FI: Ziberna, CariFVG chiude 2013 in positivo, va difesa a oltranza
(ACON) Trieste, 26 mar - COM/MPB - "È di primaria importanza
che la Giunta chiarisca la sua posizione circa la ventilata
operazione societaria straordinaria di fusione per incorporazione
di CariFVG in CariVeneto. Nei fatti, se l'operazione dovesse
perfezionarsi verrebbe a scomparire la Cassa di Risparmio del
Friuli Venezia Giulia, dotata di 119 filiali, di un migliaio di
dipendenti e capace, nonostante i risultati di bilancio non
brillanti del 2011 e 2012, di versare importanti somme all'erario
regionale in forza della compartecipazione che il FVG ha sui
tributi".
A chiederlo era stato il vicecapogruppo di Forza Italia in
Consiglio regionale Rodolfo Ziberna che, assieme ad altri
colleghi di centrodestra aveva depositato lo scorso febbraio una
mozione.
"Il rischio - rileva Ziberna - è di assistere all'ennesimo
smembramento economico, cancellazione di centri decisionali,
sparizione di rapporti di servizio e fornitura che hanno nel
tempo trasformato le nostre ex banche in estranei cercatori di
raccolta da utilizzare altrove. Da questa fusione per il FVG
arriverà solo un danno economico a causa della sparizione della
sede legale di CariFVG da Gorizia e di quella direzionale di
CariFVG da Udine.
"La Giunta Serracchiani deve quindi porre in essere ogni azione
utile per scongiurare l'avverarsi dell'ipotesi di fusione, che
determinerebbe un depauperamento del patrimonio economico,
occupazionale e sociale per il Friuli Venezia Giulia".
La mozione, posta all'esame del Consiglio regionale mercoledì, è
stata ritirata da Ziberna per approfondirla nella prossima
sessione consiliare, dopo la riunione del Comitato di Gestione
che esaminerà il Piano industriale di CariFVG e dopo le formali
assicurazioni del vicepresidente Bolzonello che la Giunta è
contraria a detta fusione, preoccupata per le sue conseguenze, e
che terrà alta la sua attenzione.
"Da quanto emerge dal CdA pare certo che CariFVG chiuda il
bilancio 2013 con un avanzo di 29 milioni, che determina un
effetto rivalutazione della Banca d'Italia per circa 40 milioni.
Ciò potrebbe scongiurare - conclude Ziberna - il pericolo di
fusione con CariVeneto, anche perché voci insistenti, ma non
confermate, sostengono che CariPadova e CariVenezia abbiano
chiuso in perdita, mentre è certo che Banca Trento e Bolzano
abbiano chiuso con 18,5 milioni di perdita. Ciò significa che la
piccola ma friulgiuliana CariFVG vince e va difesa a oltranza".