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PD: Boem, norme antiburocrazia e Stati generali dell'edilizia

12.02.2014
16:13
(ACON) Trieste, 12 feb - COM/MPB - "Si parte dalla fondamentale condivisione con i rappresentanti delle categorie economiche per creare norme che non incrementino la burocrazia e siano anzi di supporto all'economia".

È la premessa del presidente della IV commissione, Vittorino Boem, a margine dell'audizione con le categorie economiche intervenute per analizzare due proposte di legge: la numero 28 riguardante la riqualificazione urbana e la valorizzazione del patrimonio edilizio, e la 19 che regolamenta la normativa di sicurezza nei lavori in quota.

"In entrambi i casi - commenta Boem - dobbiamo evitare che si introducano norme che appesantiscano e ingessino il sistema economico anziché incentivarlo".

Nel primo caso l'intento è di dare, attraverso la riqualificazione dei centri storici abbandonati o inagibili, nonché la riqualificazione delle aree produttive dismesse collocate in zone improprie, nuove opportunità al settore dell'edilizia per il rilancio dell'economia; nel secondo garantire la sicurezza negli interventi sui tetti degli edifici. Entrambi gli interventi inciderebbero sulle imprese del territorio e proprio per questo la IV Commissione ha convocato in audizione i rappresentanti delle categorie economiche.

In tema di edilizia, per quanto riguarda la legge 28, fa sapere Boem, "abbiamo maggiori perplessità non sull'obiettivo da raggiungere, ma sullo strumento proposto per raggiungerlo. Dobbiamo necessariamente favorire la sburocratizzazione dando così una risposta al comparto dell'edilizia. Ma questo non deve passare sulla testa dei sindaci e attraverso forme di deregolamentazione. Non si può derogare ai piani regolatori comunali come attualmente previsto dal testo proposto. Per questo, afferma Boem, sono assolutamente disponibile ad accogliere la proposta formulata dagli stati generali dell'edilizia e dall'Anci di lavorare in tempi contenuti, al massimo due mesi, per arrivare a una proposta condivisa per le modifiche alle normative esistenti e all'emanazione di nuove norme condivise".

In tema di sicurezza, "la norma è condivisibile, ma con la precisazione che gli interventi di messa in sicurezza sui tetti degli edifici dovranno riguardare le costruzioni da realizzare o quelle da sottoporre a ristrutturazione.

"È importante - chiarisce Boem - inserire tale previsione perché, in caso contrario, corriamo il rischio di introdurre ulteriori difficoltà burocratiche che appesantiscano anche economicamente imprese e utenti che devono fare interventi minori come l'installazione di pannelli fotovoltaici piuttosto che antenne".