CR: gioco d'azzardo, relatore maggioranza Pustetto (1)
(ACON) Trieste, 1 feb - ET - Il Consiglio regionale si è
riunito oggi per una delle due sedute di diritto, previste dallo
Statuto per i primi giorni non festivi di febbraio e di ottobre.
All'ordine del giorno la proposta di legge per la prevenzione, il
trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d'azzardo
patologico e delle problematiche e patologie correlate.
A ripercorrere i motivi e l'evoluzione del gioco d'azzardo è
stato il relatore di maggioranza Stefano Pustetto (SEL),
segnalando il trend di crescita del gioco autorizzato in Italia.
"Si è passati dalle 3 occasioni di gioco autorizzato alla
settimana degli inizi degli anni novanta (totocalcio, lotto e
scommesse ippiche) alle 15 nel 2006. Senza contare che ora, con
la legalizzazione dei giochi on line, si può giocare in qualsiasi
momento dal proprio computer". Già alla fine del 2004 l'Italia si
collocava al terzo posto tra i Paesi dove si gioca di più al
mondo, dopo Giappone e Regno Unito. Tra difficoltà economiche,
disoccupazione e incertezza del futuro, gli italiani continuano
ad affidarsi alla fortuna, dando così vita a un giro d'affari di
circa 90-100 miliardi di euro, pari al 4% del PIL italiano, che
garantiscono all'erario incassi per oltre otto miliardi
costituendo di fatto la terza industria italiana
In questo contesto il ruolo dello Stato è molto ambiguo e
schizofrenico. Da un lato incentiva il gioco per aumentare gli
introiti e dall'altra si trova a dover impegnare cifre sempre più
consistenti per far fronte alle problematiche socio-sanitarie
connesse a una dipendenza grave. Ma la proibizione del gioco
d'azzardo non è praticabile, perché oltre a determinare un danno
economico significativo, di fatto consegna tutto questo imponente
mercato alla malavita senza risolvere il problema della
dipendenza. La richiesta di limitare l'offerta di questi tipi di
gioco è motivata proprio dalla necessità di tutelare i giocatori
e di prevenire il gioco che diventa patologico. La proposta mira
a creare maggiore informazione tra i cittadini affrontando il
tema dal punto di vista sanitario e sotto l'aspetto della
sensibilizzazione e della formazione delle persone.
(immagini tv)
(segue)