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Citt: extragettito a favore di imprese, turismo e occupazione

20.02.2014
16:07
(ACON) Trieste, 20 feb - COM/MPB - La I Commissione del Consiglio regionale ha iniziato ad affrontare la discussione sull'utilizzo dell'ultima tranche dell'extragettito derivante dal versamento straordinario di imposte nella nostra Regione da parte di una primaria impresa nazionale. Si trattava di una cifra pari a 180 milioni di euro che vennero destinati, in una prima fase e in parte (mese di agosto 2013) a finanziare i fondi di rotazione dei diversi settori economici (80 milioni di euro).

Questo per due motivi: il primo perché questi fondi, se adeguatamente finanziati, possono concretamente sostenere le imprese locali in un momento di reale difficoltà per l'accesso al credito; il secondo deriva dal fatto che questo tipo di impegno non avrebbe inciso sui vincoli derivanti dal Patto di stabilità, che limita fortemente la capacità di spesa delle pubbliche amministrazioni.

La cifra di extragettito a oggi rimanente è pari a 32 milioni di euro e in Commissione procede l'analisi della pluralità di proposte di destinazione di queste risorse tra diversi capitoli di spesa.

"La nostra forza politica - ha spiegato Pietro Paviotti, capogruppo in Consiglio regionale dei Cittadini - sostiene da sempre la necessità di individuare canali di finanziamento e investimento che favoriscano il raggiungimento di due principali obiettivi: il primo è la spendibilità quanto più immediata delle risorse pubbliche, evitando procedure lunghe e faticose; il secondo è il sostegno all'occupazione, attraverso l'aiuto alle imprese che si pongano obiettivi di innovazione e crescita, diventando così più solide e competitive.

"Per queste ragioni abbiamo proposto il rifinanziamento di alcune leggi regionali che avrebbe l'effetto di consentire lo scorrimento di graduatorie che l'Amministrazione regionale ha già approvato.

"Ci riferiamo - ha aggiunto Paviotti - in particolare a leggi regionali che avevano l'obiettivo di intervenire con contributi alle imprese operanti nelle aree in crisi del mobile e della sedia, finanziando progetti di innovazione e internazionalizzazione, nonché a una legge nel settore turistico finanziata solo parzialmente e relativa agli interventi di ristrutturazione delle strutture ricettive.

"Parliamo di 5 milioni di euro per le aree del mobile e della sedia che, aggiungendosi ai 4 milioni di euro già a disposizione, potrebbero soddisfare circa il 50% delle richieste avanzate. Nel settore turistico si prevede di investire un milione di euro che si aggiungerebbe, oltre che a fondi europei, alla cifra già prevista di 1,9 milioni, giungendo anche in questo caso a poter soddisfare circa il 50% delle richieste.

"Si tratta - ha concluso Paviotti - di domande già presentate e già valutate e le risorse concesse sarebbero perciò immediatamente spendibili: per non rimanere un semplice slogan, la sburocratizzazione passa necessariamente anche dalle decisioni legislative e i Cittadini sapranno essere concretamente protagonisti di questo cambiamento".