CR: nuove norme elezioni provinciali, replica Panontin (5)
(ACON) Trieste, 30 gen - ET - "Le intemperanze non ci faranno
desistere". Così la replica dell'assessore alle autonomie locali
e coordinamento delle riforme, Paolo Panontin, al termine del
dibattito generale sulla legge che reca nuove norme per le
elezioni provinciali a seguito del declassamento delle Province a
ente di secondo grado.
Secondo l'assessore le posizioni espresse dal centrodestra sono
in contraddizione con le scelte espresse in occasione della legge
voto sulla cancellazione delle Province e anche in Parlamento
dalle forze politiche di riferimento.
Panontin, prendendo su di sé la responsabilità delle eventuali
criticità e limiti della norma in discussione, ha anche rilevato
come sul tema la dottrina costituzionale sia divisa.
"La legge - ha ribadito l'assessore - deve servire a disciplinare
una fase transitoria che sfocerà in un riordino complessivo degli
enti locali, con due perni soli: Regione e Comuni. La volontà
dietro a questo disegno di legge è ovviare al problema posto
dalle scadenze disomogenee delle varie amministrazioni
provinciali in essere".
"Non è possibile prorogare l'attuale Giunta e Consiglio della
Provincia di Pordenone - ha spiegato Panontin - quindi siamo
costretti a una soluzione intermedia. È il modo migliore, in
questa fase, di disciplinare la fattispecie".
"La speranza - ha chiosato l'assessore - è che il Parlamento si
esprima al più presto. Dando subito una grande responsabilità ai
sindaci, dato che il futuro assetto da noi pensato si reggerà su
di loro, chiediamo loro da subito di andare a guidare le
Province, per meglio governare la transizione. L'interlocutore
auspicabilmente quindi non sarà avverso, ma vorrà collaborare al
processo di riforma".
Una nota politica a margine. "Non usiamo questa legge per
eliminare avversari. A riprova di ciò si noti che gli attacchi
alla riforma sono stati trasversali", ha rilevato Panontin.
L'Aula ha iniziato a votare il provvedimento.
(segue)