FI: Riccardi, unità di crisi per emergenza occupazionale
(ACON) Trieste, 24 feb - COM/AB - "La situazione economica e
occupazionale che stiamo attraversando è di estrema emergenza,
come dimostrano i molti tavoli aperti che testimoniano una
pericolosa incertezza per il futuro di migliaia di lavoratori.
Per questo la risposta della Regione, per fronteggiare con
efficacia gli effetti di questo cataclisma che mina la coesione
sociale del nostro territorio, deve essere rapida e incisiva. Ma
soprattutto deve garantire un'integrazione fra tutte le funzioni
e le competenze che le istituzioni possono mettere in campo. Per
attuare questo c'è la necessità di istituire un'unità di crisi:
una struttura snella, coordinata dalla presidente e costituita
dagli assessori competenti nei campi del lavoro, delle finanze e
delle attività produttive. A questi si dovrebbero affiancare due
esponenti delle parti sociali e un delegato di Friulia. In questo
modo si potrebbe operare, non solo attraverso una costante azione
sulle crisi insistenti in Friuli Venezia Giulia, ma anche con un
monitoraggio su tutte quelle aziende che sono a rischio di
collasso e che possono diventare nuove situazioni di emergenza
occupazionale".
Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale,
Riccardo Riccardi, sintetizza la mozione che chiede alla
presidente Serracchiani l'istituzione di un'unità di crisi
regionale per affrontare l'emergenza occupazionale che si sta
abbattendo sul Friuli Venezia Giulia. Nel documento si fa
riferimento non solo alle grandi aziende, ma anche alle piccole e
medie imprese, i cui lavoratori non sono tutelati dagli
ammortizzatori sociali ordinari.
"Bisogna tenere conto - riporta la mozione sottoscritta dal
capogruppo di Forza Italia - che la crisi ha colpito non solo le
grandi aziende, ma anche tutto quel tessuto produttivo composto
dalla piccola e media impresa e dall'artigianato. Queste realtà
necessitano di un sostegno straordinario in caso di sospensione o
di chiusura dell'attività, in virtù del fatto che lo strumento
della cassa in deroga ha ormai un finanziamento insufficiente
rispetto alle necessità del territorio".
"Mi pare evidente - sottolinea ancora Riccardi - che questa unità
di crisi non è, né può esserlo in alcun modo, un doppione di
qualcosa che esiste già. Il tavolo regionale di concertazione,
infatti, oltre a rappresentare un organismo pletorico, ha una
funzione per lo più consultiva. Nulla a che vedere con
l'operatività necessaria per affrontare le crisi".
"Proprio il tavolo di concertazione potrebbe nominare i due
rappresentanti delle parti sociali previsti nell'unità di crisi:
quello delle associazioni datoriali e quello dei sindacati, in
modo tale da costituire una struttura snella, ma comunque
rappresentativa".
"Fondamentale poi - afferma ancora Riccardi - è la presenza di
Friulia, in quanto soggetto erogatore di credito alle aziende
che, proprio in virtù della sua natura pubblica e non
privatistica, deve occupare un ruolo in prima linea per
affrontare le crisi industriali del territorio".
"Per questi motivi - sottolinea Riccardi nella mozione - si
chiede alla presidente Serracchiani l'istituzione di un'unità di
crisi permanente per affrontare in maniera sinergica, rapida ed
efficace le crisi occupazionali, garantendo anche una costante
azione di monitoraggio delle stesse e di tutte quelle situazioni
potenzialmente a rischio di ridimensionamento o di chiusura
dell'attività produttiva".