazione, di
manutenzione impiantistica sulla copertura.
La norma intende responsabilizzare committenti, datori di lavoro
e progettisti circa l'adozione di apprestamenti di sicurezza
stabili, per poter accedere, transitare e lavorare su coperture o
aree in quota potenzialmente soggette a pericolo di caduta
dall'alto per eliminare tale rischio. In merito dà specifiche
indicazioni, con riferimento anche alla documentazione tecnica da
fornire con la domanda di rilascio del permesso di costruire,
prevedendo inoltre che a conclusione dei lavori il committente
consegni all'Ente concedente una relazione, con relativi disegni,
sulle misure preventive e protettive adottate in conformità al
regolamento: la mancanza di tale relazione fa decadere il diritto
alla concessione dell'abitabilità/agibilità del fabbricato o dei
locali.
Infine, per una maggior efficacia del provvedimento, va prevista
una puntuale campagna informativa.
La Commissione terrà sul provvedimento una serie di udienze
conoscitive.
(immagini tv)