FI: Novelli, per emergenza abitativa fondi da Programma immigrazione
(ACON) Trieste, 4 mar - COM/AB - "Mettere a disposizione le
somme stanziate per il secondo ambito del Programma regionale
dell'immigrazione 2013 dedicato all'emergenza abitativa anche per
i cittadini italiani, vista l'evidente incapacità degli strumenti
loro dedicati ad affrontare le sempre più numerose situazioni di
emergenza, come dimostra il caso de una persona di Manzano".
A porre la questione è il consigliere regionale di Forza Italia
Roberto Novelli, che ha presentato un'interpellanza alla Giunta.
"Da molti mesi - rileva Novelli - la stampa locale riporta
l'odissea di questa persona, lavoratore precario di 53 anni e
padre di due figli minori, che dopo la separazione dalla moglie
si è trovato costretto a vivere in una tenda vicino al fiume
Natisone, in quanto non aveva più una casa dove poter abitare. A
oggi, né i servizi sociali del Comune di Manzano, né quelli di
San Giovanni al Natisone sono riusciti a trovare una soluzione
efficace, proprio come l'ATER di Udine che, dopo le iniziali
promesse, ha accertato che la persona in questione è priva dei
requisiti per poter accedere alle graduatorie riservate ai
genitori separati".
"L'unica soluzione che gli veniva offerta consisteva in un
albergaggio nel Comune di Premariacco in una stanza da
condividere con un altro utente, situata a più di 5 km di
distanza da Manzano e, quindi, irraggiungibile per i figli che si
spostano in bicicletta".
"Una situazione gravissima - prosegue l'esponente di Forza Italia
- anche perché non è possibile che un cittadino italiano,
peraltro non del tutto sprovvisto di reddito, con due figli
minori e che a causa della crisi si trova in una momentanea
situazione di disagio abitativo e che non può, come molti altri
connazionali, beneficiare degli alloggi ATER, sia costretto a
vivere in una tenda, accampato vicino a un fiume, in quanto il
servizio integrato del welfare regionale non è in grado di
trovargli in tempi brevi una sistemazione, seppur temporanea".
"Visto che questo non è certo l'unico caso in Friuli Venezia
Giulia, magari si potrebbe utilizzare una parte di fondi
destinati al secondo ambito del Programma immigrazione 2013 per
dare risposte anche ai cittadini italiani in difficoltà, come
previsto per gli immigrati. Ricordo, infatti, che la Regione
nell'ambito di 2,5 milioni di euro riservati al suddetto
Programma, ne ha stanziati 500.000 per interventi realizzati
nell'ambito della rete dei servizi sociali del territorio di
riferimento, mediante la gestione di strutture dedicate
all'ospitalità temporanea in favore di soggetti immigrati privi
di alloggio e mediante l'erogazione di servizi integrativi di
orientamento, accompagnamento e insediamento abitativo. Altri
40.000 euro sono inoltre previsti per la creazione di un Fondo di
rotazione e garanzia gestito in collaborazione con l'Agenzia
sociale per la casa, finalizzato alla concessione di
microprestiti non onerosi in situazione di bisogno abitativo per
il pagamento delle spese inerenti alla stipula e all'avvio dei
contratti di locazione".
"Sarebbe anche necessario - conclude Novelli - rivedere il
sistema delle Agenzie sociali per la casa sparse sul territorio
regionale, per trasformarle in veri e propri prontosoccorso cui
rivolgersi in situazioni di improvviso e grave disagio abitativo".