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CR: disegno di legge nuove norme elezioni provinciali (4)

30.01.2014
15:21
(ACON) Trieste, 30 gen - AB - Il disegno di legge che contiene nuove disposizioni per le elezioni provinciali fa seguito alla proposta di legge nazionale n. 1 che modifica lo Statuto speciale della Regione cancellando le Province (approvata in mattinata dal Consiglio regionale) e prevede, in questa fase intermedia, intanto il declassamento delle Province a enti di secondo grado, e quindi ne disciplina le nuove modalità di elezione. Il provvedimento - ha sottolineato Pietro Paviotti (Citt), relatore di maggioranza - è parte di un progetto più ampio che prevede la semplificazione del quadro istituzionale limitandolo a due livelli, Regione e Comuni, che va incontro alle mutate condizioni di carattere sociale, economico e politico e alla vastissima richiesta di modernizzazione e di semplificazione. Posto che la soppressione delle Province è subordinata all'approvazione da parte del Parlamento, si profila un periodo intermedio, che potrebbe essere ben impiegato in un'azione di trasferimento graduale delle funzioni provinciali alla Regione, ai Comuni e a quelle aggregazioni territoriali di Comuni deputate a svolgere funzioni di area vasta. Anche se non vi è certezza che il disegno di legge non sia a rischio costituzionalità, abbiamo prestato molta attenzione cercando di limitare al massimo tale possibilità.

Ci auguriamo - ha quindi aggiunto Giulio Lauri (SEL), relatore di maggioranza - che la transitorietà di questa legge sia breve, che si applichi esclusivamente al voto della Provincie di Pordenone e che l'iter parlamentare possa portare quanto prima a un nuovo e definitivo assetto istituzionale. Il testo originario è stato ampiamente riscritto prevedendo un unico collegio provinciale e, di conseguenza, introducendo l'Ufficio elettorale provinciale, adottando il voto ponderale su fasce di comuni determinate dalla popolazione residente, garantendo maggior rappresentatività territoriale dei sindaci e prevedendo, tra gli organi della Provincia, l'assemblea dei sindaci. Altre modifiche riguardano l'introduzione di liste concorrenti dei candidati in un unico collegio corrispondente al territorio della provincia e la specifica che gli incarichi di consigliere provinciale e di membro dell'assemblea dei sindaci saranno esercitati a titolo gratuito.

Fortemente negativo il giudizio di Rodolfo Ziberna (Pdl), relatore di minoranza, che ha accusato la maggioranza di mal tollerare il confronto con le opposizioni e, nello specifico, di aver messo in piedi un disegno che ha come unico scopo di non portare al voto la Provincia di Pordenone, ben amministrata da un presidente e da una maggioranza di centrodestra che avrebbe ottenuto sicuramente la riconferma da un voto popolare che invece vuol essere negato. Con questo disegno di legge le Province vengono trasformate in enti di secondo grado, cosa che, come hanno ammonito illustri costituzionalisti, imporrà alla Consulta di cassarlo per illegittimità costituzionale perché contrasta con il principio dell'equiordinazione tra Stato, Regione, Provincia e Comune. Inoltre, la maggioranza asserisce di voler semplificare il quadro istituzionale e qui si inventa Assemblee di sindaci e aumenta il numero dei consiglieri provinciali. La nostra opposizione - ha concluso Ziberna - dice no a tutte queste assurdità.

È iniziato il dibattito generale.

(immagini tv)

(segue)