M5S: Dal Zovo, la variante di Dignano è un'opera assurda
(ACON) Trieste, 8 mar - COM/AB - "La variante di Dignano è
un'opera assurda. Solo così può essere definito un tunnel scavato
sotto le abitazioni per poi ricollegarsi con il ponte sul
Tagliamento, vecchio di cent'anni, attraverso una strada
realizzata sul terrapieno in mezzo all'area golenale. Una totale
follia che ha spinto, in pochissimo tempo, oltre 5500 persone a
firmare contro la sua realizzazione che costerebbe l'ingente
somma di 17 milioni di euro al chilometro".
La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Ilaria Dal Zovo
contesta duramente il progetto della variante di Dignano voluto
dalla Giunta Serracchiani.
"Secondo il piano di stralcio per l'assetto idrogeologico del
Tagliamento, l'opera ricade interamente nell'area F, ovvero in
una zona in cui la pericolosità idraulica del fiume risulta molto
elevata - aggiunge Dal Zovo. Nel 1966 la zona interessata dal
progetto venne allagata in seguito a una esondazione del fiume.
Situazione che può verificarsi nuovamente, viste le condizioni
climatiche in continuo mutamento e le bombe d'acqua sempre più
regolari. Uno studio recente dell'Università di Trieste segnala,
inoltre, che il traffico di camion è decisamente inferiore
rispetto a quando è stato pensato il progetto: 194 mezzi pesanti
contro i 669 previsti da Fvg strade Spa".
"Insieme ai cittadini di Dignano, estranei agli interessi
politici ed economici in ballo, bisogna trovare invece una
soluzione alternativa e sostenibile dal punto di vista ambientale
- propone la portavoce M5S. La Giunta Serracchiani finora non ha
risposto alle nostre interrogazioni e l'argomento in Commissione
è stato rinviato, però l'assessore Santoro ha trovato il tempo
per promettere, a mezzo stampa, che l'appalto per la variante
sarà pronto entro il 2014. Con quali soldi? Forse con quelli
destinati alle vecchie casse di espansione? - chiede Dal Zovo.
Sarebbe davvero paradossale che le risorse che sarebbero dovute
servire per costruire opere di laminazione per salvaguardare la
sicurezza idraulica di Latisana, ora vengano utilizzate per
realizzare un'opera che incrementa la pericolosità idraulica e
che aumenta il rischio per i cittadini di Latisana e di tutto il
basso corso del fiume".
"L'assessore, 'dimenticando' la petizione contro l'opera
depositata in Regione e bypassando le istanze presentate dai
cittadini in occasione degli incontri legati alla realizzazione
del Piano di rischio alluvionale in adeguamento alla direttiva
europea, ha clamorosamente disatteso le aspettative di
partecipazione democratica di migliaia di cittadini. Qual è il
senso di costituire questi tavoli, coinvolgere i soggetti
interessati, se poi nulla viene tenuto in considerazione?" si
chiede ancora Ilaria Dal Zovo.
"Il MoVimento 5 Stelle anche in questo caso si batterà contro il
consumo del territorio, contro lo spreco di risorse pubbliche per
opere tanto faraoniche quanto inutili. Lasciamo che siano i
cittadini del Friuli Venezia Giulia a decidere come vanno spesi i
loro soldi. Ambiente violato, suolo consumato, cittadini
inascoltati. Complimenti vivissimi alla Giunta Serracchiani -
conclude la consigliera del MoVimento 5 Stelle - che ogni giorno
'mantiene' quanto promesso in campagna elettorale".
Chi ha dei dubbi può consultare il comunicato stampa della Giunta
Serracchiani del 21 maggio 2013, nel quale la presidente afferma
testualmente: "Tuttavia appare privo di significato insistere
acriticamente su alcune opere pensate e previste 20 o 30 anni fa,
quali la viabilità a est del torrente Torre, il raccordo
autostradale Gemona-Cimpello-Sequals, la bretella di scorrimento
veloce Palmanova-Manzano, la variante di Dignano".