CR: referendum e fusione Comuni; relatore minoranza Ciriani (3)
(ACON) Trieste, 25 mar - MPB - Per il relatore di minoranza,
Luca Ciriani (FdI/AN), le modifiche proposte dal ddl sono
condivisibili per quanto riguarda la riduzione del numero di
firme necessarie per indire un referendum abrogativo. Ma se poco
c'è da dire sulle altre norme di aggiornamento e coordinamento,
per Ciriani meritano un discorso più articolato quelle tese a
favorire i processi di fusione dei Comuni.
Per affrontare i problemi strutturali della frammentazione che
rischia di incidere sulla qualità dei servizi forniti ai
cittadini, la strada pur apprezzabile della fusione non è -
secondo il relatore - l'unica e forse non è neppure la più
concreta ed efficace.
In luogo della politica di fortissimi incentivi economici, meglio
sarebbe procedere - afferma Ciriani - con premialità e
disincentivi mirati e collegati a una progressiva e vincolante
gestione associata di servizi e uffici tra Comuni confinanti,
piuttosto che assegnare risorse aggiuntive sproporzionate a
piccole realtà comunali con il rischio di alterare il significato
della fusione e creare aspettative sbagliate e illusorie ai
Comuni che volessero intraprendere scelte analoghe.
Detto questo però - sottolinea Ciriani - se il processo che porta
alla fusione deve prevedere comunque un passaggio di
"legittimazione democratica" appare incomprensibile il contenuto
dell'art. 5, che sancisce che il voto popolare di un Comune
contrario alla fusione non invalida il referendum qualora
l'Amministrazione comunale si sia espressa favorevolmente.
È una forzatura. Delle due l'una: o la fusione è un processo
condiviso e partecipato tra Comunità locali di pari dignità,
oppure è il frutto di una imposizione o programmazione voluta
dall'alto (dal legislatore regionale in primis).
Questa scelta può essere anche legittima e forse addirittura
necessaria, ma deve essere dichiarata apertamente dalla Giunta,
che se ne deve assumere per intero la responsabilità politica.
Altrimenti si rischia di imporre alle popolazioni contrarie una
fusione pagata a peso d'oro che potrebbe naufragare presto nelle
secche della rivalsa polemica e campanilistica.
(immagini tv)
(segue)