CR: mozione linee indirizzo politico a componente FVG Paritetica (3)
(ACON) Trieste, 27 feb - MPB - La mozione contenente le linee
di indirizzo politico alla componente regionale della Commissione
paritetica Stato/Regione, dopo l'iter in V Commissione allargata
ai presidenti di tutti i Gruppi consiliari, è stata illustrata
all'Aula dal presidente della V, Vincenzo Martines (PD), che per
primo la firma assieme a Cristiano Shaurli (PD), Riccardo
Riccardi (FI), Alessandro Colautti (NDC), Roberto Revelant (AR),
Pietro Paviotti ed Emiliano Edera (Citt), Giulio Lauri (SEL),
Mara Piccin (LN), Elena Bianchi (M5S); una mancante la firma di
Renzo Tondo, del gruppo Misto, in questi giorni assente.
Nel presentare i contenuti, Martines ha messo in evidenza gli
aspetti generali e ha sottolineato che "il dibattito sviluppato
intorno al tema della Paritetica si è spinto oltre, è stato ampio
e convergente, per un impegno reciproco, data la stagione di
riforme che stiamo vivendo".
Un documento - ha spiegato Martines - presentato a larghissima
maggioranza al quale si sono aggiunti, come parte integrante,
due ordini del giorno di natura squisitamente politica: il primo
dibattuto all'interno della V Commissione e condiviso; il secondo
di recepimento dei contenuti del documento dell'Assemblena
plenaria della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali e
delle Province autonome, (stilato a Roma lo scorso 20 febbraio),
con il quale ribadiscono la necessità delle riforme mantenendo
come base il regionalismo.
"Due ordini del giorno politici - ha insistito Martines - che
fanno parte integrante del ragionamento sviluppato. Il contesto
impone un approfondimento sulla specialità e sulle riforme di
Titolo V, Senato, regionalismo e sussidiarietà, tenedoci legati
ai principi europei che tengono insieme centro e periferia:
principi di cui non si può fare a meno".
Tornando ai contenuti del documento di indirizzo, Martines ha
sottolineato come la stesura adottata sia un po' diversa rispetto
al passato.
"Oltre a essere recepite le indicazioni tecniche fornite dalla
Giunta - ha detto ancora Martines - abbiamo voluto indicare in
tre punti i capisaldi prioritari - le relazioni tra il Consiglio
regionale e la componente regionale della Commissione paritetica;
le relazioni finanziarie Stato/Regione; le relazioni con l'Unione
europea e internazionali - sottintendendo una rivisitazione
dell'accordo statutario tra Stato e Regione 'mettendo le carte
sul tavolo'. Questa espressione è una delle formule pronunciate
in Commissione per chiarire in cosa consiste, e può consistere,
la specialità anche in termini di risparmio per lo Stato.
"È necessario che in Italia si comprenda il significato del
regionalsimo quale caposaldo della relazione tra centro e
periferia: sì a una rivistazione, ma non abbandonandolo.
"Mi rivolgo alla presidente Serracchiani dicendo che - ha
aggiunto - ti consegnamo una mozione e due ordini del giorno
perchè il Friuli Venezia Giulia possa esercitare un ruolo di
primo piano e non venga mortificato il regionalismo e la
sussidiarità.
"Non vogliamo difendere posizioni di rendita, ma essere
protagonisti di questa stagione di indifferibili riforme senza
rinunciare ai principi europei - ha avvertito Martines ricordando
l'affermazione del presidente del Consiglio Renzi nel discorso ai
rami del Parlamento, circa il cambiamento di clima verso le
Regioni.
"Riteniamo perciò - ha concluso il presidente della V Commissione
- che il Friuli Venezia Giulia debba essere il capofila di una
necessaria riforma. In merito abbiamo molte cose da dire".
(immagini tv)
(segue)