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CR: unanimità primo odg collegato a mozione Paritetica (7)

27.02.2014
17:22
(ACON) Trieste, 27 feb - MPB - Con l'ordine del giorno siglato dai capigruppo di PD-Shaurli, SEL-Lauri, LN-Piccin, M5V-Bianchi, FI-Riccardi, AR-Dipiazza, NDC-Colautti, Cittadini-Paviotti e Gruppo Misto-Tondo, e votato all'unanimità dall'Aula, il Consiglio regionale "impegna la presidente della Regione a tutelare e rafforzare la specialità regionale in quanto uno degli elementi costitutivi della Repubblica e matrice dell'autonomia solidale, della responsabilità, dell'adeguatezza, del federalismo cooperativo e della sussidiarietà orizzontale e verticale, per l'efficace attuazione delle politiche pubbliche".

È questo il primo di sette punti in cui si articola l'impegno affidato dall'Aula alla presidente Serracchiani, a partire da una serie di considerazioni in premessa, innanzitutto l'attualità della revisione del Titolo V della Costituzione nel dibattito politico e la necessità di riprendere il progetto di federalismo responsabile e cooperativo rafforzando i valori della sussidiarietà, dell'autonomia e del decentramento, rilanciando il ruolo di Regioni e Comuni e di chi li governa in quanto soggetti titolati a rispondere adeguatamente alle esigenze dei cittadini e in grado, soprattutto, di rappresentarle. Ma anche, allo stesso tempo, ridefinendo l'organizzazione dell'amministrazione dello Stato, alleggerendo i ministeri e le rispettive burocrazie, in attuazione di un autentico federalismo.

Il documento evidenzia inoltre che dall'esercizio dell'autonomia derivano azioni responsabili nella gestione della finanza pubblica regionale, con effetti positivi sui dati aggregati del bilancio dello Stato. Questo modello istituzionale derivante da norme di rango costituzionale - si osserva - non costituisce un privilegio bensì il riconoscimento di esclusive specificità storiche, culturali, etnolingustiche e geografiche, e si traduce nella concreta applicazione dei principi di sussidiarietà e di tutela delle minoranze che sono parte essenziale delle politiche dell'Unione europea.

Da qui gli altri impegni per la presidente della Giunta.

Inanzitutto ad attivarsi per una nuova regolazione delle relazioni finanziarie tra Stato e Regione che si fondi su principi e norme di rango costituzionale che mettano al riparo la specialità da interventi di carattere ordinario o emergenziale e offrano certezza e adeguatezza di risorse.

Inoltre, ad attivarsi per trasformare il modello consultivo previsto dallo Statuto regionale nei rapporti Stato-Regione in modello concertativo, ampliandone i confini con riferimento a ulteriori materie di diretto interesse della Regione.

Altri punti: dare urgente avvio con il Governo statale a una verifica quantitativa delle risorse, ai valori attuali, trasferite dallo Stato per il pieno ed esclusivo esercizio delle funzioni e della produzione dei servizi da parte della Regione. Promuovere la sottoscrizione di un nuovo protocollo d'intesa tra Stato e Regione per la ridefinizione dei reciproci impegni di natura finanziaria. Attivarsi per rendere operative le forme di fiscalità di sviluppo (il riferimento è all'articolo 51 della legge di stabiiltà 2011) in modo da rendere attrattivo il territorio regionale per il mantenimento delle imprese già presenti, per l'insediamento di nuove imprese e per il trasferimento di imprese già localizzate in altri territori, in modo da rendere competitivo il Friuli Venezia Giulia nei confronti dei sistemi esteri confinanti che oggi si caratterizzano per vantaggi competitivi superiori. Infine, verificare con lo Stato la possibilità di riservare alla Regione la titolarità e la gestione in via esclusiva e autonoma di specifici settori delle politiche socio-economiche per attuare la programmazione economico-finanziaria dello Stato.

(segue)