II Comm: visita al Distretto del mobile Livenza (PN)
(ACON) Pordenone, 10 feb - ET - Dopo la visita al Distretto
maniaghese, la II Commissione consiliare regionale, presidente
Alessio Gratton (SEL), aperta ai consiglieri eletti nella
circoscrizione di Pordenone, ha concluso lunedì sera la missione
conoscitiva nella Destra Tagliamento negli spazi del Distretto
del Mobile Livenza.
A incontrarne i vertici Renata Bagatin e Chiara Da Giau del PD,
Gino Gregoris (Citt), Elio De Anna (FI), Luca Ciriani (NCD) e
Cristian Sergo (M5S).
I numeri del Distretto sono stati presentati dal presidente Denis
De Marchi, che ha ricordato come il settore del mobile nella zona
di competenza - 19 Comuni tra le province di Pordenone e Treviso
- occupi 12.000 addetti. L'efficacia dell'azione del Distretto è
però limitata da più fattori. Si tratta della scarsa
disponibilità di mezzi, troppi adempimenti burocratici, scarsa
propensione delle aziende a interloquire con enti semipubblici,
scelte manageriali non sempre centrate. Per superare l'empasse,
De Marchi chiede chiarezza alla Regione sul destino dei
Distretti, nuovi vertici dinamici, un'aggregazione non solo
territoriale, ma anche di filiera. Chi fa mobili a Cormons, ad
esempio, ha interessi simili a chi li fa a Brugnera, ha spiegato
il presidente.
Dopo la breve introduzione, alla quale è seguita l'illustrazione
di vari strumenti di certificazione soprattutto ambientale dei
quali si sta avvalendo il Distretto, sono seguiti gli
approfondimenti da parte dei consiglieri.
Elio De Anna si è concentrato sull'azione di enti che si
sovrappongono, sul rapporto con la Camera di commercio, sul
marchio del Distretto, sull'opportunità di snellire qualche
procedura per aiutare le imprese che decidono di
internazionalizzare. Per l'ASDI, la questione del marchio è
superata perché irrealizzabile e scarsamente riconoscibile. Le
imprese faticano a rivolgersi alla Camera di commercio come ente
per un sostegno all'internazionalizzazione, mente il Distretto
solo ultimamente è riuscito a intessere utili reti d'impresa in
tal senso.
In risposta a Gregoris, l'ASDI ha anche ribadito la difficoltà
che si ha a interloquire con le aziende, a intessere utili
rapporti interpersonali, senza adeguati progetti e fondi per
sostenerli. La forma distrettuale è, nonostante tutto, ancora la
miglior forma per tentare di creare un'utile rete tra le aziende
e costruire una prospettiva.
In che modo intervenire, come aiutare la crescita della coscienza
d'impresa, come intervenire sulla morsa creditizia? È opportuno
pensare a una regia unica per aiutare le aziende ad attingere a
fondi europei? Queste le domande di Renata Bagatin. La risposta è
stata che solo la politica e la Regione possono in questo caso
agire, usando leve come Mediocredito e il potere di incanalare
forze, volontà e energie, rendendo più flessibili i contributi
per meglio seguire le fluttuazioni di mercato.
Chiara Da Giau ha evidenziato l'opportunità di incontrare
l'agenzia Ambiente Italia, che sta svolgendo una serie di
simulazioni su possibili norme di semplificazione.
Infine Luca Ciriani si è soffermato sull'ente Fiera di Pordenone,
ritenuto ancora un'importante vetrina per il settore, e
sull'utilità dello sviluppo di prodotti rispettosi dell'ambiente.
(immagini tv)