News


FI: Novelli, per emergenza abitativa fondi da Programma immigrazione

04.03.2014
11:56
(ACON) Trieste, 4 mar - COM/AB - "Mettere a disposizione le somme stanziate per il secondo ambito del Programma regionale dell'immigrazione 2013 dedicato all'emergenza abitativa anche per i cittadini italiani, vista l'evidente incapacità degli strumenti loro dedicati ad affrontare le sempre più numerose situazioni di emergenza, come dimostra il caso de una persona di Manzano".

A porre la questione è il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli, che ha presentato un'interpellanza alla Giunta.

"Da molti mesi - rileva Novelli - la stampa locale riporta l'odissea di questa persona, lavoratore precario di 53 anni e padre di due figli minori, che dopo la separazione dalla moglie si è trovato costretto a vivere in una tenda vicino al fiume Natisone, in quanto non aveva più una casa dove poter abitare. A oggi, né i servizi sociali del Comune di Manzano, né quelli di San Giovanni al Natisone sono riusciti a trovare una soluzione efficace, proprio come l'ATER di Udine che, dopo le iniziali promesse, ha accertato che la persona in questione è priva dei requisiti per poter accedere alle graduatorie riservate ai genitori separati".

"L'unica soluzione che gli veniva offerta consisteva in un albergaggio nel Comune di Premariacco in una stanza da condividere con un altro utente, situata a più di 5 km di distanza da Manzano e, quindi, irraggiungibile per i figli che si spostano in bicicletta".

"Una situazione gravissima - prosegue l'esponente di Forza Italia - anche perché non è possibile che un cittadino italiano, peraltro non del tutto sprovvisto di reddito, con due figli minori e che a causa della crisi si trova in una momentanea situazione di disagio abitativo e che non può, come molti altri connazionali, beneficiare degli alloggi ATER, sia costretto a vivere in una tenda, accampato vicino a un fiume, in quanto il servizio integrato del welfare regionale non è in grado di trovargli in tempi brevi una sistemazione, seppur temporanea".

"Visto che questo non è certo l'unico caso in Friuli Venezia Giulia, magari si potrebbe utilizzare una parte di fondi destinati al secondo ambito del Programma immigrazione 2013 per dare risposte anche ai cittadini italiani in difficoltà, come previsto per gli immigrati. Ricordo, infatti, che la Regione nell'ambito di 2,5 milioni di euro riservati al suddetto Programma, ne ha stanziati 500.000 per interventi realizzati nell'ambito della rete dei servizi sociali del territorio di riferimento, mediante la gestione di strutture dedicate all'ospitalità temporanea in favore di soggetti immigrati privi di alloggio e mediante l'erogazione di servizi integrativi di orientamento, accompagnamento e insediamento abitativo. Altri 40.000 euro sono inoltre previsti per la creazione di un Fondo di rotazione e garanzia gestito in collaborazione con l'Agenzia sociale per la casa, finalizzato alla concessione di microprestiti non onerosi in situazione di bisogno abitativo per il pagamento delle spese inerenti alla stipula e all'avvio dei contratti di locazione".

"Sarebbe anche necessario - conclude Novelli - rivedere il sistema delle Agenzie sociali per la casa sparse sul territorio regionale, per trasformarle in veri e propri prontosoccorso cui rivolgersi in situazioni di improvviso e grave disagio abitativo".