CR: unanimità primo odg collegato a mozione Paritetica (7)
(ACON) Trieste, 27 feb - MPB - Con l'ordine del giorno siglato
dai capigruppo di PD-Shaurli, SEL-Lauri, LN-Piccin, M5V-Bianchi,
FI-Riccardi, AR-Dipiazza, NDC-Colautti, Cittadini-Paviotti e
Gruppo Misto-Tondo, e votato all'unanimità dall'Aula, il
Consiglio regionale "impegna la presidente della Regione a
tutelare e rafforzare la specialità regionale in quanto uno degli
elementi costitutivi della Repubblica e matrice dell'autonomia
solidale, della responsabilità, dell'adeguatezza, del federalismo
cooperativo e della sussidiarietà orizzontale e verticale, per
l'efficace attuazione delle politiche pubbliche".
È questo il primo di sette punti in cui si articola l'impegno
affidato dall'Aula alla presidente Serracchiani, a partire da una
serie di considerazioni in premessa, innanzitutto l'attualità
della revisione del Titolo V della Costituzione nel dibattito
politico e la necessità di riprendere il progetto di federalismo
responsabile e cooperativo rafforzando i valori della
sussidiarietà, dell'autonomia e del decentramento, rilanciando il
ruolo di Regioni e Comuni e di chi li governa in quanto soggetti
titolati a rispondere adeguatamente alle esigenze dei cittadini e
in grado, soprattutto, di rappresentarle. Ma anche, allo stesso
tempo, ridefinendo l'organizzazione dell'amministrazione dello
Stato, alleggerendo i ministeri e le rispettive burocrazie, in
attuazione di un autentico federalismo.
Il documento evidenzia inoltre che dall'esercizio dell'autonomia
derivano azioni responsabili nella gestione della finanza
pubblica regionale, con effetti positivi sui dati aggregati del
bilancio dello Stato. Questo modello istituzionale derivante da
norme di rango costituzionale - si osserva - non costituisce un
privilegio bensì il riconoscimento di esclusive specificità
storiche, culturali, etnolingustiche e geografiche, e si traduce
nella concreta applicazione dei principi di sussidiarietà e di
tutela delle minoranze che sono parte essenziale delle politiche
dell'Unione europea.
Da qui gli altri impegni per la presidente della Giunta.
Inanzitutto ad attivarsi per una nuova regolazione delle
relazioni finanziarie tra Stato e Regione che si fondi su
principi e norme di rango costituzionale che mettano al riparo
la specialità da interventi di carattere ordinario o emergenziale
e offrano certezza e adeguatezza di risorse.
Inoltre, ad attivarsi per trasformare il modello consultivo
previsto dallo Statuto regionale nei rapporti Stato-Regione in
modello concertativo, ampliandone i confini con riferimento a
ulteriori materie di diretto interesse della Regione.
Altri punti: dare urgente avvio con il Governo statale a una
verifica quantitativa delle risorse, ai valori attuali,
trasferite dallo Stato per il pieno ed esclusivo esercizio delle
funzioni e della produzione dei servizi da parte della Regione.
Promuovere la sottoscrizione di un nuovo protocollo d'intesa tra
Stato e Regione per la ridefinizione dei reciproci impegni di
natura finanziaria.
Attivarsi per rendere operative le forme di fiscalità di sviluppo
(il riferimento è all'articolo 51 della legge di stabiiltà 2011)
in modo da rendere attrattivo il territorio regionale per il
mantenimento delle imprese già presenti, per l'insediamento di
nuove imprese e per il trasferimento di imprese già localizzate
in altri territori, in modo da rendere competitivo il Friuli
Venezia Giulia nei confronti dei sistemi esteri confinanti che
oggi si caratterizzano per vantaggi competitivi superiori.
Infine, verificare con lo Stato la possibilità di riservare alla
Regione la titolarità e la gestione in via esclusiva e autonoma
di specifici settori delle politiche socio-economiche per attuare
la programmazione economico-finanziaria dello Stato.
(segue)