V Comm: audizione componenti nomina regionale in Paritetica
(ACON) Trieste, 18 feb - MPB - Audizione in V Commissione,
presieduta da Vincenzo Martines (PD), presenti il presidente del
Consiglio regionale Franco Iacop e l'assessore Gianni Torrenti,
dei componenti di nomina regionale della Commissione paritetica
Stato-Regione per le norme di attuazione dello Statuto di
autonomia del Friuli Venezia Giulia, in vista della stesura
definitiva del documento con le linee di indirizzo politico sul
quale la V Commissione sta lavorando a partire dalla traccia
elaborata dalla Giunta e che a loro sarà consegnato dopo
l'approvazione dell'Aula il prossimo 26 febbraio.
All'appuntamento sono intervenuti due dei tre componenti indicati
dalla Regione: Ivano Strizzolo, già parlamentare e consigliere
regionale e Daniele Galasso, già capogruppo Pdl in Consiglio
regionale; assente Leopoldo Coen, docente di diritto
amministrativo all'Università di Udine.
Sullo sfondo le preoccupazioni derivanti dal dibattito aperto a
livello nazionale sui rapporti tra Stato e Autonomie locali e sul
tema della specialità regionale; preoccupazioni rafforzate anche
dalle ultime sentenze della Corte costituzionale che prescindono
dal principio della concertazione.
A sottolinearlo sia il presidente Martines, facendo il punto sul
lavoro in corso e ricordando l'indicazione emersa dalla
precedente riunione della Commissione dell'opportunità di stilare
anche un documento politico - in forma di ordine del giorno -
come azione propria del Consiglio regionale su funzioni e
competenze nostre rispetto allo Stato, sia il presidente Iacop
che questo impegno ha raccolto e che, in veste di coordinatore
delle Assemblee legislative delle Regioni a Statuto speciale,
affronterà la questione specialità domani (19 febbraio) a Roma
nell'incontro con gli altri presidenti in vista della Conferenza
plenaria, il giorno successivo, delle Assemblee legislative.
In quella sede - ha spiegato Iacop - sarà affrontato il tema
della verifica responsabile del sistema delle autonomie speciali
come dimostrazione che l'autonomia rafforzata comporta migliore
gestione delle competenze, efficienza della spesa ed efficacia
dei risultati. Da questo punto di vista - ha aggiunto Iacop - il
Friuli Venezia Giulia, a fronte delle competenze assunte e del
livello di efficienza espresso, è un esempio virtuoso anche nei
confronti delle altre Regioni speciali.
La riflessione in sede di Conferenza, da cui in merito uscirà un
documento, potrà essere utile anche per l'impegno importante del
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia - ha insistito
Iacop - di affiancare alla mozione di indirizzo un ordine del
giorno che riaffermi come il mantenimento della specialità non è
un privilegio, ma una opportunità per l'intero sistema Paese.
E proprio condividendo le preoccupazioni evidenziate, Ivano
Strizzolo ha sottolineato l'importanza di lavorare insieme sul
piano politico, istituzionale e legislativo perchè non ci sia un
arretramento rispetto alle conquiste maturate negli anni, non
prevalgano neocentralismi dettati anche da esigenze finanziarie.
È maturo il tempo, anche in relazione alla nascita di un nuovo
Governo, per perseguire l'obiettivo di un nuovo Protocollo
d'intesa Stato-Regione, nel cui ambito si muova la Paritetica. E
fra gli indirizzi evidenziati, Strizzolo ha sottolineato quello
riguardante la dismissione dei beni demaniali.
Daniele Galasso, dichiarando la piena volontà di operare secondo
gli indirizzi della Regione, ha evidenziato però la fragilità
della situazione e ha rivendicato il diritto di capire dallo
Stato come la Regione debba concorrere alla perequazione
finanziaria, ponendo paletti chiari. Se la specialità è stata
vista in passato come un privilegio, non lo è più comunque, ha
chiarito Galasso analizzando settore per settore (dalle
autonomie locali, alla sanità fino all'urbanistica) le competenze
e concludendo che i sei decimi da noi trattenuti ormai valgono
meno della metà. Una specialità sbriciolata, ma da cui ripartire
facendo sì che, fermo restando che lo Statuto non si tocca, la
norma di attuazione sia oltre che applicativa anche integrativa
dello Statuto.
Un quadro dal quale ha preso il via il dibattito. Non solo in
merito alla bozza di indirizzi (su cui sono intervenuti Elena
Bianchi M5S, e Franco Codega PD), ma soprattutto sul tema del
contratto Stato-Regione, saltato in termini unilaterali - ha
detto Alessandro Colautti (NCD) sottolineando che la Paritetica
potrà essere luogo di negoziazione quando politicamente saranno
ripristinate le condizioni della specialità. Serve dunque un
mandato politico forte perchè sia ridefinito il contratto
Stato-Regione, e la sottolineatura in questo senso è venuta
anche da Riccardo Riccardi (FI) e da Luca Ciriani (NCD), con
l'auspico che la presidente della Regione Debora Serracchiani in
sede romana interpreti con forza i contenuti della specialità.
L'assessore Torrenti, raccogliendo l'indicazione, ha sottolineato
la necessità di riportare nel dibattito politico il tema, ormai
assente, del federalismo.
La Commissione prosegue i lavori di analisi della bozza anche nel
pomeriggio. Il testo sarà anche al centro dell'incontro che la
Commissione avrà con il presidente della Paritetica Riccardo
Illy, fissato per il 25 febbraio, giorno prima della seduta
d'Aula, e per quella data sarà pronto anche l'ordine del giorno
del Consiglio.
(immagini tv)