M5S:Frattolin su indennità funzione amministratori pubblici pensionati
(ACON) Trieste, 16 mar - COM/MPB - "Ci complimentiamo con il
sindaco di Tolmezzo Dario Zearo che non ha perso tempo e ha
provveduto rapidamente ad adeguarsi alla delibera regionale che
stabiliva l'aumento di quella che tecnicamente si chiama
'indennità di funzione'. Aumento che a nostro parere (ma anche,
nel merito, per l'assessore Panontin, secondo la risposta alla
nostra interrogazione presentata in Consiglio il mese scorso) è
giustificato per amministratori lavoratori autonomi e dipendenti
in aspettativa non retribuita, ma assolutamente ingiustificato e
inopportuno per gli amministratori pubblici in pensione.
Calcolatrice alla mano, dal 25 al 50 per cento in più ogni mese.
Nel caso di Zearo è del 35 per cento".
La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Eleonora
Frattolin replica duramente alle affermazioni dei primo cittadino
di Tolmezzo.
"E chissà quanti hanno già fatto come lui, approfittando di un
meccanismo che, pur essendo previsto dalla normativa, non è
assolutamente obbligatorio ma del tutto facoltativo - rimarca
Frattolin -. Purtroppo, come avevamo già ricordato, in questo
momento è impossibile sapere chi abbia già richiesto al proprio
Comune o Provincia di adeguarsi alla delibera regionale di dubbia
e discutibile interpretazione. È evidente che il sindaco di
Tolmezzo rientra nel gruppo degli amministratori pubblici che
hanno applicato immediatamente a loro favore questa delibera.
"È bene sottolineare però ancora una volta che non si tratta
assolutamente di un aumento automatico - spiega la portavoce M5S
-. Moltissimi amministratori sono venuti a conoscenza di questa
possibilità solo nelle ultime ore, e non hanno ancora percepito
alcun aumento, visto che è prima necessaria una delibera della
giunta comunale o provinciale per autorizzare il provvedimento.
Fatto questo passaggio gli amministratori pubblici possono (ma
non sono costretti da nessuno) anche chiedere gli arretrati, dato
che l'aumento spetta dalla data di elezione o nomina.
"Invitiamo pertanto tutti gli amministratori pubblici pensionati,
e sottolineiamo tutti, a rinunciare all'aumento dell''indennità
di funzione'. Non sono né lavoratori autonomi né dipendenti in
aspettativa non retribuita che hanno un danno economico nello
svolgere il loro incarico. La loro pensione - ricorda Frattolin -
non è certo toccata nell'adempimento della loro funzione pubblica.
"A chi ha già richiesto l'aumento chiediamo se ritenga si tratti
di un atto dovuto e quale sia la ratio. Qual è la loro perdita
economica per giustificare un simile aumento? Perché i comuni e
le province devono sobbarcarsi questo costo ulteriore? Perché
sono sempre i cittadini a pagare? - chiede Frattolin -. O forse
non si sono fatti domande. Della serie: posso avere l'aumento, il
perché non mi interessa. Alla faccia della crisi".