CR: ddl organizzazione e personale, relatori e assessore (5)
(ACON) Trieste, 12 mar - MPB - All'attenzione dell'Aula il
disegno di legge contenente disposizioni in materia di
organizzazione e personale. Tre i relatori: Alessio Gratton (SEL)
e Pietro Paviotti (Cittadini) per la maggioranza; Roberto
Dipiazza (AR) per la minoranza.
Per Gratton il ddl vuole essere una risposta equilibrata e
organica a quanto previsto in merito alla creazione del Centro
funzionale decentrato della Protezione civile. Le difficoltà, a
tratti apparse insormontabili, a ottemperare a quanto previsto
dalle normative vigenti - ha spiegato Gratton - sono in parte
dovute dall'esigenza/dovere della Regione di tutelare due
strutture che negli anni hanno dimostrato, nei rispettivi campi
di azione, professionalità e competenza. La scelta di trasferire
fisicamente l'Osmer nella struttura della Protezione civile
risponde all'esigenza di sfruttare al meglio l'imponente
investimento, inteso sia in termini economici che tecnologici,
che la Regione ha fatto nella sede di Ialmicco. Questo trasloco,
tra l'altro, permetterà di risparmiare l'affitto che l'Arpa
doveva per la sede dell'Osmer a Visco, cosa certo non
trascurabile considerata la grave crisi economica del momento.
La decisione di mantenere tutto il personale dell'Osmer nel suo
crogiuolo scientifico naturale che è Arpa, oltre a garantire che
le professionalità acquisite restino elevate nel tempo, serve
anche a far sì che i previsori possano continuare a fornire gli
svariati prodotti specialistici a tutti coloro che attualmente ne
usufruiscono e che spaziano dal settore agricolo agli Enti
locali, dalle assicurazioni agli studi legali, dai media ai
privati cittadini. La convenzione Arpa/Protezione civile non fa
che formalizzare la stretta collaborazione che da anni vede i
componenti delle due strutture lavorare assieme soprattutto
durante gli eventi climatici avversi.
Paviotti ha evidenziato che il provvedimento affronta il tema
della costituzione a livello regionale del sistema di allerta
nazionale per il rischio meteoidrogeologico e idraulico e che,
per il raggiungimento di tale finalità, è istituito presso la
Regione il Centro funzionale decentrato (CFD) della Protezione
civile. Nello svolgimento delle sue funzioni, il CFD si avvarrà
del supporto tecnico operativo di ARPA che assicura la presenza
continuativa degli specialisti delle diverse competenze,
meteorologiche, modellistiche e informatiche, presso i locali
della Regione messi a disposizione dell'Arpa nell'ambito del
centro operativo regionale della Protezione civile. La soluzione
adottata in Commissione su proposta della Giunta è parsa
preferibile rispetto a quella originariamente indicata, che
prevedeva il trasferimento alla Regione del personale e delle
attività di previsione meteorologica svolte da Arpa. In
Commissione è stato inoltre approvato un articolo aggiuntivo
proposto dalla Giunta in tema di formazione del personale che
consentirà all'Anci, secondo modalità stabilite d'intesa con
Regione, UPI e Uncem, di gestire una quota di risorse finanziarie
per la realizzazione di iniziative formative su temi di specifico
interesse per gli Enti locali. Per ciò che riguarda la facoltà
dei Comuni di nominare un direttore generale, tale facoltà sarà
riconosciuta solo ai Comuni con almeno 100.000 abitanti, alzando
la soglia che attualmente è di 30.000.
Infine, critico sul modo di legiferare della Giunta il relatore
di minoranza Roberto Dipiazza (AR), che ha ricordato come il
testo originariamente presentato dalla Giunta prevedesse il
trasferimento delle competenze attualmente svolte dall'Osmer,
alla Protezione civile e il conseguente inquadramento del
personale interessato (costituito da 20 dipendenti), nel comparto
unico del personale regionale. Durante l'esame del provvedimento
in Commissione, l'assessore Panontin ha depositato un emendamento
integralmente sostitutivo, che è stato poi approvato, che prevede
invece la creazione di un Centro funzionale decentrato nella
struttura della Protezione civile, le cui funzioni vengono
garantite dal supporto tecnico-operativo dell'Osmer, che rimane
nell'Arpa. Reputo inaccettabile il metodo usato dalla Giunta
nell'affrontare il problema relativo all'Osmer, poiché non è
possibile presentare un testo per poi stravolgerlo completamente
nel suo impianto originario proponendo una soluzione diversa. Non
è certo questo il modo migliore di fare le leggi.
Prima dell'avvio della discussione generale, l'assessore Paolo
Panontin ha ricordato che il disegno di legge in esame era nato
come provvedimento per disposizioni in materia di organizzazione
e personale pensando che potesse approdare all'Aula in febbraio;
invece arriva oggi con norme aggiuntive riguardanti diverse
materie, già precedentmente illustrate e qui presentate come
emendamenti. Quanto alle due ipotesi alternative riguardanti
l'Osmer - in Arpa o in Protezione civile - Panontin ha
sottolienato che la soluzione di mantenere l'autonomia dell'Osmer
all'interno dell'Arpa trovi unanime consenso.
(immagini tv)
(segue)