Citt: Paviotti su approvazione legge che abolisce le Province
(ACON) Trieste, 30 gen - COM/AB - Dichiarazione di Pietro
Paviotti (Citt), relatore di maggioranza della proposta di legge
nazionale che elimina le Province.
"L'obiettivo di razionalizzare e semplificare i livelli di
governo locale, definendo un modello di organizzazione
amministrativa basato essenzialmente su Regione e Comuni - ha
spiegato Paviotti - era stato chiaramente indicato nel programma
elettorale del centrosinistra. Oggi, dunque, la prima cosa da
sottolineare è la volontà politica della maggioranza che governa
il Friuli Venezia Giulia di chiudere le Province. Con questo
progetto di legge non solo vengono cancellati dal testo dello
Statuto speciale della Regione i riferimenti alle Province, ma
vengono anche poste le basi statutarie per la costruzione del
nuovo sistema Regione - Autonomie locali del Friuli Venezia
Giulia. Costruzione che prenderà la sua forma concreta nel corso
del 2014 così come previsto dalle linee guida approvate dalla
Giunta regionale".
In particolare, i Cittadini hanno maturato la convinzione che
soltanto una compiuta riforma dell'assetto istituzionale sarà in
grado di garantire una migliore qualità dei servizi resi alla
comunità regionale nel suo complesso.
"Il superamento delle Province, reso possibile dall'approvazione
del progetto di legge costituzionale da parte del Consiglio
regionale e dalla successiva approvazione da parte del
Parlamento, non vuole essere una bocciatura dell'ente Provincia,
come se a esso dovessero essere addossate specifiche
responsabilità, ma va inteso nella prospettiva di una limitazione
della burocrazia e di una semplificazione istituzionale. A
Province definitivamente abolite, le competenze passeranno ai
Comuni in forma aggregata (per esempio politiche urbanistiche e
edilizia scolastica) o alla Regione (strade, ambiente, trasporto
pubblico) e ci sarà tutto il tempo necessario per organizzare al
meglio il nuovo assetto, perfezionando il trasferimento delle
funzioni. Nel frattempo - ha concluso Paviotti - nella fase
transitoria ci sarà anche un risparmio di denaro pubblico, come
si intuisce chiaramente dal minor numero di consiglieri e
assessori che con la nuova organizzazione percepiranno
un'indennità di carica".