CR: accolto secondo odg su mozione Paritetica, fine lavori (8)
(ACON) Trieste, 27 feb - MPB - Accolto favorevolmente
dall'Aula, con la sola astensione dei cinque consiglieri del
Movimento 5 Stelle, anche il secondo ordine del giorno collegato
alla mozione, il quale condivide il "contributo sulle riforme
istituzionali" approvato dalla Conferenza dei presidenti delle
Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome
nell'Assemblea plenaria del 20 febbraio scorso.
Il Consiglio regionale ha approvato questo documento "ritenendo
necessario partecipare al processo di riforma del sistema Paese e
della forma di Stato insieme con le altre Regioni a statuto
speciale, le Regioni ordinarie, le Province autonome e gli altri
soggetti costitutivi della Repubblica e contribuire al dibattito
politico sulle riforme istituzionali per sostenere i valori
dell'autonomia e del decentramento, nell'ambito di un federalismo
solidale e responsabile, nell'interesse del sistema Paese".
Un documento che rafforza quanto già affermato con il primo odg,
ponendo l'accento sul progetto di federalismo responsabile e
cooperativo, sui valori dell'autonomia e del decentramento, sulla
necessità di rilanciare il ruolo delle regioni e dei Comuni e di
ridefinire coerentemente l'organizzazione dell'amministrazione
dello Stato.
L'intenzione della Conferenza dei presidenti - si dice nel
documento che dovrà essere adottato da tutti i Consigli
regionali - è di fornire materiali di confronto e valutazione per
ben impostare un'azione di collaborazione tra Regioni ordinarie,
Regioni a statuto speciale e Province autonome, nel pieno
rispetto - viene sottolineato - delle garanzie costituzionali e
di consolidamento del sistema regionale. L'obiettivo di
avvicinamento tra questi modelli istituzionali non implica la
messa in discussione della maggior autonomia di cui godono
Regioni speciali e Province autonome; per la Conferenza, il grado
di differenziazione di cui godono le specialità, quanto a potestà
legislativa e amministrativa, potrà essere utile all'interno di
un sistema regionale rinnovato perchè in grado di costituire uno
stimolo comune alle gestioni più efficienti.
In esso si affronta la riforma costituzionale, con posizione
favorevole al superamento del bicameralismo paritario e perfetto
con l'istituzione del Senato delle Regioni e delle Autonomie; la
competenza legislativa; la riorganizzazione dei livelli
territoriali di governo.
Prima della votazione, che ha concluso i lavori dell'Assemblea,
il presidente della V Commissione Vincenzo Martines ha anticipato
l'intenzione di invitare i parlamentari della regione per una
riflessione su questi temi.
(fine)