VI Comm: Torrenti su cooperazione internazionale e immigrazione
(ACON) Trieste, 6 feb - ET - Sono in fase di predisposizione i
due Programmi, quello sulla cooperazione allo sviluppo e
partenariato internazionale e quello sull'immigrazione, che
l'assessore Gianni Torrenti ha illustrato e ripercorso insieme
alla VI Commissione consiliare, presidente Franco Codega (PD).
La Commissione ha così sentito la descrizione della bozza del
Programma di cooperazione per il triennio 2014-2017 dove, ha
spiegato Torrenti, si vogliono mantenere alcuni orientamenti
generali. Nel capitolo sul partenariato internazionale si punta
al sud est Europa, Serbia e Montenegro in primis, e il sud
America, zone d'interesse strategico per la Regione. Per la
cooperazione allo sviluppo si vuole agire in zone dove l'azione
possa essere efficace, possibilmente dando continuità alle azioni
già avviate.
In sostanza, la diminuzione è stata enorme. Dai complessivi oltre
2 milioni stanziati nel 2010, le poste su questi due capitoli
sono ora di 600.000 euro circa. Sulla cooperazione allo sviluppo
è stato quindi possibile finanziare solo 9 progetti, sui 70
presentati. "Le risorse sono molto inferiori a quelle del 2010,
quindi è fondamentale selezionare e agire dove sappiamo di essere
efficaci", ha detto l'assessore.
Per quel che riguarda il partenariato internazionale, si vorrebbe
puntare su progetti di sviluppo locale, mentre nella cooperazione
allo sviluppo le azioni si suddividono in quadro e micro. Le
prime sono di più ampio respiro e puntano allo sviluppo locale,
alla tutela delle risorse naturali e culturali, oltre che
all'istruzione. Le azioni micro puntano alla salute e allo
sradicamento della povertà estrema.
Il presidente Codega ha chiesto un forte gesto politico per
aumentare le poste e arrivare almeno a 1 milione complessivo, per
sostenere il lavoro di un mondo fatto di volontariato e di
giovani che prestano il loro tempo per aiutare i meno fortunati,
tornando poi nella nostra realtà con una nuova coscienza e valori
più forti.
Dopo alcuni altri passaggi, il Programma ritornerà in Commissione
per un ultimo parere.
Sull'immigrazione si è aperto un acceso dibattito di principio
tra i consiglieri, che ha accompagnato il ripercorrere del
Programma 2013 approvato lo scorso aprile.
L'assessore ha ricordato le azioni intraprese dalla Giunta presso
il Governo, soprattutto la richiesta di non riaprire il CIE di
Gradisca, ma di mettere a disposizione la struttura per i
residenti del CARA (centri accoglienza richiedenti asilo) e la
volontà di svolgere altre azioni d'integrazione dei richiedenti,
come ad esempio lo svolgimento di lavori utili presso vari
comuni. Importante anche alleggerire il peso dalla comunità di
Gradisca d'Isonzo rinforzando il sistema di protezione per
richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). "Il Programma è da
ritarare - ha detto Torrenti - in base alle esigenze che stanno
cambiando di anno in anno".
L'assessore ha anche evidenziato come, a livello nazionale, il
saldo economico delle politiche d'immigrazione sia positivo, un
attivo di 1 miliardo e 400 milioni di tasse e oneri che lo Stato
incassa dal lavoro degli immigrati, al netto delle spese. Per
Torrenti l'immigrazione, nella giusta luce, è un investimento,
una vera e propria necessità del sistema Italia, che si regge
anche grazie alle giovani forze provenienti da altrove.
Vivaci gli interventi dei consiglieri. Per Stefano Pustetto (SEL)
è opportuna una contrattazione a livello nazionale sulle
politiche in questione. Giuseppe Sibau (AR), trova che l'impegno
dei richiedenti asilo in lavori di utilità sia opportuno. Barbara
Zilli (LN) ritiene che, esaurite le capacità d'accoglimento,
sarebbe opportuno insegnare agli immigrati regolari dei mestieri
che ne possano facilitare il ritorno nella terra d'origine. Per
Roberto Novelli (FI), prioritario sia il bisogno
nell'assegnazione dell'aiuto, senza distinzioni ma anche senza
tralasciare i cittadini della regione in grandi difficoltà.
Silvana Cremaschi (PD) vorrebbe che le politiche di protezione
sociale riguardassero tutti quelli che, indistintamente, si
trovano in regione. Armando Zecchinon (PD) ha evidenziato il
bisogno di insegnanti che possano seguire i bimbi, figli di
immigrati, nati qui. Rodolfo Ziberna (FI), ha evidenziato
l'opportunità di stipulare nuovi patti con i Paesi da dove
provengono gli immigrati irregolari, rendendone più facile il
riconoscimento e rimpatrio, e di una più ampia rinegoziazione a
livello europeo. Infine, il presidente Codega ha ribadito
l'opportunità di maturazione sociale e umana, oltre che l'apporto
che le comunità di immigrati danno alla nostra società.
Nel pomeriggio la Commissione ha svolto una nutrita serie di
audizioni in merito al Programma sull'immigrazione, che è in fase
di stesura.
(immagini tv)