FI:Ziberna,piano dimensionamento scolastico,evitare disomogeneità
(ACON) Trieste, 14 mar - COM/MPB - "Per il Piano di
dimensionamento scolastico 2014/2015 si salvaguardino nella
provincia isontina le condizioni di omogeneità, al fine di non
penalizzare gli allievi e le rispettive famiglie".
A porre la questione è il vicepresidente del Gruppo Forza Italia
in Consiglio regionale Rodolfo Ziberna che sul tema ha presentato
un'interpellanza alla presidente Serracchiani e all'assessore
regionale all'Istruzione.
"In base alla risoluzione approvata lo scorso 10 luglio 2012
dalla VII Commissione del Senato - rileva Ziberna - il parametro
utilizzato nell'ambito del dimensionamento deve consentire alle
amministrazioni regionali di definire la propria rete scolastica
autonomamente, senza dover rispettare un numero di alunni uguale
per tutte le scuole e tenendo conto delle diverse realtà
territoriali. Il parametro medio regionale suggerito è non
superiore ai 900 alunni.
"Anche la delibera della Giunta regionale dello scorso 17 ottobre
ha elaborato una proposta di riparto globale dei Dirigenti
Scolastici (DS) e dei Dirigenti dei Servizi Generali e
Amministrativi (DSGA) che si attesterebbe sull'ipotesi di
assegnare un dirigente ogni 900 alunni, parametro che nella media
regionale viene rispettato. Proposta che, però, al momento è
ancora ferma, poiché il Governo nazionale non ha ancora
dichiarato la disponibilità ad abrogare quanto contenuto nella
legge 111/2011, ovvero un dirigente ogni 1.000 alunni.
"Viste le caratteristiche territoriali della nostra regione -
prosegue l'esponente di Forza Italia - chiedo alla Giunta se non
ritenga che il dimensionamento per l'anno scolastico 2014-2015
debba essere attuato con il criterio che, entro l'anno scolastico
2016-2017, tutte le autonomie scolastiche di ogni ordine e grado
dovranno essere strutturate con un numero di alunni non inferiore
a 600 unità, anche al fine dell'assegnazione del DS e del DSGA.
Nei territori montani, nelle piccole isole e nelle aree
geografiche caratterizzate da specificità linguistiche (friulano,
sloveno, tedesco), il limite sarebbe, invece, ridotto a 400
studenti.
"Sarebbe anche necessario - conclude Ziberna - che nella
Provincia di Gorizia, dove si prefigurano attualmente situazioni
di rischio in almeno due istituti (uno nella Destra Isonzo ed uno
nella Sinistra Isonzo), si provveda alla messa in sicurezza
dell'autonomia, valutando anche la possibilità di accorpamenti e
salvaguardando le condizioni di omogeneità, rispettando l'attuale
articolazione di affinità ordinamentale e non già, come vorrebbe
la Provincia di Gorizia, interrompendo proficue esperienze
sostenute da docenti, studenti e genitori".