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LN: serve distinzione tra rifiuti pericolosi e rami e foglie secche

20.03.2014
11:58
(ACON) Trieste, 20 mar - COM/ET - "I falò per bruciare rami e foglie secche hanno un significato diverso dagli incendi di rifiuti pericolosi che divampano nella Terra dei fuochi alle porte di Napoli. La differenza è evidente a tutti, tranne che per le leggi italiane. La Regione solleciti il Governo nazionale a fare chiarezza in materia, distinguendo la combustione di residui vegetali dalla distruzione di rifiuti tossici per l'ambiente e per l'uomo".

Questo l'impegno che il Gruppo consiliare regionale della Lega Nord affida alla Giunta con una mozione.

"La psicosi da Terra dei fuochi - spiegano i leghisti - ha prodotto conseguenze paradossali: la legge impedisce di smaltire ramaglie in eccesso o di praticare riti tradizionali, come i fuochi epifanici. A causa della legge, diversi cittadini sono stati multati per aver bruciato residui della potatura degli alberi da frutto o viti del giardino. Si creano code inutili e ingiustificate alle discariche e si accumulano costi pazzeschi per smaltire rifiuti naturali che, improvvisamente, la legge considera pericolosi.

"Rischiamo - evidenziano i consiglieri - che fare un pignarul costituisca un reato.

Secondo la Lega è dunque doveroso che la Regione sensibilizzi il Governo centrale affinché vengano adottate le opportune iniziative di carattere normativo per escludere inequivocabilmente dall'attività illecita la combustione controllata di materiale vegetale effettuata dagli imprenditori agricoli o dai privati proprietari di orti e giardini.

"Nel settembre 2013 è stata approvata in Commissione ambiente della Camera dei deputati una risoluzione che impegnava il Governo a escludere le piccole attività agricole delle aree montane o svantaggiate dall'applicazione della normativa sui rifiuti. La Regione dovrebbe riprendere questa norma e applicarla in modo estensivo, per liberare i nostri cittadini da queste catene burocratiche.

"La richiesta - chiosa il Gruppo consiliare della Lega Nord - è perfettamente logica, non contiene alcun significato polemico e, quindi, ci aspettiamo il sostegno di tutto il Consiglio, come già successo in occasione delle spese fuori dal Patto di stabilità per i danni provocati dal maltempo".