M5S: Ussai, dati epidemiologici vecchi sulla Ferriera di Servola
(ACON) Trieste, 17 feb - COM/AB - Anche a seguito delle decine
di interrogazioni, richieste di accesso agli atti e telefonate da
parte dei rappresentanti del MoVimento 5 Stelle in Parlamento,
Regione e Comune di Trieste, alla fine è stato reso pubblico lo
studio epidemiologico eseguito dall'Osservatorio ambiente e
salute FVG sullo stato di salute della popolazione residente nei
pressi della Ferriera.
"Pubblicazione che arriva con grave ritardo - commenta il
consigliere regionale Andrea Ussai - se si pensa che la prima
parte era stata presentata alla Commissione sanità del Consiglio
regionale praticamente un anno fa, il 21 febbraio 2013, e che
quella relativa all'area di Trieste avrebbe dovuto essere a
disposizione nell'aprile scorso".
"Inutile nascondere la grande rabbia per l'inutilità di questo
studio pagato dalla Regione - sostiene Ussai. L'Osservatorio non
ha fatto altro che confermare quanto già appurato negli anni '90,
cioè l'aumento complessivo del rischio di tumore del polmone
della zona urbana di Trieste, mentre risulta totalmente
inadeguato a descrivere lo stato attuale di salute della
popolazione residente in stretta prossimità dello stabilimento
siderurgico".
"Innanzitutto - spiega il portavoce M5S - non considera tutte le
cause non tumorali di malattia, ad esempio quelle che coinvolgono
il sistema circolatorio, apparato respiratorio e quello
digerente, dove lo studio "Sentieri" aveva evidenziato un eccesso
nella mortalità per entrambi i generi. Inoltre è già vecchio,
utile solamente per qualche testo di storia della medicina.
L'indagine dell'Osservatorio prende infatti in considerazione i
morti per tumore al polmone dal 1995 al 2007 e utilizza
indicatori che si riferiscono dall'esposizione a inquinanti che
possono essersi verificata ben prima dei decessi (in media 30-40
anni). Infine, non dice nulla sul rischio per la salute attuale o
su quello connesso all'esposizione dal 2007 a oggi, periodo in
cui si sono verificati ripetuti e documentati sforamenti ai
limiti di legge, con ben pochi provvedimenti presi dalla pubblica
amministrazione".
"Non ci consola affatto che nel passato il rischio di tumore al
polmone nei residenti entro 800 metri dalla Ferriera non sia
stato maggiore statisticamente rispetto l'area urbana di Trieste
dove, oltre alle emissioni industriali, giocano un ruolo
importante quelle portuali, il traffico veicolare e il
riscaldamento domestico. È sotto gli occhi di tutti - precisa
Ussai - che la situazione complessiva negli anni si sia sempre di
più deteriorata, fino a ritrovarci oggi con uno stabilimento
siderurgico obsoleto e incompatibile con un territorio
circostante densamente urbanizzato".
"A nostro avviso sarà importante continuare con la sorveglianza
epidemiologica, integrando lo studio attraverso una valutazione
del danno sanitario attuale e futuro, considerando l'inquinamento
recente e stimando le patologie evitabili, per giungere
urgentemente a normalizzare la situazione, per evitare - conclude
- pericoli gravi, immediati o differiti, per la salute dei
cittadini".