Presidente Iacop riceve petizione testamento biologico
(ACON) Udine, 5 feb - ET - Una nutrita delegazione
dell'associazione "Per Eluana", assieme a Beppino Englaro e al
professor Amato De Monte, accompagnata dal sindaco di Udine Furio
Honsell e dal senatore Ferruccio Saro, ha presentato al
presidente del Consiglio regionale Franco Iacop una petizione
presso la sede della Regione a Udine: 5503 firme con l'esplicita
richiesta che sulla carta regionale dei servizi (tessera
sanitaria elettronica) sia possibile registrare la dichiarazione
anticipata di trattamento sanitario. Presenti i consiglieri
Stefano Pustetto (SEL) e Renzo Liva (PD) e il primo firmatario,
Corrado Libra.
Nel concreto, la richiesta è che chiunque possa registrare le
proprie volontà - sia che esse siano di non accanimento
terapeutico, oppure di essere mantenuti in vita a prescindere -
presso uffici pubblici (Comuni o notai), e che queste siano
registrate sulla carta regionale dei servizi. Alle strutture
sanitarie vengano poi date istruzioni e strumenti per accedere a
questi documenti in caso di necessità.
Per Beppino Englaro l'auspicio è che nessuno debba più rivivere
l'esperienza di Eluana. "È in gioco la libertà dei singoli di
decidere e la non discriminazione di chi non può più esprimersi.
Ognuno di noi ha il diritto di scegliere per sé in un senso o
nell'altro, assumendosi le proprie responsabilità, anche per
quando non sarà più in grado di farlo".
Di fatto, come hanno spiegato De Monte e Libra, si tratterebbe di
ampliare a tutto il territorio regionale la pratica di tenere un
registro dei testamenti biologici, come già accade in 34 comuni
della regione (tra cui anche a Udine, Trieste e Pordenone). "Il
40% della popolazione regionale può dichiarare le proprie volontà
di fine vita e farsele registrare - ha spiegato il professor De
Monte - sarebbe il caso che questa possibilità fosse estesa a
tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia e che l'informazione
di dove sia depositato il testamento fosse visibile sul chip
della carta dei servizi".
"Si tratta di una battaglia di civiltà - ha detto Pustetto.
Perché se sono in stato cosciente posso scegliere di non
sottopormi a un intervento chirurgico, mentre nello stato di
massima debolezza, sono costretto a subire scelte di altri?" si è
chiesto il consigliere.
Liva ha auspicato un confronto sul tema, il più ampio possibile.
"Condivido la petizione e la sostengo - ha detto - e credo che
certi temi vadano affrontati in modo approfondito, sperando, nel
mio caso, di portare a compimento questo percorso".
"Parlando di questi temi, discutendone, dimostriamo una capacità
avanzata di confronto, la volontà di non nasconderci dietro la
burocrazia, ma di affrontare apertamente temi così importanti" ha
concluso il presidente Iacop, assicurando l'immediata
trasmissione della petizione alla Commissione di competenza
affinché possa avviare l'iter per il suo esame.
(foto, immagini tv)