CR: approvata legge soppressione Province (2)
(ACON) Trieste, 30 gen - AB - Il Consiglio regionale ha
approvato all'unanimità (37 votanti e altrettanti sì) la proposta
di legge nazionale numero 1 che modifica lo Statuto del Friuli
Venezia Giulia sopprimendo le Province.
Prima del voto finale, erano stati approvati velocemente gli
ultimi due articoli del provvedimento e due ordini del giorno,
entrambi a firma Pietro Paviotti (Citt) relatore del
provvedimento, Vincenzo Martines (PD) presidente della V
Commissione, e Giulio Lauri capogruppo di SEL: il primo approva
la relazione illustrativa al progetto di legge e il secondo
impegna il presidente del Consiglio regionale e i capigruppo a
consegnare il provvedimento in Parlamento e a chiedere ai
presidenti di Camera e Senato la sua rapida approvazione,
compatibilmente con i calendari parlamentari.
Queste le dichiarazioni di voto:
Bruno Marini (GM/FI): sì alla legge perché si tratta di un voto
politico e di principio, coerente con la posizione espressa in
campagna elettorale. Dopo l'istituzione delle Regioni, da 44 anni
in Italia si parla di sopprimere le Province il cui ruolo,
stretto nella tenaglia Regioni-Comuni, è stato via via svuotato.
Sì alla legge voto anche da Alessandro Colautti (Pdl): siamo
politicamente favorevoli, pur avendo su alcune questioni al
nostro interno un dibattito ancora aperto.
Il voto favorevole convinto del PD è stato confermato da
Cristiano Shaurli. Abbiamo esercitato la nostra specialità
nell'approvare la norma, ma anche nella discussione che ci ha
portato a questo risultato.
È un primo passo fatto nella giusta direzione. Così Elena Bianchi
(M5S), che ha chiesto alla maggioranza di coinvolgere di più il
resto del Consiglio regionale, tenendo conto dei contributi che
vengono sempre dati in modo costruttivo.
Giulio Lauri (SEL) ha espresso l'auspicio che la presidente
Serracchiani prenda un impegno molto forte e deciso a difesa
dell'autonomia del Friuli Venezia Giulia e delle istanze di
regionalismo che caratterizzano il dibattito politico e culturale
del nostro Paese.
A favore anche Autonomia Responsabile, così Roberto Dipiazza,
perché non da oggi convinto di questa scelta.
Anche i Cittadini - così Gino Gregoris - sono convinti
sostenitori di un provvedimento che dà l'avvio a un percorso di
ammodernamento e di snellimento istituzionale.
Igor Gabrovec (PD-Ssk) ha invece confermato la sua non
partecipazione al voto per i motivi espressi in sede di dibattito
generale.
L'assessore Paolo Panontin ha parlato di un testo finale
ulteriormente pulito e chiaro e ha ribadito che si tratta della
prima tessera di un mosaico che disegnerà la nuova architettura
della regione. Sul piano politico ha prevalso la coerenza con gli
enunciati e gli impegni assunti dai vari gruppi. Un così ampio
consenso dà un forte segnale al Parlamento, rafforza l'idea della
specialità e il nostro ruolo di Regione autonoma e i nostri
parlamentari avranno maggiore facilità nel chiederne la
calendarizzazione e il voto conseguente.
(immagini tv)
(segue)