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IV Comm: audizioni comitati e assessore Santoro su variante Dignano

18.03.2014
14:52
(ACON) Trieste, 18 mar - ET - Si è svolta in IV Commissione consiliare, presidente Vittorino Boem (PD), una serie di audizioni sull'opera viaria della variante sud di Dignano (UD). La Commissione ha sentito i promotori della petizione contro la variante, quelli a favore e l'assessore competente Mariagrazia Santoro.

Le voci contrarie sono le associazioni Assieme per il Tagliamento, Legambiente e Uniti per l'ambiente, che hanno riproposto i temi già illustrati al momento del deposito della petizione in Consiglio regionale, il 30 gennaio scorso. In sostanza, gli attuali 5523 firmatari della petizione chiedono di fermare e ripensare quest'opera, ritenuta inutile, ad alto impatto ambientale e molto costosa. Le associazioni hanno avanzato diversi dubbi normativi e tecnici. A questo proposito ha parlato anche il professor Roberto Camus, docente di pianificazione dei trasporti dell'Università di Trieste, molto perplesso sulla metodologia adottata e su alcuni dati e misurazioni. Ribadita anche la preoccupazione per la tenuta del ponte che attraversa il Tagliamento.

Di seguito è intervenuto a dare voce a chi sostiene quest'opera (1079 firme depositate in Consiglio regionale il 12 febbraio), il sindaco di Dignano, Giambattista Turridano. Il primo cittadino ha illustrato le preoccupazioni dell'Amministrazione comunale, specie per la salute degli abitanti esposti quotidianamente a un notevole flusso di traffico pesante. Ribattendo alle argomentazioni dei contrari all'opera, il sindaco ha fortemente deposto a favore della variante, condivisa anche dall'associazione A.C.Q.U.A. Quest'associazione ambientalista di è detta favorevole perché ritiene che la nuova infrastruttura avrebbe una valenza di tutela dell'ambiente.

Gli interventi dei consiglieri si sono diversificati tra loro e molti hanno chiesto di poter discutere più in generale della politica dei trasporti e inquadrare così la questione in una cornice generale più ampia.

Giulio Lauri (SEL) ha chiesto diversi approfondimenti procedurali e generali e si è interessato alle possibili varianti a questo progetto, per meglio comprendere l'iter che ha portato alla sostanziale approvazione della variante anche da parte dell'attuale Giunta. Per il consigliere la soluzione alla difficile situazione di Dignano dovrebbe poter avere un respiro più ampio.

Enio Agnola (PD) ha rilevato come la risposta a un eccesso di traffico pesante - dovuto anche all'opportunità di evitare pedaggi autostradali utilizzando strade alternative - non possa risolversi a suon di cantieri a carico della collettività e ha chiesto quale spazio di manovra abbia la Regione per meglio disciplinare la fattispecie, anche mantenendo il traffico pesante sulla rete autostradale.

Cristian Sergo (M5S), ha chiesto all'assessore cosa fosse cambiato negli ultimi dieci mesi, ponendo anche domande puntuali sull'attualità degli studi sui quali si basa il progetto, ampliando poi le osservazioni sulle politiche dei trasporti, cioè sull'opportunità di valutare quale tipo di mobilità la Regione voglia.

Riccardo Riccardi (FI) ha apprezzato gli spunti di riflessione più generali. Ma la variante di Dignano è all'ordine del giorno, e su questa il consigliere ha posto domande riguardo all'iter autorizzativo e sullo stato di avanzamento della procedura e della messa in opera, segnalando poi l'opportunità di valutare un altro punto critico sull'asse, la strada che da Dignano porta a Udine, dove ci sono intersezioni rilevanti che vanno risolte.

Roberto Revelant (AR), ha poi rilevato la difficoltà e le resistenze che incontra puntualmente qualsiasi infrastruttura si voglia costruire.

L'assessore Santoro ha prima di tutto voluto sgombrare il campo dalle rimostranze di chi avrebbe lamentato un cambio di rotta della Giunta sulla questione. "Alcune opere andavano riesaminate - ha spiegato - approfondite, verificando gli atti e ricostruendo le basi sulla loro consistenza: ciò è stato fatto anche in questo caso. Si tratta di un progetto che tiene conto di tutte le normative vigenti alla data di consegna nel 2013, anche quelle idrauliche".

"Il risultato di questo riesame - ha sottolineato - è che il tracciato della galleria sarà allungato, proprio per diminuire l'impatto sul territorio".

L'assessore ha poi illustrato il quadro di pareri e autorizzazioni acquisiti e l'iter burocratico espletato, oltre a evidenziare i rilevamenti del 2013 dell'ARPA, che testimoniano il rischio di un superamento dei valori di legge degli ossidi di azoto a Dignano. Il ponte sul Tagliamento è attualmente oggetto di una ricognizione, che in prima istanza non evidenzia criticità. "Comunque, con o senza variante, se il ponte fosse problematico tale rimarrebbe, perché il traffico lo attraversa comunque", ha puntualizzato. Per l'esponente della Giunta, il fatto che la Sovrintendenza abbia approvato il progetto dimostra che molti dubbi ambientali, paesaggistici e monumentali sono stati fugati.

(immagini tv)