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FI: Novelli su maculopatia e multa Antitrust case farmaceutiche

11.03.2014
11:08
(ACON) Trieste, 11 mar - COM/AB - Dopo la maxi multa da 180 milioni di euro inflitta dall'Antitrust alle case farmaceutiche Roche e Novartis per una presunta intesa anti-concorrenza nel mercato dei farmaci per la cura di gravi patologie vascolari della vista, tra cui spicca la degenerazione maculare senile, prima causa di cecità nei Paesi industrializzati e di cui solo in Italia sono a rischio un milione di persone, il consigliere regionale di FI Roberto Novelli ritorna sull'argomento che aveva già affrontato in un interrogazione dell'11 ottobre 2013 e chiede quanto prima l'audizione in III Commissione sanità dell'assessore alla salute Maria Sandra Telesca.

"Desidero sapere dall'assessore rileva Novelli - se è stato attivato, come dichiarato nella risposta all'interrogazione, il tavolo di confronto con le Aziende sanitarie e con i clinici per condividere i percorsi di cura, quali sono i tempi medi di attesa nelle diverse Aziende della nostra regione per poter iniziare la cura, qual è il tasso di fuga verso altre Regioni e come si comporterà il SSR verso questi malati alla luce dei previsti tagli alla spesa farmaceutica".

"Allo stesso tempo - prosegue Novelli - ho anche presentato un'interpellanza sul tema all'assessore alla salute per sapere se intende provvedere, dopo la decisione dell'Antitrust, al ripristino dell'uso oculare dell'Avastin (off label) in FVG, il cui costo raramente supera gli 80 euro, a fronte degli 800 del Lucentis (in precedenza, peraltro, il costo superava i 1.700 euro)".

"Ricordo che nella nostra regione sono molte le persone affette da questa malattia degenerativa che può portare alla cecità e che sono costrette ad aspettare, come all'ospedale di Udine, anche 10 mesi prima di poter fare la prima iniezione oppure emigrare in altre regioni (dove comunque il farmaco e la prestazione verranno rimborsati dal SSR del FVG). Un problema sentito: non meno di qualche mese fa molti utenti si sono rivolti a me, anche attraverso uno specifico gruppo che ho creato in un social network, per segnalare situazioni di disagio che derivavano proprio dalla difficoltà dell'erogazione del Lucentis da parte del SSR e che hanno costretto molti di loro o a ricorrere a strutture private con costi che superano i 5.000 euro per ogni ciclo di cura, o a dover attendere come (accade ancora oggi) quasi un anno, rischiando nel frattempo di peggiorare in modo irreversibile".

"Auspico - conclude Novelli- che la decisione dell'Antitrust possa finalmente sbloccare la situazione e consentire ai malati di maculopatia degenerativa di potersi curare in maniera rapida, adeguata ed efficiente nelle nostre strutture sanitarie. Nel contempo mi auguro che la maxi multa da 180 milioni di euro, se venisse confermata dopo l'appello delle case farmaceutiche, venga utilizzata per la cura di questa grave malattia, ripartendola in modo proporzionale al numero dei malati, presenti nelle singole regioni".