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V Comm: audizione componenti nomina regionale in Paritetica

18.02.2014
15:13
(ACON) Trieste, 18 feb - MPB - Audizione in V Commissione, presieduta da Vincenzo Martines (PD), presenti il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop e l'assessore Gianni Torrenti, dei componenti di nomina regionale della Commissione paritetica Stato-Regione per le norme di attuazione dello Statuto di autonomia del Friuli Venezia Giulia, in vista della stesura definitiva del documento con le linee di indirizzo politico sul quale la V Commissione sta lavorando a partire dalla traccia elaborata dalla Giunta e che a loro sarà consegnato dopo l'approvazione dell'Aula il prossimo 26 febbraio.

All'appuntamento sono intervenuti due dei tre componenti indicati dalla Regione: Ivano Strizzolo, già parlamentare e consigliere regionale e Daniele Galasso, già capogruppo Pdl in Consiglio regionale; assente Leopoldo Coen, docente di diritto amministrativo all'Università di Udine.

Sullo sfondo le preoccupazioni derivanti dal dibattito aperto a livello nazionale sui rapporti tra Stato e Autonomie locali e sul tema della specialità regionale; preoccupazioni rafforzate anche dalle ultime sentenze della Corte costituzionale che prescindono dal principio della concertazione.

A sottolinearlo sia il presidente Martines, facendo il punto sul lavoro in corso e ricordando l'indicazione emersa dalla precedente riunione della Commissione dell'opportunità di stilare anche un documento politico - in forma di ordine del giorno - come azione propria del Consiglio regionale su funzioni e competenze nostre rispetto allo Stato, sia il presidente Iacop che questo impegno ha raccolto e che, in veste di coordinatore delle Assemblee legislative delle Regioni a Statuto speciale, affronterà la questione specialità domani (19 febbraio) a Roma nell'incontro con gli altri presidenti in vista della Conferenza plenaria, il giorno successivo, delle Assemblee legislative.

In quella sede - ha spiegato Iacop - sarà affrontato il tema della verifica responsabile del sistema delle autonomie speciali come dimostrazione che l'autonomia rafforzata comporta migliore gestione delle competenze, efficienza della spesa ed efficacia dei risultati. Da questo punto di vista - ha aggiunto Iacop - il Friuli Venezia Giulia, a fronte delle competenze assunte e del livello di efficienza espresso, è un esempio virtuoso anche nei confronti delle altre Regioni speciali.

La riflessione in sede di Conferenza, da cui in merito uscirà un documento, potrà essere utile anche per l'impegno importante del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia - ha insistito Iacop - di affiancare alla mozione di indirizzo un ordine del giorno che riaffermi come il mantenimento della specialità non è un privilegio, ma una opportunità per l'intero sistema Paese. E proprio condividendo le preoccupazioni evidenziate, Ivano Strizzolo ha sottolineato l'importanza di lavorare insieme sul piano politico, istituzionale e legislativo perchè non ci sia un arretramento rispetto alle conquiste maturate negli anni, non prevalgano neocentralismi dettati anche da esigenze finanziarie. È maturo il tempo, anche in relazione alla nascita di un nuovo Governo, per perseguire l'obiettivo di un nuovo Protocollo d'intesa Stato-Regione, nel cui ambito si muova la Paritetica. E fra gli indirizzi evidenziati, Strizzolo ha sottolineato quello riguardante la dismissione dei beni demaniali.

Daniele Galasso, dichiarando la piena volontà di operare secondo gli indirizzi della Regione, ha evidenziato però la fragilità della situazione e ha rivendicato il diritto di capire dallo Stato come la Regione debba concorrere alla perequazione finanziaria, ponendo paletti chiari. Se la specialità è stata vista in passato come un privilegio, non lo è più comunque, ha chiarito Galasso analizzando settore per settore (dalle autonomie locali, alla sanità fino all'urbanistica) le competenze e concludendo che i sei decimi da noi trattenuti ormai valgono meno della metà. Una specialità sbriciolata, ma da cui ripartire facendo sì che, fermo restando che lo Statuto non si tocca, la norma di attuazione sia oltre che applicativa anche integrativa dello Statuto.

Un quadro dal quale ha preso il via il dibattito. Non solo in merito alla bozza di indirizzi (su cui sono intervenuti Elena Bianchi M5S, e Franco Codega PD), ma soprattutto sul tema del contratto Stato-Regione, saltato in termini unilaterali - ha detto Alessandro Colautti (NCD) sottolineando che la Paritetica potrà essere luogo di negoziazione quando politicamente saranno ripristinate le condizioni della specialità. Serve dunque un mandato politico forte perchè sia ridefinito il contratto Stato-Regione, e la sottolineatura in questo senso è venuta anche da Riccardo Riccardi (FI) e da Luca Ciriani (NCD), con l'auspico che la presidente della Regione Debora Serracchiani in sede romana interpreti con forza i contenuti della specialità.

L'assessore Torrenti, raccogliendo l'indicazione, ha sottolineato la necessità di riportare nel dibattito politico il tema, ormai assente, del federalismo.

La Commissione prosegue i lavori di analisi della bozza anche nel pomeriggio. Il testo sarà anche al centro dell'incontro che la Commissione avrà con il presidente della Paritetica Riccardo Illy, fissato per il 25 febbraio, giorno prima della seduta d'Aula, e per quella data sarà pronto anche l'ordine del giorno del Consiglio.

(immagini tv)