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M5S: Bianchi, autonomia serva a gestire bene interessi cittadini

27.02.2014
18:01
(ACON) Trieste, 27 feb - COM/AB - Sul dibattito relativo alla mozione su specialità e Commissione paritetica, questo l'interevento di Elena Bianchi, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale.

"Negli ambienti lontani dal contatto diretto con le istituzioni ricorre spesso la domanda se oggi, nel XXI secolo, abbia ancora senso parlare di specialità della nostra Regione. Come ci ha ricordato chi ha letto gli atti del costituente quando si è preoccupato di garantire questa peculiarità, il motivo principale era dato dalla presenza delle minoranze linguistiche, nello specifico di quel tempo, la lingua slovena a cui poi si sono affiancate anche il tedesco e il friulano. Subito dopo seguiva l'aspetto di confine, al tempo ancora incerto, ma in ogni caso potenzialmente problematico.

"Sono passati 50 anni, abbiamo cambiato addirittura secolo, sicuramente il contesto è completamente diverso ma, se analizziamo i motivi fondamentali, vediamo che le condizioni sussistono ancora, semmai rafforzate: la minoranza linguistica slovena è tuttora presente e, come già detto, si sono specificate anche quella friulana e quella tedesca, in qualche modo ancora più fragili e richiedenti tutela perché in passato trascurate. La cortina di ferro non esiste più, ma le nazioni esistono ancora e ora il panorama vicinale si è ancor più allargato e gode di interventi più intensi da parte dell'Unione europea per supportarne lo sviluppo.

"Allora penso a come sarebbe questa Regione senza la sua specialità, che mi piace chiamare con il suo vero nome: autonomia. Una provincia distante, poco rumorosa, industriosa, sicuramente incidente sulle sorti dell'andamento dello Stato, ma in che misura? Certo, probabilmente il livello dei servizi, gestiti direttamente dallo Stato potrebbe rimanere decente, occasioni di sviluppo non mancherebbero, ma le opportunità disponibili a breve distanza favorite anche dalla sostanziale mancanza di confini nazionali, temo porterebbero in breve tempo ad avvantaggiare i nostri vicini più organizzati e accoglienti procurando danno erariale alla nazione nell'accezione da ultime interpretazioni della Corte dei conti.

"Negli anni la nostra regione ha saputo dimostrare la fiducia accordata gestendo in modo esemplare situazioni anche emergenziali che ci hanno colpito, anche se ci sembra che negli ultimi decenni si sia ceduto un po' troppo alla moda prevalente a livello nazionale preferendo puntare al privilegio piuttosto che al primato organizzativo funzionale.

"Ce ne siamo accorti durante i lavori di questi primi mesi, quante volte abbiamo deliberato finora, anche all'unanimità, su temi che riteniamo importanti, fondamentali e urgenti, impegnando la Giunta a perorare presso il Governo o il Parlamento temi a noi interdetti? Quante volte abbiamo detto che vorremmo essere una regione OGM free, che nel nostro territorio non sentiremo più parlare di alta velocità, che gli elettrodotti devono essere interrati, che i negozi la domenica vanno chiusi, che le nostre Tv locali non devono esser danneggiate da provvedimenti ministeriali.

"Ecco allora che per noi è importante sottolineare come l'autonomia regionale vada difesa, ma che debba essere un'occasione per dimostrare che gestire bene l'interesse dei cittadini è possibile, realizzabile e un modo per essere modello virtuoso da estendere al resto del territorio nazionale.

"Ci auguriamo che la presidente possa mettere a frutto la sua posizione a livello nazionale per far sì che questo si verifichi. Noi vigileremo ed agiremo per il raggiungimento della virtuosità".