News


M5S: Frattolin, blocco indennità funzione amministratori in pensione

12.03.2014
13:11
(ACON) Trieste, 12 mar - COM/AB - È lunga la lista degli amministratori del Friuli Venezia Giulia che, pur ricevendo già una pensione, potrebbero chiedere (in alcuni casi lo hanno già fatto) che venga loro aumentata l'indennità di amministratore pubblico (tecnicamente "indennità mensile di funzione"), con un aggravio di costi per i bilanci degli enti pubblici anche del 50% per singola voce di spesa.

"La cifra complessiva non è certa, ma si tratta di almeno 500 mila euro l'anno a carico dei bilanci degli enti pubblici locali - spiega la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Eleonora Frattolin. Il dato complessivo, purtroppo, potrebbe essere molto più alto. Le cifre in nostro possesso sono infatti parziali, riferendosi solo a chi era già in quiescenza al momento dell'elezione, e quindi non tengono conto di tutti gli amministratori andati in pensione successivamente. Senza contare gli arretrati, il cui totale complessivo spettanti ai diversi amministratori della regione ammonta a più di 1,6 milioni di euro".

"Questa eventualità può e deve essere sventata dalla Giunta Serracchiani - attacca la portavoce M5S. Basta una delibera per modificare la normativa attuale e lasciare queste risorse nelle casse già abbastanza provate degli enti locali. Bisogna essere coerenti quando si parla di tagli ai costi alla politica. Questi aumenti inopportuni e ingiustificati rappresentano, infatti, un vero e proprio schiaffo ai cittadini che stanno vivendo sulla loro pelle le conseguenze della crisi economica".

"Il nostro auspicio è che la Giunta provveda immediatamente a modificare la delibera attualmente in vigore, chiarendo che l'aumento di indennità non spetta agli amministratori in pensione che, a differenza di lavoratori autonomi e di lavoratori dipendenti in aspettativa non retribuita, non subiscono un danno economico dallo svolgimento del proprio incarico. Nel frattempo confidiamo nella responsabilità degli amministratori locali. Questi politici - conclude Frattolin - devono rendersi conto fino in fondo di quanto siano inopportuni questi aumenti e, soprattutto, degli effetti che potrebbero aggravare ulteriormente i già precari bilanci comunali e provinciali. La responsabilità di un buon amministratore pubblico in questo caso si manifesta - conclude Frattolin - nella scelta, prevista dalla legge, di rinunciare sia agli aumenti che agli arretrati".