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Vicepresidente Gabrovec incontra Protezione civile di Lubiana

06.02.2014
11:58
(ACON) Trieste, 6 feb - COM/AB - Il vicepresidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Igor Gabroivec ha incontrato mercoledì a Lubliana il capo della Protezione civile della Repubblica di Slovenia Srecko Sestan e il direttore della stessa struttura Darko But, ai quali ha innanzitutto espresso la piena solidarietà della nostra Regione alla vicina Repubblica e alla popolazione colpita dalle abbondanti nevicate e da un gelicidio di eccezionale portata, condizioni che hanno determinato l'interruzione di collegamenti stradali ed elettrodotti.

Gabrovec ha illustrato la situazione altrettanto difficile in Friuli Venezia Giulia, che in questi stessi giorni affronta parecchie difficoltà e preoccupazioni dovute alla neve nelle zone di montagna e al livello critico dei corsi d'acqua in pianura. Per questo motivo - ha spiegato Gabrovec - sono limitatissime le possibilità da parte della Regione FVG di rispondere alle richieste di aiuto che la Slovenia ha attivato attraverso i canali europei, e ai quali hanno prontamente risposto numerosi stati a cominciare dalla vicina Austria. Quest'ultima ha inviato alla Slovenia alcune decine di grandi generatori di corrente elettrica, personale specializzato e numerose squadre di volontari.

Il capo della Protezione civile Sestan ha espresso profonda gratitudine per l'iniziativa lanciata all'associazione di categoria degli imprenditori agricoli in Friuli Venezia Giulia Kmecka zveza/Associazione agricoltori, grazie alla quale si stanno raccogliendo tra i privati generatori in prestito per aiutare specialmente le abitazioni delle zone isolate. Il black-out energetico diffuso potrebbe, infatti, protrarsi per parecchi giorni se non settimane.

Sestan e Gabrovec si sono trovati concordi sulla necessità di implementare ulteriormente la collaborazione transfrontaliera. "L'Italia e la Slovenia hanno già in essere numerosi accordi bilaterali - ha ricordato infine Gabrovec - ma per i casi di necessità immediata e di mutuo soccorso bisognerà sviluppare ulteriormente canali più diretti tra le istituzioni locali, in quanto queste possono rispondere molto meglio alle urgenze più immediate".