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CR: mozione linee indirizzo politico a componente FVG Paritetica (3)

27.02.2014
12:50
(ACON) Trieste, 27 feb - MPB - La mozione contenente le linee di indirizzo politico alla componente regionale della Commissione paritetica Stato/Regione, dopo l'iter in V Commissione allargata ai presidenti di tutti i Gruppi consiliari, è stata illustrata all'Aula dal presidente della V, Vincenzo Martines (PD), che per primo la firma assieme a Cristiano Shaurli (PD), Riccardo Riccardi (FI), Alessandro Colautti (NDC), Roberto Revelant (AR), Pietro Paviotti ed Emiliano Edera (Citt), Giulio Lauri (SEL), Mara Piccin (LN), Elena Bianchi (M5S); una mancante la firma di Renzo Tondo, del gruppo Misto, in questi giorni assente.

Nel presentare i contenuti, Martines ha messo in evidenza gli aspetti generali e ha sottolineato che "il dibattito sviluppato intorno al tema della Paritetica si è spinto oltre, è stato ampio e convergente, per un impegno reciproco, data la stagione di riforme che stiamo vivendo".

Un documento - ha spiegato Martines - presentato a larghissima maggioranza al quale si sono aggiunti, come parte integrante, due ordini del giorno di natura squisitamente politica: il primo dibattuto all'interno della V Commissione e condiviso; il secondo di recepimento dei contenuti del documento dell'Assemblena plenaria della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali e delle Province autonome, (stilato a Roma lo scorso 20 febbraio), con il quale ribadiscono la necessità delle riforme mantenendo come base il regionalismo.

"Due ordini del giorno politici - ha insistito Martines - che fanno parte integrante del ragionamento sviluppato. Il contesto impone un approfondimento sulla specialità e sulle riforme di Titolo V, Senato, regionalismo e sussidiarietà, tenedoci legati ai principi europei che tengono insieme centro e periferia: principi di cui non si può fare a meno".

Tornando ai contenuti del documento di indirizzo, Martines ha sottolineato come la stesura adottata sia un po' diversa rispetto al passato.

"Oltre a essere recepite le indicazioni tecniche fornite dalla Giunta - ha detto ancora Martines - abbiamo voluto indicare in tre punti i capisaldi prioritari - le relazioni tra il Consiglio regionale e la componente regionale della Commissione paritetica; le relazioni finanziarie Stato/Regione; le relazioni con l'Unione europea e internazionali - sottintendendo una rivisitazione dell'accordo statutario tra Stato e Regione 'mettendo le carte sul tavolo'. Questa espressione è una delle formule pronunciate in Commissione per chiarire in cosa consiste, e può consistere, la specialità anche in termini di risparmio per lo Stato.

"È necessario che in Italia si comprenda il significato del regionalsimo quale caposaldo della relazione tra centro e periferia: sì a una rivistazione, ma non abbandonandolo.

"Mi rivolgo alla presidente Serracchiani dicendo che - ha aggiunto - ti consegnamo una mozione e due ordini del giorno perchè il Friuli Venezia Giulia possa esercitare un ruolo di primo piano e non venga mortificato il regionalismo e la sussidiarità.

"Non vogliamo difendere posizioni di rendita, ma essere protagonisti di questa stagione di indifferibili riforme senza rinunciare ai principi europei - ha avvertito Martines ricordando l'affermazione del presidente del Consiglio Renzi nel discorso ai rami del Parlamento, circa il cambiamento di clima verso le Regioni.

"Riteniamo perciò - ha concluso il presidente della V Commissione - che il Friuli Venezia Giulia debba essere il capofila di una necessaria riforma. In merito abbiamo molte cose da dire".

(immagini tv)

(segue)