PD: Boem, norme antiburocrazia e Stati generali dell'edilizia
(ACON) Trieste, 12 feb - COM/MPB - "Si parte dalla fondamentale
condivisione con i rappresentanti delle categorie economiche per
creare norme che non incrementino la burocrazia e siano anzi di
supporto all'economia".
È la premessa del presidente della IV commissione, Vittorino
Boem, a margine dell'audizione con le categorie economiche
intervenute per analizzare due proposte di legge: la numero 28
riguardante la riqualificazione urbana e la valorizzazione del
patrimonio edilizio, e la 19 che regolamenta la normativa di
sicurezza nei lavori in quota.
"In entrambi i casi - commenta Boem - dobbiamo evitare che si
introducano norme che appesantiscano e ingessino il sistema
economico anziché incentivarlo".
Nel primo caso l'intento è di dare, attraverso la
riqualificazione dei centri storici abbandonati o inagibili,
nonché la riqualificazione delle aree produttive dismesse
collocate in zone improprie, nuove opportunità al settore
dell'edilizia per il rilancio dell'economia; nel secondo
garantire la sicurezza negli interventi sui tetti degli edifici.
Entrambi gli interventi inciderebbero sulle imprese del
territorio e proprio per questo la IV Commissione ha convocato in
audizione i rappresentanti delle categorie economiche.
In tema di edilizia, per quanto riguarda la legge 28, fa sapere
Boem, "abbiamo maggiori perplessità non sull'obiettivo da
raggiungere, ma sullo strumento proposto per raggiungerlo.
Dobbiamo necessariamente favorire la sburocratizzazione dando
così una risposta al comparto dell'edilizia. Ma questo non deve
passare sulla testa dei sindaci e attraverso forme di
deregolamentazione. Non si può derogare ai piani regolatori
comunali come attualmente previsto dal testo proposto. Per
questo, afferma Boem, sono assolutamente disponibile ad
accogliere la proposta formulata dagli stati generali
dell'edilizia e dall'Anci di lavorare in tempi contenuti, al
massimo due mesi, per arrivare a una proposta condivisa per le
modifiche alle normative esistenti e all'emanazione di nuove
norme condivise".
In tema di sicurezza, "la norma è condivisibile, ma con la
precisazione che gli interventi di messa in sicurezza sui tetti
degli edifici dovranno riguardare le costruzioni da realizzare o
quelle da sottoporre a ristrutturazione.
"È importante - chiarisce Boem - inserire tale previsione perché,
in caso contrario, corriamo il rischio di introdurre ulteriori
difficoltà burocratiche che appesantiscano anche economicamente
imprese e utenti che devono fare interventi minori come
l'installazione di pannelli fotovoltaici piuttosto che antenne".