M5S: Sergo/Dal Zovo, variante Dignano peggiora problema viabilità
(ACON) Trieste, 19 mar - COM/AB - "Rimaniamo perplessi e
contrariati da come i cittadini vengano sempre presi in giro
dalla politica, che gioca con le parole e con i soldi pubblici
come se nulla fosse. Ogni volta che ci troviamo a discutere su
una decisione presa da questa Giunta regionale dobbiamo sempre
far riferimento a quanto sostenuto dalla presidente Serracchiani
in campagna elettorale. Oggi l'assessore Santoro sostiene che non
c'è stato alcun cambiamento di rotta rispetto al programma
elettorale. Eppure è ancora lì, scritto nero su bianco: Vanno
ripensati e rimodulati progetti riguardanti, ad esempio, la
viabilità ad est del torrente Torre, il raccordo autostradale
Gemona-Cimpello-Sequals, la bretella di scorrimento veloce
Palmanova-Manzano, la variante di Dignano".
Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo
mette in evidenza come, anche nel caso della variante di Dignano,
la Giunta Serracchiani abbia cambiato idea nel giro di pochi mesi.
"Abbiamo cercato di capire cosa fosse stato ripensato rispetto a
quest'opera negli ultimi dieci mesi o come fosse stata rimodulata
per giustificarne la realizzazione. La risposta non poteva essere
diversa: ovvero nulla - attacca Sergo. Non è stata fatta nemmeno
un'analisi sul traffico che interessa il centro storico del paese
(l'ultima di FVG Strade risale al 2010)".
"Ci si è limitati a constatare che tutto è corretto, non ci sono
pareri contrari all'opera che la potessero fermare. Tranne uno -
spiega il portavoce M5S - quello dei cittadini, che non sono così
tanto disposti a spendere 19 milioni di euro per un chilometro di
strada. Le cose sono due: o chi ha scritto il programma regionale
e l'ha presentato agli elettori non aveva idea dei progetti e del
loro stato di avanzamento, oppure lo sapeva benissimo e ha
semplicemente cercato di promettere qualcosa che non aveva alcuna
intenzione di mantenere".
"Siamo di fronte all'ennesima decisione presa a tavolino dal
Partito Unico, su cui nemmeno i programmi elettorali possono dire
nulla. Con quest'opera tappiamo una falla, ma non risolviamo il
problema, anzi lo peggioriamo perché continuiamo a stendere
cemento per far passare le merci per i nostri paesi, che poi
vorranno la loro variante e l'industria del cemento ringrazierà.
Con buona pace dello slogan: stop al consumo di territorio".
"La nostra preoccupazione sta crescendo di giorno in giorno per
quanto potrà accadere - aggiunge la consigliera regionale Ilaria
Dal Zovo. Dopo la variante, infatti, i flussi di traffico
potrebbero aumentare, vuoi per il ripartire dell'economia, vuoi
perché gli automobilisti saranno incentivati a deviare il loro
percorso e in questo caso il problema non potrà che aggravarsi.
Come sempre ci si preoccupa di risolvere i problemi con progetti
mirati - conclude Dal Zovo - invece di studiare una soluzione
globale al problema della mobilità e del sistema delle
infrastrutture nella nostra regione nel rispetto dell'ambiente e
delle istanze dei cittadini".