FI: Ziberna, offensivo continuare a negare tragedia delle foibe
(ACON) Trieste, 3 mar - COM/AB - Interrogazione del
vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Rodolfo
Ziberna, che chiede alla Giunta regionale se due persone (che
indica nell'interrogazione) o soggetti privati (case editrici,
associazioni culturali) di cui esse fanno parte a diverso titolo
ricevono contributi dalla Regione e a quanto ammontano.
Ziberna si rifà alla presentazione a Gorizia, alcuni giorni fa,
di un libro sulle foibe. Gli interventi fatti in quell'occasione
da queste due persone che, afferma Ziberna "vogliono negare,
minimizzare o giustificare l'uso delle foibe che, come
universalmente noto, sono state invece usate quale strumento di
lotta politica e di pulizia etnica" offendono una volta di più le
migliaia di vittime delle foibe e i loro familiari.
Il vicecapogruppo di FI si dice offeso e sconcertato da questa
ennesima provocazione. Da qui l'interrogazione, nella quale fa
presente come in moltissimi Paesi stranieri la negazione di
qualsiasi genocidio costituisca reato e che in Italia, in base
all'articolo 414 del Codice penale, la pena è aumentata della
metà nel caso in cui il reato di istigazione o apologia di un
reato di delitti di terrorismo o crimini contro l'umanità.
Ziberna chiede inoltre di sospendere ogni contributo finanziario
e di qualsiasi altra natura a beneficio di soggetti pubblici e
privati che direttamente o indirettamente concorrano - perché
pubblicano loro opere o perché le invitano a svolgere conferenze
- a diffondere azioni volte a configurare il reato di cui
all'art. 414, anche attraverso la negazione delle foibe.