FI: Novelli su maculopatia e multa Antitrust case farmaceutiche
(ACON) Trieste, 11 mar - COM/AB - Dopo la maxi multa da 180
milioni di euro inflitta dall'Antitrust alle case farmaceutiche
Roche e Novartis per una presunta intesa anti-concorrenza nel
mercato dei farmaci per la cura di gravi patologie vascolari
della vista, tra cui spicca la degenerazione maculare senile,
prima causa di cecità nei Paesi industrializzati e di cui solo in
Italia sono a rischio un milione di persone, il consigliere
regionale di FI Roberto Novelli ritorna sull'argomento che aveva
già affrontato in un interrogazione dell'11 ottobre 2013 e chiede
quanto prima l'audizione in III Commissione sanità dell'assessore
alla salute Maria Sandra Telesca.
"Desidero sapere dall'assessore rileva Novelli - se è stato
attivato, come dichiarato nella risposta all'interrogazione, il
tavolo di confronto con le Aziende sanitarie e con i clinici per
condividere i percorsi di cura, quali sono i tempi medi di attesa
nelle diverse Aziende della nostra regione per poter iniziare la
cura, qual è il tasso di fuga verso altre Regioni e come si
comporterà il SSR verso questi malati alla luce dei previsti
tagli alla spesa farmaceutica".
"Allo stesso tempo - prosegue Novelli - ho anche presentato
un'interpellanza sul tema all'assessore alla salute per sapere se
intende provvedere, dopo la decisione dell'Antitrust, al
ripristino dell'uso oculare dell'Avastin (off label) in FVG, il
cui costo raramente supera gli 80 euro, a fronte degli 800 del
Lucentis (in precedenza, peraltro, il costo superava i 1.700
euro)".
"Ricordo che nella nostra regione sono molte le persone affette
da questa malattia degenerativa che può portare alla cecità e che
sono costrette ad aspettare, come all'ospedale di Udine, anche 10
mesi prima di poter fare la prima iniezione oppure emigrare in
altre regioni (dove comunque il farmaco e la prestazione verranno
rimborsati dal SSR del FVG). Un problema sentito: non meno di
qualche mese fa molti utenti si sono rivolti a me, anche
attraverso uno specifico gruppo che ho creato in un social
network, per segnalare situazioni di disagio che derivavano
proprio dalla difficoltà dell'erogazione del Lucentis da parte
del SSR e che hanno costretto molti di loro o a ricorrere a
strutture private con costi che superano i 5.000 euro per ogni
ciclo di cura, o a dover attendere come (accade ancora oggi)
quasi un anno, rischiando nel frattempo di peggiorare in modo
irreversibile".
"Auspico - conclude Novelli- che la decisione dell'Antitrust
possa finalmente sbloccare la situazione e consentire ai malati
di maculopatia degenerativa di potersi curare in maniera rapida,
adeguata ed efficiente nelle nostre strutture sanitarie. Nel
contempo mi auguro che la maxi multa da 180 milioni di euro, se
venisse confermata dopo l'appello delle case farmaceutiche, venga
utilizzata per la cura di questa grave malattia, ripartendola in
modo proporzionale al numero dei malati, presenti nelle singole
regioni".