M5S: Bianchi, perplessità su collegamento Pontebba-Pramollo
(ACON) Trieste, 20 feb - COM/AB - "Dopo aver approfondito tutta
la documentazione, non possiamo che manifestare la nostra
perplessità sul project financing relativo alla progettazione,
realizzazione e gestione dell'impianto di collegamento a fune tra
Pontebba e il comprensorio sciistico di Pramollo-Nassfeld. Non
capiamo cosa abbia spinto la Giunta Serracchiani ad approvare la
delibera che riconosce il carattere di pubblico interesse di
questo progetto che, oltre a trascinarsi da anni, aumenta
progressivamente di valore".
La capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Elena
Bianchi giudica negativamente quella che sembra essere la solita
operazione politico elettorale bipartisan. Operazione oggetto di
una interrogazione M5S rivolta alla Giunta regionale.
"Si tratta di un project financing di 80 milioni di euro che
presenta diverse criticità come, ad esempio, il vincolo sulla
messa a disposizione di 600 posti letto il cui costo non è
compreso nell'importo complessivo del progetto - spiega Elena
Bianchi. La ditta individuata, inoltre, risulta essere l'unica
impresa in grado di aggiudicarsi la realizzazione e la gestione
dell'impianto di collegamento, non essendoci altre aziende in
possesso dei requisiti necessari".
"Quanti cappuccini dovranno essere consumati al bar della
stazione prima di rientrare da questo investimento maestoso? - si
chiede la portavoce M5S. È grave illudere i cittadini di
Pontebba, ventilando un ipotetico sviluppo economico che in
realtà si trasformerà unicamente in uno scempio ambientale.
"La domanda che dobbiamo porci è questa: a chi giova tutto
questo? Non certo al centro carnico, che finirà per raccogliere
le briciole di questo investimento di 80 milioni di euro in
project financing. Attraverso una fune Pontebba vedrà, infatti,
finire tutte queste risorse in Austria, con la Carinzia che, a
quanto ci risulta, non ha ancora deliberato sul suo impegno
finanziario e con la Regione FVG che, invece, alla fine spenderà
più di 40 milioni di euro".
"I cittadini chiedono impegni concreti per lo sviluppo turistico
della Valcanale e investimenti con ricadute certe per un
territorio dove mancano ancora molti servizi essenziali, anche
per affrontare le emergenze come è accaduto negli ultimi giorni.
Non si possono prendere lucciole per lanterne - conclude Elena
Bianchi. Le risorse previste per questo project financing devono
essere destinate alla conservazione idro-geologica della montagna
e ad altre iniziative di promozione turistica".