Presidente Iacop incontra Comitato referendario
(ACON) Udine, 11 mar - MPB - Domani, con un emendamento al
disegno di legge su organizzazione e personale all'esame del
Consiglio regionale, sarà abrogato il trattamento di fine carica
per gli assessori esterni, oggetto di uno dei quattro quesiti
referendari presentati nel luglio 2010.
L'annuncio è stato dato dal presidente del Consiglio regionale
Franco Iacop che stamani, nella sede della Regione a Udine, ha
incontrato una delegazione del Comitato promotore dei referendum.
È una decisione politica, maturata in seno al Consiglio, quella
di eliminare per via legislativa le ragioni del quesito, e che
asseconda le aspettative del Comitato promotore dando sostanziale
completamento a tutte le istanze - ha sottolineato Iacop,
ricordando gli sviluppi dell'intera vicenda referendaria, a
partire dalla sentenza del 5 aprile 2013 da parte del Tribunale
di Trieste sui quattro quesiti proposti.
Due riguardavano i vitalizi, rispettivamente di assessori e
consiglieri, ritenuti superati dalle norme contenute nella legge
18 del 2011, consolidate poi con la legge 10 del 2013 sui costi
della politica, con la quale i vitalizi sono stati aboliti
definitivamente a partire dall'XI legislatura. Un terzo quesito
riguardava l'indennità di fine mandato dei consiglieri regionali,
considerato inammissibile dal Tribunale avendo copertura
statutaria, e mantenuto con la legge sui costi della politica che
pure ha previsto - a partire da questa legislatura - che
l'indennità di fine mandato corrisponda a una mensilità per ogni
anno di incarico, introducendo però il tetto massimo di 10
mensilità.
Restava il quarto quesito, sull'indennità di fine carica degli
assessori esterni, istituto questo privo di copertura statutaria;
il giudizio di ammissibilità giunto dopo una verifica durata
complessivamente quattro anni apriva la strada a due possibilità,
quella di una abrogazione per via legislativa - come avverrà
domani - o per via referendaria, e in questo secondo caso il
Comitato promotore (espressione di almeno 500 elettori) avrebbe
dovuto raccogliere 30.000 firme perché potesse essere indetto il
referendum.
Soddisfazione è stata espressa dal Comitato attraverso le parole
della portavoce Caterina Martina, che ha dato atto al Consiglio
regionale di aver operato bene e ha ringraziato Iacop, ma anche
la presidente Serracchiani, per aver portato a conclusione una
vicenda per la quale - hanno poi sottolineato anche gli altri
componenti la delegazione referendaria (Alessandro Dario,
Abbondio Bevilacqua e Carletto Rizzi) - il Comitato non ha mai
condotto una battaglia in termini personali, ma per
sensibilizzare il mondo politico sullo stato di sofferenza in cui
versa da anni la popolazione: uno stimolo che in questa
legislatura è stato recepito trovando adesione e consentendo di
arrivare a questo risultato.
Il presidente Iacop ha infine ricordato che nella riforma sui
costi della politica il Consiglio regionale, oltre a consolidare
l'abolizione dei vitalizi, ha rivisitato la materia dei compensi
di consiglieri e assessori uniformandola al trattamento dei
sindaci dei Comuni capoluogo, ha ridotto l'indennità nel corso
del mandato e ha introdotto un rimborso spese onnicomprensivo in
sostituzione delle diverse voci precedentemente previste.