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FI: Ziberna, CariFVG chiude 2013 in positivo, va difesa a oltranza

26.03.2014
10:54
(ACON) Trieste, 26 mar - COM/MPB - "È di primaria importanza che la Giunta chiarisca la sua posizione circa la ventilata operazione societaria straordinaria di fusione per incorporazione di CariFVG in CariVeneto. Nei fatti, se l'operazione dovesse perfezionarsi verrebbe a scomparire la Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, dotata di 119 filiali, di un migliaio di dipendenti e capace, nonostante i risultati di bilancio non brillanti del 2011 e 2012, di versare importanti somme all'erario regionale in forza della compartecipazione che il FVG ha sui tributi".

A chiederlo era stato il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Rodolfo Ziberna che, assieme ad altri colleghi di centrodestra aveva depositato lo scorso febbraio una mozione.

"Il rischio - rileva Ziberna - è di assistere all'ennesimo smembramento economico, cancellazione di centri decisionali, sparizione di rapporti di servizio e fornitura che hanno nel tempo trasformato le nostre ex banche in estranei cercatori di raccolta da utilizzare altrove. Da questa fusione per il FVG arriverà solo un danno economico a causa della sparizione della sede legale di CariFVG da Gorizia e di quella direzionale di CariFVG da Udine.

"La Giunta Serracchiani deve quindi porre in essere ogni azione utile per scongiurare l'avverarsi dell'ipotesi di fusione, che determinerebbe un depauperamento del patrimonio economico, occupazionale e sociale per il Friuli Venezia Giulia".

La mozione, posta all'esame del Consiglio regionale mercoledì, è stata ritirata da Ziberna per approfondirla nella prossima sessione consiliare, dopo la riunione del Comitato di Gestione che esaminerà il Piano industriale di CariFVG e dopo le formali assicurazioni del vicepresidente Bolzonello che la Giunta è contraria a detta fusione, preoccupata per le sue conseguenze, e che terrà alta la sua attenzione.

"Da quanto emerge dal CdA pare certo che CariFVG chiuda il bilancio 2013 con un avanzo di 29 milioni, che determina un effetto rivalutazione della Banca d'Italia per circa 40 milioni. Ciò potrebbe scongiurare - conclude Ziberna - il pericolo di fusione con CariVeneto, anche perché voci insistenti, ma non confermate, sostengono che CariPadova e CariVenezia abbiano chiuso in perdita, mentre è certo che Banca Trento e Bolzano abbiano chiuso con 18,5 milioni di perdita. Ciò significa che la piccola ma friulgiuliana CariFVG vince e va difesa a oltranza".