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NCD: Ciriani, se le banche usciranno da Friulia la colpa è di Illy

20.02.2014
18:22
(ACON) Trieste, 20 feb - COM/AB - "Se ora c'è il rischio che le banche utilizzino la clausola di salvaguardia per uscire da Friulia lo dobbiamo solo a Illy e a qual patto scellerato che fece quando era governatore costituendo la Holding di Friulia e che noi criticammo già allora indicando le conseguenze che ora, purtroppo, si stanno verificando".

Ad intervenire è il consigliere regionale di centrodestra Luca Ciriani.

"Stiamo pagando gli errori Illy - ribadisce Ciriani - che volle attribuire a Friulia, inseguendo sogni di grandeur finanziaria, finalità principalmente speculative, distogliendola da quello che era il suo DNA, ovvero essere un'agenzia al fianco delle PMI della regione capace di aiutare, consigliare e di condividere anche momenti di crisi".

"Ora le banche - continua Ciriani - attirate da Illy in Friulia in forza di un piano di remunerazione spropositato e impossibile da realizzare, possono esercitare l'opzione di uscita prevista dai patti parasociali, trasformando le azioni di Friulia in azioni di Autovie Venete, molto più allettanti, con tutte le conseguenze che ne deriveranno. Al di la dell'immoralità degli istituti di credito che partecipano quando c'è da prendere soldi e scappano nei momenti difficili, l'esercizio di tale opzione rischia di creare tensioni sulla struttura e sulla governance di Autovie Venete, che vedrà diminuire le quote di controllo della Regione FVG a favore delle banche".

"Invito Illy e Marescotti a rileggere le decine di dichiarazioni che facemmo in quegli anni proprio paventando questo rischio, ma fummo inascoltati. Bene invece ha fatto il centro destra a invertire questa deriva riportando Friulia a fare il mestiere per cui è nata; e bene farebbe anche la presidente Serracchiani a esercitare un freno alla voglia delle banche di defilarsi anziché minimizzare."