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Citt: Edera, superamento Province migliorerà i servizi

31.01.2014
16:24
(ACON) Trieste, 31 gen - COM/AB - In merito alla legge con le nuove norme sulle elezioni provinciali approvata dal Consiglio regionale si registra la seguente nota del consigliere triestino Emiliano Edera del Gruppo dei Cittadini.

"La trasformazione della Provincia in ente di secondo livello - afferma Edera - non può che essere una soluzione provvisoria: l'obiettivo è che la stessa trovi attuazione solamente nella provincia di Pordenone, in quanto il voto unanime espresso dall'Aula costituisce un elemento importante per accelerare il passaggio della modifica dello Statuto regionale alla Camera e al Senato. Il vero nodo della riforma - aggiunge Edera - sarà il trasferimento delle competenze e delle funzioni delle Province alla Regione e ai Comuni. E in questo percorso gli interlocutori principali non potranno che essere gli attuali amministratori provinciali, compresi quelli di Pordenone che verranno prorogati di qualche mese, permettendo loro di poter essere partecipi delle fasi principali della discussione. Solo con il coinvolgimento di chi conosce direttamente le problematiche delle attuali Province potremo compiere fino in fondo una riforma che ha come obiettivo primario il miglioramento dei servizi alla cittadinanza".

Un concetto-base, quest'ultimo, che i Cittadini hanno voluto ribadire in Aula con la presentazione di uno specifico ordine del giorno (poi approvato) che ha impegnato la Giunta regionale a "coinvolgere gli attuali amministratori provinciali e comunali, attivando un tavolo tecnico-politico che affronti in maniera puntuale il trasferimento delle funzioni attualmente in capo alle Province rispettivamente alla Regione e ai Comuni".

"Sono comprensibili - ha concluso Edera - le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dalla presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat che, non certo per interessi personali ma per conoscenza quasi decennale delle problematiche delle Province, ha evidenziato determinate questioni con l'obiettivo di far comprendere quanto delicato sia il passaggio di competenze e quanto sia necessario muoversi, direi quasi chirurgicamente, per costruire una riforma pienamente funzionale per la comunità regionale".