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VI Comm: Torrenti su cooperazione internazionale e immigrazione

06.02.2014
15:52
(ACON) Trieste, 6 feb - ET - Sono in fase di predisposizione i due Programmi, quello sulla cooperazione allo sviluppo e partenariato internazionale e quello sull'immigrazione, che l'assessore Gianni Torrenti ha illustrato e ripercorso insieme alla VI Commissione consiliare, presidente Franco Codega (PD).

La Commissione ha così sentito la descrizione della bozza del Programma di cooperazione per il triennio 2014-2017 dove, ha spiegato Torrenti, si vogliono mantenere alcuni orientamenti generali. Nel capitolo sul partenariato internazionale si punta al sud est Europa, Serbia e Montenegro in primis, e il sud America, zone d'interesse strategico per la Regione. Per la cooperazione allo sviluppo si vuole agire in zone dove l'azione possa essere efficace, possibilmente dando continuità alle azioni già avviate.

In sostanza, la diminuzione è stata enorme. Dai complessivi oltre 2 milioni stanziati nel 2010, le poste su questi due capitoli sono ora di 600.000 euro circa. Sulla cooperazione allo sviluppo è stato quindi possibile finanziare solo 9 progetti, sui 70 presentati. "Le risorse sono molto inferiori a quelle del 2010, quindi è fondamentale selezionare e agire dove sappiamo di essere efficaci", ha detto l'assessore.

Per quel che riguarda il partenariato internazionale, si vorrebbe puntare su progetti di sviluppo locale, mentre nella cooperazione allo sviluppo le azioni si suddividono in quadro e micro. Le prime sono di più ampio respiro e puntano allo sviluppo locale, alla tutela delle risorse naturali e culturali, oltre che all'istruzione. Le azioni micro puntano alla salute e allo sradicamento della povertà estrema.

Il presidente Codega ha chiesto un forte gesto politico per aumentare le poste e arrivare almeno a 1 milione complessivo, per sostenere il lavoro di un mondo fatto di volontariato e di giovani che prestano il loro tempo per aiutare i meno fortunati, tornando poi nella nostra realtà con una nuova coscienza e valori più forti.

Dopo alcuni altri passaggi, il Programma ritornerà in Commissione per un ultimo parere.

Sull'immigrazione si è aperto un acceso dibattito di principio tra i consiglieri, che ha accompagnato il ripercorrere del Programma 2013 approvato lo scorso aprile.

L'assessore ha ricordato le azioni intraprese dalla Giunta presso il Governo, soprattutto la richiesta di non riaprire il CIE di Gradisca, ma di mettere a disposizione la struttura per i residenti del CARA (centri accoglienza richiedenti asilo) e la volontà di svolgere altre azioni d'integrazione dei richiedenti, come ad esempio lo svolgimento di lavori utili presso vari comuni. Importante anche alleggerire il peso dalla comunità di Gradisca d'Isonzo rinforzando il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). "Il Programma è da ritarare - ha detto Torrenti - in base alle esigenze che stanno cambiando di anno in anno".

L'assessore ha anche evidenziato come, a livello nazionale, il saldo economico delle politiche d'immigrazione sia positivo, un attivo di 1 miliardo e 400 milioni di tasse e oneri che lo Stato incassa dal lavoro degli immigrati, al netto delle spese. Per Torrenti l'immigrazione, nella giusta luce, è un investimento, una vera e propria necessità del sistema Italia, che si regge anche grazie alle giovani forze provenienti da altrove.

Vivaci gli interventi dei consiglieri. Per Stefano Pustetto (SEL) è opportuna una contrattazione a livello nazionale sulle politiche in questione. Giuseppe Sibau (AR), trova che l'impegno dei richiedenti asilo in lavori di utilità sia opportuno. Barbara Zilli (LN) ritiene che, esaurite le capacità d'accoglimento, sarebbe opportuno insegnare agli immigrati regolari dei mestieri che ne possano facilitare il ritorno nella terra d'origine. Per Roberto Novelli (FI), prioritario sia il bisogno nell'assegnazione dell'aiuto, senza distinzioni ma anche senza tralasciare i cittadini della regione in grandi difficoltà. Silvana Cremaschi (PD) vorrebbe che le politiche di protezione sociale riguardassero tutti quelli che, indistintamente, si trovano in regione. Armando Zecchinon (PD) ha evidenziato il bisogno di insegnanti che possano seguire i bimbi, figli di immigrati, nati qui. Rodolfo Ziberna (FI), ha evidenziato l'opportunità di stipulare nuovi patti con i Paesi da dove provengono gli immigrati irregolari, rendendone più facile il riconoscimento e rimpatrio, e di una più ampia rinegoziazione a livello europeo. Infine, il presidente Codega ha ribadito l'opportunità di maturazione sociale e umana, oltre che l'apporto che le comunità di immigrati danno alla nostra società.

Nel pomeriggio la Commissione ha svolto una nutrita serie di audizioni in merito al Programma sull'immigrazione, che è in fase di stesura.

(immagini tv)