CR: gioco d'azzardo, relatori minoranza Novelli e Dal Zovo (4)
(ACON) Trieste, 1 feb - AB - La proposta di legge - così
Roberto Novelli (Pdl), relatore di minoranza - va solo a
integrare la normativa statale sul gioco d'azzardo, data la
competenza concorrente in materia, quindi finalità e obiettivi
sono di natura preventiva, oltre che di contrasto e cura delle
dipendenze. Negli ultimi anni c'è stata una sorta di schizofrenia
da parte del legislatore nazionale, che ha consentito la
diffusione irresponsabile di slot machine, altri dispositivi e
altre forme di gioco d'azzardo, trascurando il tessuto sociale a
favore degli introiti per lo Stato. Così, nel 2012 i giocatori
patologici rappresentano una percentuale tra lo 0,5 e il 2,2%
dell'intera popolazione. Si tratta di un problema di salute
pubblica che investe le istituzioni socio-sanitarie, pesando sul
bilancio regionale e allo stesso tempo concretizza un fenomeno
rilevante di integrità sociale, che ha come conseguenze la
disgregazione familiare, dissesti finanziari e in ambito
lavorativo, illeciti. Non va trascurato, infine, l'aspetto
inerente la regolazione della filiera del gioco legale
distribuita sul territorio nazionale, sollevato a gran voce dalle
amministrazioni locali che chiedono maggiori poteri in capo ai
sindaci.
Una piaga sociale verso la quale lo Stato fa orecchie di mercante
per potersi assicurare un notevole introito finanziario sulla
pelle dei suoi cittadini. È questo il giudizio di Ilaria Dal Zovo
(M5S), relatore di minoranza. La dipendenza dal gioco d'azzardo
porta le persone a compiere atti illeciti, compromette le
attività personali, familiari e lavorative, determina spesso la
perdita del contatto con la realtà. Liberarsi di questa malattia
è quasi impossibile e tra gli effetti diretti vanno messi in
conto anche i rischi di suicidi e di usura. Malattia, quindi, non
più vizio, divertimento, piacevole passatempo, che colpisce
uomini e dove, giovani e anziani: 3 milioni di italiani a
rischio, 700.000 già dipendenti. Siamo il più grande mercato
ludico d'Europa, il settore ha avuto dal 2004 al 2012 un
incremento del 251%, passando da 24,8 a 87,1 miliardi di euro,
1,2 miliardi solo in Friuli Venezia Giulia, con una spesa pro
capite di 990 euro. Era quindi doveroso prendere le dovute
precauzioni, ma il MoVimento 5 Stelle avrebbe voluto inserire in
questa legge distanze maggiori per l'insediamento delle attività,
una norma che obbligasse i locali ad adeguarsi entro limiti certi
di tempo, mentre così si vieta ai nuovi, ma si consente di
frequentare i soliti posti.
È iniziato il dibattito generale.
(immagini tv)
(segue)