M5S: Bianchi, Province, bene partire da modifica Statuto
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/MPB - "Ero convinta che - salvo
piccoli distinguo - tutte le forze politiche fossero d'accordo
sul 'superamento' delle provincie, ma dall'andamento della
discussione odierna in Aula vengo colta da un lieve senso di
smarrimento. Tutto il centro destra sembra aver cambiato idea".
La capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Elena
Bianchi interviene nel dibattito sulle province che continua a
far discutere.
"Vista la piega che questo argomento ha preso anche a livello
nazionale dove la questione viene affrontata, con grande
accanimento, a colpi di decreti legislativi anziché con lo
strumento proprio di una modifica costituzionale, sarei dovuta
essere meno ingenua - confessa Bianchi -. Avrei dovuto capire fin
da subito che, non solo quello che si fa è diverso da quello che
si dice, ma i 'ragionamenti' sono diversi a seconda degli
obiettivi che si vogliono raggiungere, a seconda di quello che
serve.
"Il vero oggetto della riforma non è stato, infatti, ancora
minimamente affrontato, a parte la presentazione da parte
dell'assessore delle linee guida che però sono troppo generali, e
non sappiamo neanche con quale grado di condivisione verrà
affrontata questa riforma. Ad ogni modo, come ci piace sempre
sottolineare, noi del MoVimento 5 Stelle preferiamo affrontare le
questioni in modo pragmatico - conferma la portavoce M5S -. Da
qualche parte dobbiamo quindi cominciare e la modifica dello
Statuto ci sembra un buon punto partenza.
"Ora ci rimane da superare il piccolo scoglio della scadenza
della legislatura della Provincia di Pordenone che, come emerso
dalla discussione interna al MoVimento, è bene superare nel modo
più semplice, economico, transitorio possibile. In questo senso,
quanto proposto dalla Giunta e successivamente modificato per
garantire rappresentanza politica e territoriale, ci sembra
veramente troppo complesso e dettagliato per essere un
provvedimento che 'si spera non debba mai essere applicato'.
"A dimostrazione della nostra volontà di partecipare e portare
contributi utili a semplificare la politica e la legiferazione -
conclude Bianchi -, noi proponiamo che la questione venga risolta
a termine di legge nazionale corrente che prevede di procedere al
commissariamento degli enti che vanno a scadenza naturale entro
giugno 2014".