SEL: Lauri, variante di Dignano, VIA atto politico dovuto
(ACON) Trieste, 18 mar - COM/MPB -"Dopo le parole della
presidente in campagna elettorale e in sede di dichiarazioni
programmatiche, prendiamo atto per la prima volta di un
orientamento dell'assessore favorevole alla realizzazione
dell'opera in continuità con quanto fatto dall'amministrazione
precedente. È chiaro che l'obbiettivo che tutti vogliamo
conseguire sia quello di tutelare la salute dei cittadini di
Dignano riducendo il traffico dei mezzi pesanti, ma è altrettanto
importante capire se sono stati valutati con attenzione i costi e
i benefici e tutte le alternative possibili alla realizzazione di
un'opera molto costosa, che presenta numerosi aspetti di
possibile criticità idraulica e ambientale".
Lo ha dichiarato Giulio Lauri, presidente del Gruppo di Sinistra
Ecologia Libertà in Consiglio regionale e vicepresidente della
Commissione ambiente, nel corso dell'audizione dell'assessore
Santoro e dei presentatori delle due petizioni pro e contro la
variante di Dignano in IV Commissione.
"In un quadro di risorse calanti e nella necessità di scegliere
con cura le priorità, dobbiamo assicurare a tutta la comunità
regionale la certezza che questo progetto sia l'opzione migliore
per rispondere al problema e che sia prioritaria rispetto ad
altre opere anche dopo l'esplosione della crisi e il calo di
traffico anche pesante che ne è seguito. È evidente che non si
possono ignorare 5000 firme di cittadini che si sono espressi in
senso contrario all'opera, né le richieste dell'Amministrazione
che è favorevole, senza un puntuale approfondimento delle
problematiche ambientali e di rischio idrogeologico che il
progetto presenta, anche alla luce dell'entrata in vigore delle
salvaguardie conseguenti all'approvazione del Piano stralcio del
Tagliamento, avvenuta nel dicembre 2012 e cioè presumibilmente
dopo che il progetto preliminare dell'opera era già stato
sottoposto alla valutazione della Commissione tecnico-consultiva
VIA che ha ritenuto di non sottoporlo alla procedura valutativa".
"Anche alla luce del programma elettorale e delle dichiarazione
programmatiche della presidente Serracchiani - conclude Lauri - è
importante capire se la Giunta vuole dare un segnale chiaro di un
cambio di metodo, prendendo in considerazione anche la
possibilità di non definirlo a priori opera di pubblica utilità,
e sottoponendolo così alla Valutazione di Impatto Ambientale e ai
processi partecipativi e di consultazione con i portatori di
interessi che ne conseguono".