CR: referendum e fusione comuni, le modifiche al testo (6)
(ACON) Trieste, 25 mar - MPB - Diverse le modifiche al testo
del disegno di legge su referendum e fusioni dei Comuni
introdotte con emendamenti prevalentemente della Giunta, sia di
natura formale o tecnica (come quello sulle modalità di raccolta
delle firme e sui modelli da utilizzare) che sostanziale, come
quello che prevede che dall'iniziativa per l'istituzione di nuovi
comuni e per la modifca delle circoscrizioni siano esclusi gli
iscritti nell'anagrafe degli elettori residenti all'estero, e ciò
per facilitare il raggiungimento della percentuale di elettori
prevista dalla legge, altrimenti molto difficile nei Comuni con
molti residenti in altro Paese.
Ha la firma di Gabrovec (PD-Ssk) l'emendamento aggiuntivo
riferito alle proposte di aggregazione comunale nel territorio in
cui tradizionalmente sia presente la minoranza slovena. In questi
casi è previsto che il Consiglio regionale preventivamente
acquisisca il parere del Comitato istituzionale paritetico per i
problemi della minoranza slovena, che ha 60 giorni per esprimersi
decorsi i quali si prescinde dal parere.
Dell'Esecutivo una modifica aggiuntiva per disciplinare in
maniera specifica il caso di fusione di Comuni appartenenti a
Province diverse con conseguente modifica delle circoscrizioni
provinciali. Si prevede che l'iniziativa spetti ai Comuni che
indicano nella proposta di fusione anche a quale Provincia dovrà
appartenere il nuovo Comune. Ampliate poi le possibilità previste
dall'articolo riguardante le norme elettorali transitorie
applicabili per i primi due turni elettoriali, finalizzate ad
assicurare la rappresentanza delle comunità di origine, che può
così essere non solo in seno al nuovo Consiglio, ma anche - però
in alternativa - alla Giunta.
Infine un emendamento giuntale, subemendato dai consiglieri del
Gruppo M5S, riguarda i modelli per la raccolta delle firme e il
testo che espone i contenuti del referendum.
(segue)