Vicepresidente Gabrovec incontra Protezione civile di Lubiana
(ACON) Trieste, 6 feb - COM/AB - Il vicepresidente del
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Igor Gabroivec ha
incontrato mercoledì a Lubliana il capo della Protezione civile
della Repubblica di Slovenia Srecko Sestan e il direttore della
stessa struttura Darko But, ai quali ha innanzitutto espresso la
piena solidarietà della nostra Regione alla vicina Repubblica e
alla popolazione colpita dalle abbondanti nevicate e da un
gelicidio di eccezionale portata, condizioni che hanno
determinato l'interruzione di collegamenti stradali ed
elettrodotti.
Gabrovec ha illustrato la situazione altrettanto difficile in
Friuli Venezia Giulia, che in questi stessi giorni affronta
parecchie difficoltà e preoccupazioni dovute alla neve nelle zone
di montagna e al livello critico dei corsi d'acqua in pianura.
Per questo motivo - ha spiegato Gabrovec - sono limitatissime le
possibilità da parte della Regione FVG di rispondere alle
richieste di aiuto che la Slovenia ha attivato attraverso i
canali europei, e ai quali hanno prontamente risposto numerosi
stati a cominciare dalla vicina Austria. Quest'ultima ha inviato
alla Slovenia alcune decine di grandi generatori di corrente
elettrica, personale specializzato e numerose squadre di
volontari.
Il capo della Protezione civile Sestan ha espresso profonda
gratitudine per l'iniziativa lanciata all'associazione di
categoria degli imprenditori agricoli in Friuli Venezia Giulia
Kmecka zveza/Associazione agricoltori, grazie alla quale si
stanno raccogliendo tra i privati generatori in prestito per
aiutare specialmente le abitazioni delle zone isolate. Il
black-out energetico diffuso potrebbe, infatti, protrarsi per
parecchi giorni se non settimane.
Sestan e Gabrovec si sono trovati concordi sulla necessità di
implementare ulteriormente la collaborazione transfrontaliera.
"L'Italia e la Slovenia hanno già in essere numerosi accordi
bilaterali - ha ricordato infine Gabrovec - ma per i casi di
necessità immediata e di mutuo soccorso bisognerà sviluppare
ulteriormente canali più diretti tra le istituzioni locali, in
quanto queste possono rispondere molto meglio alle urgenze più
immediate".