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FI: Ziberna, offensivo continuare a negare tragedia delle foibe

03.03.2014
15:45
(ACON) Trieste, 3 mar - COM/AB - Interrogazione del vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Rodolfo Ziberna, che chiede alla Giunta regionale se due persone (che indica nell'interrogazione) o soggetti privati (case editrici, associazioni culturali) di cui esse fanno parte a diverso titolo ricevono contributi dalla Regione e a quanto ammontano.

Ziberna si rifà alla presentazione a Gorizia, alcuni giorni fa, di un libro sulle foibe. Gli interventi fatti in quell'occasione da queste due persone che, afferma Ziberna "vogliono negare, minimizzare o giustificare l'uso delle foibe che, come universalmente noto, sono state invece usate quale strumento di lotta politica e di pulizia etnica" offendono una volta di più le migliaia di vittime delle foibe e i loro familiari.

Il vicecapogruppo di FI si dice offeso e sconcertato da questa ennesima provocazione. Da qui l'interrogazione, nella quale fa presente come in moltissimi Paesi stranieri la negazione di qualsiasi genocidio costituisca reato e che in Italia, in base all'articolo 414 del Codice penale, la pena è aumentata della metà nel caso in cui il reato di istigazione o apologia di un reato di delitti di terrorismo o crimini contro l'umanità.

Ziberna chiede inoltre di sospendere ogni contributo finanziario e di qualsiasi altra natura a beneficio di soggetti pubblici e privati che direttamente o indirettamente concorrano - perché pubblicano loro opere o perché le invitano a svolgere conferenze - a diffondere azioni volte a configurare il reato di cui all'art. 414, anche attraverso la negazione delle foibe.