M5S: per Confidi e eco-bonus per le auto bisogna agire
(ACON) Trieste, 12 feb - COM/AB - "Siamo soddisfatti per
l'esito delle audizioni dei vertici di tutti i Confidi regionali,
che hanno confermato i dubbi che avevamo manifestato in Aula lo
scorso 20 dicembre: è assolutamente insufficiente intervenire
solo ed esclusivamente con un ulteriore stanziamento di fondi e
risorse per risolvere i problemi dei Consorzi di Garanzia e
Fidi".
Il consigliere regionale Cristian Sergo ribadisce la posizione
del MoVimento 5 Stelle su una questione che interessa
direttamente le attività produttive del Friuli Venezia Giulia.
"Apprezziamo la volontà emersa da più parti di voler
razionalizzare gli strumenti a disposizione, guardando non solo
alle criticità contingenti, ma pensando anche a una
programmazione di medio e lungo termine, che veda una regia forte
in questa riorganizzazione. Siamo convinti, infatti, che in
assenza di una regia e di una guida forte da parte della Regione,
ci ritroveremo a breve a fronteggiare gli stessi problemi -
aggiunge il portavoce M5S. Le piccole e medie imprese della
nostra regione non hanno tempo da perdere, necessitano di
risposte concrete e veloci".
"Non è possibile leggere lo sfogo del presidente di
Confartigianato Fvg Graziano Tilatti, il quale lamenta come, dopo
otto mesi dall'approvazione della legge anticrisi (con la quale
il Consiglio regionale - all'unanimità - ha stanzito 180 milioni
di euro in favore delle nostre aziende) e dopo l'approvazione del
regolamento avvenuta questo autunno, parte di quelle risorse
risultino ancora inutilizzate per le solite difficoltà
informatiche dovute al nuovo sistema gestionale. Allo stesso modo
- ribadisce Sergo - non è possibile che non ci sia ancora
chiarezza sui tre milioni di euro per l'eco-bonus, finalizzato a
far ripartire il mercato dell'automobile nella nostra Regione".
"I cittadini del Friuli Venezia Giulia che vogliano rottamare la
loro autovettura per prenderne una meno inquinante, utilizzando
l'eco-bonus, non lo possono ancora fare. Sembrerebbe infatti che,
come riportato dagli organi di stampa, il regolamento per la
concessione dell'eco-bonus si sia arenato e sia ancora in fase di
discussione. Vi è il pericolo che a usufruire dell'incentivo
regionale possano essere i veicoli con emissioni di co2 non
inferiori a 120g/km. Sarebbe un fatto gravissimo che andrebbe a
sconvolgere, totalmente, quelle che erano state le intenzioni del
Consiglio regionale", aggiunge la consigliera regionale Ilaria
Dal Zovo.
"Tale incertezza si ripercuote anche sui cittadini che a oggi non
sanno se il loro modello d'auto rientri da quelli per cui è
previsto il beneficio oppure no, anche qualora si volesse
inserire nel regolamento la dicitura inferiori o uguali a
120g/km. L'intento del Consiglio era di dare un contributo alle
famiglie (e di riflesso ai concessionari duramente colpiti dalla
crisi economica), ma soprattutto di contribuire a migliorare
l'ambiente nella convinzione che una migliore qualità dell'aria
non possa che giovare alla salute dei cittadini".
"Invece, qualora il regolamento venisse davvero approvato con la
dicitura non inferiore a 120g/km, per paradosso, a beneficiare
del contributo sarebbero persone che hanno scelto di acquistare
macchine più inquinanti, mentre invece cittadini più coscienziosi
- sottolinea la portavoce M5S con grande delusione - ne
rimarrebbero fuori e dovrebbero pure respirare aria più
inquinata".
"Non vogliamo che in Friuli Venezia Giulia venga riproposta una
situazione simile a quella nazionale, dove assistiamo alle
difficoltà di agire del Governo Letta che, a fronte di 429
provvedimenti approvati, ha dato attuazione solo a 45 norme -
sostiene Sergo. Abbiamo già visto come in Italia ci sia ormai
l'abitudine a fare grandi giri di parole per far sì che tutto
cambi, ma che in realtà non cambi nulla. L'immobilismo dimostrato
dal ministro Zanonato non deve essere preso d'esempio, anzi, va
criticato e contrastato, mettendo in campo strumenti non di
facciata ma efficaci, snelli ed efficienti che siano di vero
supporto alle nostre imprese".
"Una volta è colpa degli uffici, una volta è colpa di Insiel, una
volta è colpa della Giunta che non redige i regolamenti, una
volta è colpa delle banche che chiudono i rubinetti, ma qui a
chiudere, giorno dopo giorno, sono i nostri imprenditori. E la
responsabilità - conclude il portavoce M5S - è sempre di qualcun
altro".