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IV Comm: illustrata proposta legge sicurezza lavori in edilizia

28.01.2014
12:15
(ACON) Trieste, 28 gen - MPB - Illustrata in IV Commissione consiliare regionale, presidente Vittorino Boem (PD), la proposta di legge sulle norme per la sicurezza dei lavori in quota e per la prevenzione di infortuni conseguenti a cadute dall'alto, presentata da Roberto Novelli, primo firmatatario, assieme ai colleghi di centrodestra Ziberna, Cargnelutti e Riccardi, Marini e De Anna (GM/FI), nonché Revelant, Santarossa e Sibau di Autonomia Responsabile e Barillari dell'UDC.

Un testo, ha spiegato Novelli, con il quale si vuole legiferare nel campo della sicurezza dei lavoratori impiegati in attività edilizie e accessorie (opere di costruzione e ristrutturazione di immobili residenziali e non) garantendo maggiore protezione e standard di sicurezza nel caso di cadute dall'alto che costituiscono uno dei principali fattori di rischio nel lavoro.

Le cadute dall'alto sono la causa del 49% degli infortuni mortali e in Friuli Venezia Giulia, ha ricordato Novelli, e ogni anno si verifica un numero considerevole di infortuni sul lavoro di questo tipo che, quando non hanno conseguenze mortali, danno spesso origine a gravissime inabilità permanenti. Molte di queste cadute succedono durante lavori svolti sulle coperture, in fase di costruzione o durante le manutenzioni o installazioni di impianti.

Gli infortuni sul lavoro sono anche un rilevante danno all'intero Sistema Paese. Si stima infatti che una diminuzione del numero di infortuni sul lavoro dell'1% genererebbe un risparmio economico di 438 milioni di euro, che salirebbe a 2,2 miliardi di euro con una diminuzione del 5% e di ben 4,4 miliardi se la riduzione fosse del 10%.

Per favorire l'adozione di idonee misure di prevenzione contro le cadute dall'alto, diverse Regioni (tra cui Veneto, Toscana, Liguria) hanno adottato provvedimenti regolamentari che forniscono precise indicazioni circa le misure da predisporre negli edifici per l'accesso, il transito e l'esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza.

Con questo provvedimento si punta a introdurre anche in Friuli Venezia Giulia una disciplina che definisca le misure preventive e protettive da adottare nella progettazione e realizzazione di interventi edilizi, riferiti a nuove costruzioni o a edifici esistenti, per garantire la migliore sicurezza contro le cadute dall'alto nei successivi lavori di manutenzione sulla copertura.

Obiettivo generale è di realizzare nuovi edifici, o adeguare gli esistenti nel caso si prevedano lavori, con sistemi permanenti e sicuri di accesso e di trattenuta, per poter eseguire in sicurezza opere di manutenzione edile, di installazione, di manutenzione impiantistica sulla copertura.

La norma intende responsabilizzare committenti, datori di lavoro e progettisti circa l'adozione di apprestamenti di sicurezza stabili, per poter accedere, transitare e lavorare su coperture o aree in quota potenzialmente soggette a pericolo di caduta dall'alto per eliminare tale rischio. In merito dà specifiche indicazioni, con riferimento anche alla documentazione tecnica da fornire con la domanda di rilascio del permesso di costruire, prevedendo inoltre che a conclusione dei lavori il committente consegni all'Ente concedente una relazione, con relativi disegni, sulle misure preventive e protettive adottate in conformità al regolamento: la mancanza di tale relazione fa decadere il diritto alla concessione dell'abitabilità/agibilità del fabbricato o dei locali.

Infine, per una maggior efficacia del provvedimento, va prevista una puntuale campagna informativa.

La Commissione terrà sul provvedimento una serie di udienze conoscitive.

(immagini tv)