M5S: Bianchi, autonomia serva a gestire bene interessi cittadini
(ACON) Trieste, 27 feb - COM/AB - Sul dibattito relativo alla
mozione su specialità e Commissione paritetica, questo
l'interevento di Elena Bianchi, capogruppo del MoVimento 5 Stelle
in Consiglio regionale.
"Negli ambienti lontani dal contatto diretto con le istituzioni
ricorre spesso la domanda se oggi, nel XXI secolo, abbia ancora
senso parlare di specialità della nostra Regione. Come ci ha
ricordato chi ha letto gli atti del costituente quando si è
preoccupato di garantire questa peculiarità, il motivo principale
era dato dalla presenza delle minoranze linguistiche, nello
specifico di quel tempo, la lingua slovena a cui poi si sono
affiancate anche il tedesco e il friulano. Subito dopo seguiva
l'aspetto di confine, al tempo ancora incerto, ma in ogni caso
potenzialmente problematico.
"Sono passati 50 anni, abbiamo cambiato addirittura secolo,
sicuramente il contesto è completamente diverso ma, se
analizziamo i motivi fondamentali, vediamo che le condizioni
sussistono ancora, semmai rafforzate: la minoranza linguistica
slovena è tuttora presente e, come già detto, si sono specificate
anche quella friulana e quella tedesca, in qualche modo ancora
più fragili e richiedenti tutela perché in passato trascurate. La
cortina di ferro non esiste più, ma le nazioni esistono ancora e
ora il panorama vicinale si è ancor più allargato e gode di
interventi più intensi da parte dell'Unione europea per
supportarne lo sviluppo.
"Allora penso a come sarebbe questa Regione senza la sua
specialità, che mi piace chiamare con il suo vero nome:
autonomia. Una provincia distante, poco rumorosa, industriosa,
sicuramente incidente sulle sorti dell'andamento dello Stato, ma
in che misura? Certo, probabilmente il livello dei servizi,
gestiti direttamente dallo Stato potrebbe rimanere decente,
occasioni di sviluppo non mancherebbero, ma le opportunità
disponibili a breve distanza favorite anche dalla sostanziale
mancanza di confini nazionali, temo porterebbero in breve tempo
ad avvantaggiare i nostri vicini più organizzati e accoglienti
procurando danno erariale alla nazione nell'accezione da ultime
interpretazioni della Corte dei conti.
"Negli anni la nostra regione ha saputo dimostrare la fiducia
accordata gestendo in modo esemplare situazioni anche
emergenziali che ci hanno colpito, anche se ci sembra che negli
ultimi decenni si sia ceduto un po' troppo alla moda prevalente a
livello nazionale preferendo puntare al privilegio piuttosto che
al primato organizzativo funzionale.
"Ce ne siamo accorti durante i lavori di questi primi mesi,
quante volte abbiamo deliberato finora, anche all'unanimità, su
temi che riteniamo importanti, fondamentali e urgenti, impegnando
la Giunta a perorare presso il Governo o il Parlamento temi a noi
interdetti? Quante volte abbiamo detto che vorremmo essere una
regione OGM free, che nel nostro territorio non sentiremo più
parlare di alta velocità, che gli elettrodotti devono essere
interrati, che i negozi la domenica vanno chiusi, che le nostre
Tv locali non devono esser danneggiate da provvedimenti
ministeriali.
"Ecco allora che per noi è importante sottolineare come
l'autonomia regionale vada difesa, ma che debba essere
un'occasione per dimostrare che gestire bene l'interesse dei
cittadini è possibile, realizzabile e un modo per essere modello
virtuoso da estendere al resto del territorio nazionale.
"Ci auguriamo che la presidente possa mettere a frutto la sua
posizione a livello nazionale per far sì che questo si verifichi.
Noi vigileremo ed agiremo per il raggiungimento della virtuosità".